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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 14:49 
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Iscritto il: mercoledì 21 gennaio 2009, 1:22
Messaggi: 41
Ho provato ad osservare il sole con il foglio astrosolar sia a tutta apertura che con levando il tappino sul tappo del tubo. Non avendo filtri ulteriori mi sono accontentato di vedere il disco solare e una macchia solare abbastanza ingrandita. purtroppo il foglio a tutta apertura mi sono accorto che aveva un paio di microforellini e ho dovuto smetterlo di usarlo con il telescopio e ne l'ho recuperato nella parte sana facendo un filtro per il teleobbiettivo. Sia con il foglio a tutta apertura che con il "tappino" il tubo del tele scaldava fino a diventare rovente. risolvevo mettendo una borsa del ghiaccio sul tubo e si raffreddava subito. curiosità a che teperatura inizia ad esserci il rischio di deformazioni o danni agli specchi?

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...
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle.


Skywatcher 150/750 , Skywatcher 70/500
EQ5 SynScan
Genuine Ortho BP 18, 12.5 mm/TS HR 3,2 mm/TS SuperPloss 32mm
Barlow APO 2,5x TS
Diagonale TS 31,8 99%
Coma Corrector TS
Filtri: Baader uhc-s, Skyglow,Uv/Ir cut, Solar Continuum, Astrosolar; Astronomik OIII.
Olympus om1/ Nikon coolpix s560


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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 15:57 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Daniela Bigatti ha scritto:
E' infatti del tutto eccezionale riuscire a vedere la granulazione con uno strumentino da 80mm (peraltro "corto" e non ottimizzato per l'osservazione solare) alle 10.30,


Beh, come ho scritto la mattinata era particolarmente buona anche se dubito però che sia diventato visibile l'invisibile.

Cita:
Per quanto riguarda i filtri ND, al tiratissimo ingrandimento di 275x con un 80mm mi sembra strano che tu abbia utilizzato il 3.0 che darebbe immagini assai buie, forse hai scambiato i ND che avevi sotto mano, perche un 80mm che lavora con un prisma di herschel (che ci da' di suo un fattore 1.3 cioe' passa il 5% della luce) se lo tagli di altre 1000 volte.... ottieni un 4.3 che va benissimo per il disco intero ma che renderebbe invisibile anche una eventuale ben visibile granulazione perche troppo buio a 275x tanto piu' per l'osservatore adattato, o dovrei dire abbagliato? dalla luce del giorno di una luminosa tarda mattinata di meta' aprile in Italia; e tanto piu' se in aggiunta al ND hai utilizzato altri filtri in cascata.


Troppe parole, troppa teoria e poca pratica, a mio avviso
Sei invitata a casa mia per mettere l'occhio nel rifrattore. Io ho visto la granulazione in queste condizioni, i filtri erano quelli (non sono certo così tonto da non controllare ogni volta :)), penso che il resto non sia interessante, ai fini del test

Per la cronaca, come tutti gli osservatori del sole, "ovviamente" avevo coperto il capo. Cosa potevo sperare di vedere con la luce del giorno che mi abbagliava, scusami? :roll:

Cita:
ma a meno di un difetto al foglio di Astrosolar appare strano che la granulazione "venga fuori immediatamente" col prisma e sia invisibile o quasi all'Astrosolar.


Probabilmente era grazie al buon seeing, o forse sono stato sempre sfigato con l'astrosolar :)

Cita:
e' tuttavia inconsueto (non impossibile ma inconsueto) che la granulazione in queste condizioni "venga fuori immediatamente", se non in condizioni climatiche (o astronomiche) eccezionali (un esempio delle seconde: eclisse solare).


Per me si può tranquillamente discutere sul "venga fuori immediatamente", se si vuole.
E' ovvio che i particolari erano a basso contrasto (come avrai letto). Di certo non metto l'occhio e vedo un qualcosa anche lontanamente paragonabile alla foto. Viene fuori immediatamente perché se con il filtro a tutta apertura anche impegnandomi non riesco a vederla, col prisma di Herschel basta capire il punto di fuoco dell'occhio e si riconosce (o almeno io la riconosco). Si vedono "chiaramente" (a basso contrasto e blablabla) delle zone "scure" con contorni chiari (nello specifico di un verde chiaro). Spostandomi sul disco i particolari erano chiaramente della superficie della stella, quindi potrei dire con ragionevole certezza che non me li ero sognati. :mrgreen:

Cita:
in effetti il seeing normalmente si valuta proprio osservando la granulazione (su strumenti da 4" in su) e posso anche accettare la tua valutazione di seeing eccezionalmente buono, se la granulazione la hai vista con un 80mm, pero' scusa se mi permetto se il bordo solare non e' nitido, per carita', se c'e' l'occultazione di venere stiamo tutti a guardare, se ci sono da contare delle macchie le contiamo tanto fa lo stesso, ma per altre osservazioni ordinarie e di routine e che si possono rinviare cosi' da farle in altre condizioni, direi che togliamo tutto e mettiamo via.....


