Mars4ever ha scritto:
L'ho letto e personalmente posso affermare che, se guardato da un certo punto di vista, non dice proprio cose campate in aria.
Se ho capito bene ciò che ho letto (cosa per altro difficile

), il discorso non verte tanto sul fatto che l'inquinamento luminoso sia o non sia importante, quanto sul fatto che, in termini di rilevanza ambientale, l'inquinamento luminoso è uno dei mali minori (da qui la contrarietà all'utilizzo del termine "inquinamento").
Esistono mali ben maggiori sul nostro pianeta, che andrebbero combattuti prima dell'inquinamento luminoso. L'affermazione "
Noi amanti delle stelle abbiamo il sacrosanto diritto di osservare lo spettacolo di una notte stellata; a questo traguardo dobbiamo però arrivare non dicendo che la luce è fonte di "inquinamento"" credo sottolinei proprio questo.
Contro questo punto di vista mi sento però di poter affermare che qualunque fonte di energia male utilizzata (e la luce che viene proiettata verso l'alto è male utilizzata) è qualcosa che andrebbe evitato e combattuto in modo da ridurre proprio gli sprechi e di conseguenza l'inquinamento più "importante". In sostanza se una parte dell'energia che produco per illuminare la "butto via" verso il cielo dove non ho bisogno di illuminazione, genero una certa quantità di inquinamento (anche chimico) che potrei evitare. Sicuramente queste cose dovrebbero essere analizzate, magari con scienziati di differente pensiero, in maniera molto più approfondita rispetto ai limiti di un articolo di giornale che non consente nè il dibattito (fondamentale) nè lo spazio adeguato che un tema come questo meriterebbe.
Termino con una precisazione su un tema toccato in un post di questa discussione.
Qualcuno ha scritto che Zichichi negherebbe l'origine antropica dell'effetto serra. Ebbene ho avuto la possibilità di seguire a suo tempo questa discussione e in effetti quello che ho sentito io è che alla luce di nuove ipotesi formulate da non so quale scienziato, parrebbe che la quantità di CO2 emessa dalle attività umane sia infinitamente più bassa rispetto a quella ipotizzata fin'ora.
Pare infatti che all'interno della calotta polare vivano alcuni microorganismi (o vegetali) in quantità tale che le loro "funzioni" organiche sono in grado di produrre una quantità enorme di CO2.
Visto che il calcolo delle emissioni di anidride carbonica prodotte dall'uomo si basa su una formula per sottrazione (CO2 totale in atmosfera-CO2 emessa dalla natura) se il secondo valore fosse molto più grande di quello che si riteneva fino ad ora, allora l'impatto umano dovrebbe essere rivisto in maniera sostanziale.
Il prof. Zichichi giungeva quindi ad una conclusione (diciamo teorema tutto da dimostrare):
SE fosse dimostrato che la nature emette molta più CO2 rispetto a quello che si credeva fino ad ora e dimostrato che le quantità sono quelle ipotizzate dallo scienziato PINCO PALLINO (scusate ma proprio no ne ricordo il nome), allora l'impatto ambientale delle emissioni antropiche di gas serra sarebbe nettamente inferiore a quanto creduto fino ad ora e quindi decisamente meno importante.
E' una ipotesi basata su uno studio di altri e non un'affermazione assoluta. Questo ciò che io ho sentito.
P.S.: Spero che a nessuno venga in mente che io sia un sostenitore di Zichichi o di altri scienziati, semplicemente ascolto e valuto per ciò che il mio intelletto mi consente di fare e mi premeva solamente aggiungere le mie impressioni a questa discussione. Scusate anche per il post troppo lungo.