Non ho capito cosa vuoi intendere con questa frase.

Se non ho mai osservato la granulazione, come faccio a valutare il seeing "dalla" granulazione? L'unico parametro che ho è il bordo solare. Notato che il bordo solare è molto nitido anche a ingrandimenti enormi (forse sono banale, ma anche sulla Luna mi succede solo se il seeing è ottimo), ho capito che il seeing "non era male", se ti piace di più.
Fatto questo ho provato ad osservare la granulazione, appuntandomi le condizioni osservative. Mi serviva un parametro in modo che, quando ripeterò il test, avrò modo di dire "stavolta non ho visto la granulazione, infatti il bordo solare...". Purtroppo non ci sono "seeingometri" sulla lente :D

Se non è "accademicamente" corretto, chiedo venia :roll:

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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 16:08 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
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Ivaldo Cervini ha scritto:
ma poi in realtà mi par di capire che l'AstroSolar non l'abbia provato, ma abbia usato la pellicola RG della Thousand Oaks, che è comunque un prodotto diverso.


Avete ragione, occorre una puntualizzazione :)
Ho scritto Astrosolar nel titolo perché , quando li provai tempo fa fianco sia col rifrattore che con il 114/1000, all'epoca delle macchie ( :cry: ), la risoluzione e il contrasto mi sembravano molto simili (in ambedue i casi non vedevo la granulazione) come anche la "diffrazione" luminosa. Probabilmente sono stato un po' affrettato nella valutazione (che però all'epoca trovò varie conferme in rete) sull'"equivalenza qualitativa" delle due pellicole. Ovviamente un solo test su qualche piccola macchia certamente non basta a stabilire la realtà dei fatti (ammesso che ne esista una) però per quanto mi riguarda (ma vorrei rivedere questa opinione facendo qualche altro test) le due pellicole sono equivalenti. Inoltre ammetto di non aver mai fatto test così sistematici e "dedicati" con l'astrosolar.

Grazie per i commenti :)

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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 21:21 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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non so Daniela, che notoriamente ama le discussioni, ma io vedo SOVENTE (non sempre) la granulazione solare con il Pentax 85 e il prima di hershell.
Probabilmente un abbaglio?

Paolo

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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 21:43 
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aggiungo inoltre che, qualche volta, la granulazione è visibile, con il prisma di Herschel della Baader che uso io, anche con il piccolo Zeiss AS-63/840.
Trovo quindi che l'osservazione di Lead abbia tutto fuorché dell'Eccezionale...
Inoltre sottolinerei che (e io non sono tra questi) chi si occupa con una certa assiduità di osservazione solare non lo fa da un terrazzo in centro città in cls. a mezzogiorno del 15 di agosto ma usa un minimo di buon senso.
Quasi sempre ha la buona accortezza di rivestire di domopack il tubo e solitamente sceglie una zona boschiva.
Personalmente osservo da un parco e quindi godo di condizioni medie di seeing decenti almeno.

Trovo, tornando al bel post di lead, che in effetti il prisma di herschel, se ben costruito, (dissipa molto più del 95% comunque.. :-) ) offra immagini generalmente più nitide dei filtri in astrosolar o in vetro classico (i quali sono davvero dei fondi di bottiglia...) anche se abbinato a oculari "buoni solo per la visione notturna".

Grazie a Leda per il bel post che, tra gli altri, ha il grande merito di avermi fatto tornare voglia di osservare il sole (appena smette di piovere :twisted: )


Paolo

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MessaggioInviato: sabato 18 aprile 2009, 23:21 
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ciao cari amici

Ringrazio Ivaldo per aver chiarito che non si parlava del Baader Astrosolar ma della pellicola RG della Thousand Oaks. Anche io avevo compreso male. Rileggendolo mi rendo conto di avere capito male io e me ne scuso con gli interessati e con tutti i lettori, ma il titolo era fuorviante. Come ha scritto anche photallica si tratta di prodotti ben diversi, e va detto che il produttore Thousand Oaks ha sempre proposto la sua pellicola come uno strumento sicuro e a poco prezzo per l'osservazione solare in WL. Ricordo anche che quando e' arrivata sul mercato la pellicola in questione, le alternative erano i costosi e fragili filtri in vetro a tutta apertura la cui correzione ottica pero', almeno per prezzi di fascia amatoriale, non era troppo migliore della TO, oppure i famigerati filtri solari da oculare che oltre ad essere potenzialmente pericolosi tanto piu in mano ad un osservatore principiante, costringevano a tassative limitazioni sulla apertura libera dello strumento e sul rapporto focale effettivo (per essere usati in relativa sicurezza) oltre a focalizzare l'attenzione dell'astrofilo sulla sicurezza del setup (per esempio avendo cura di non protrarre l'osservazione troppo a lungo) per proteggere la propria retina, piuttosto che sulla ricerca di dettagli elusivi. A suo tempo quindi la pellicola proposta dalla Thousand Oaks ha permesso a tanti astrofili di avvicinarsi alla osservazione solare. Il Baader Astrosolar e' un prodotto diverso (e molto piu' recente) e anche se sono d'accordo con Fulvio e altri che (specie su strumenti da 150mm in su) un prisma di Herschel di buona qualita' puo' avere quel "qualcosa in piu'", le prestazioni sono comunque non troppo inferiori a quelle di un prisma di Herschel e sotto i 4" direi del tutto equivalenti.
Lead ti ringrazio per il tuo gentile invito a buttare l'occhio nel tuo setup, come forse ricorderai anche io ho uno strumento identico al tuo. Tu mi scrivi troppa teoria e troppo poca pratica - ne prendo atto - non ho scritto che sei tonto e non ritengo sia tontaggine scambiare ND3 e ND2 mentre si osserva con il prisma di Herschel (se vengono venduti con due o tre filtri ND diversi, una ragione ci sara'....) nel cercare la configurazione migliore, magari con l'aiuto di una ruota portafiltri, e tanto piu' ad elevati ingrandimenti. Rimane pero' il fatto che le osservazioni scientifiche sono ripetibili e che, se non metto in discussione le tue osservazioni (per quanto un po' inconsuete), resta il fatto che hai acquistato questo strumento a meta' febbraio 2008 e che la granulazione solare la hai visualizzata solamente ad aprile 2009. Allora se e' cosi', questa granulazione con questo setup forse andrebbe descritta come "elusiva" e non come "immediatamente evidente" a meno che naturalmente quella del 10 o 11 aprile u.s. non fosse la tua prima osservazione solare da quando hai acquisito lo strumento.... che per carita' va benissimo, ma forse a beneficio del lettore andrebbe evidenziato anche questo dettaglio.
Cherubino abbi pazienza ma i prismi di Herschel dissipano il 95% della radiazione incidente e ti invito a postare dati in sostegno della tua affermazione che esistono prismi di Herschel che ne dissiperebbero molti di piu'. Per quanto riguarda il tuo magico strumento che con 63mm di apertura riuscirebbe a visualizzare dettagli da 2 arcosecondi al massimo, e a bassissimo contrasto, alla faccia di ogni legge fisica..... prova a portarlo a Stoccolma e poi sappimi dire. Quanto al rivestire di domopack il tubo (mah, mi sembra poco efficace, comunque, sara'....) Lead non ne ha mai parlato e siccome ho un tubo identico al suo, so bene che e' di colore nero; ne' si legge nel suo resoconto riferimenti alla zona boschiva. Visualizzare la granulazione con uno strumento sotto i 4" dal terrazzo non e' impossibile, ma e' inconsueto, e a differenza di quanto il lettore distratto puo' affrettatamente concludere, non dipende dalla scelta del prisma di Herschel piuttosto che del Baader Astrosolar, ma da molte variabili (alcune controllabili dall'astrofilo e altre no). Per quanto riguarda invece la pellicola RG Thousand Oaks, questa non e' adatta alla osservazione solare in hi-res, ne' e' mai stata pubblicizzata dal costruttore in quel senso.
Ho scritto un po' di fretta, se possibile nei giorni prossimi tornero' sul tema delle radiazioni fuori dal visibile. Credo comunque che l'Astrosolar visuale sia concepita per uso standalone.


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MessaggioInviato: domenica 19 aprile 2009, 10:34 
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Località: Leiden, The Netherlands
Daniela Bigatti ha scritto:
non ritengo sia tontaggine scambiare ND3 e ND2 mentre si osserva con il prisma di Herschel (se vengono venduti con due o tre filtri ND diversi, una ragione ci sara'....)


Io ritengo sia pericolosissimo. Ho scambiato nella prima osservazione i filtri 3.0 e 1.8 e nel secondo caso sono rimasto completamente abbagliato. L'1.8 si usa solo per le riprese (almeno è quello che ho potuto appurare da varie ricerche in rete) e il 3 non basta neanche se non unito ad un filtro colorato.
Sarebbe un errore molto grave scambiare i filtri senza accorgersene, a mio avviso.

Cita:
Rimane pero' il fatto che le osservazioni scientifiche sono ripetibili e che, se non metto in discussione le tue osservazioni (per quanto un po' inconsuete), resta il fatto che hai acquistato questo strumento a meta' febbraio 2008 e che la granulazione solare la hai visualizzata solamente ad aprile 2009. Allora se e' cosi', questa granulazione con questo setup forse andrebbe descritta come "elusiva" e non come "immediatamente evidente" a meno che naturalmente quella del 10 o 11 aprile u.s. non fosse la tua prima osservazione solare da quando hai acquisito lo strumento.... che per carita' va benissimo, ma forse a beneficio del lettore andrebbe evidenziato anche questo dettaglio.


A parte che figuriamoci se questa voleva essere un'"osservazione scientifica", era un test di accessori diversi, come ho scritto.
Non è la mia prima osservazione solare, è certamente la prima con il prisma di Herschel, come ho scritto. Ho riportato un risultato (del tutto personale e lungi dall'essere universale) che va di certo approfondito ma che testimonia (ovviamente da un punto di vista personale, e due) un semplice concetto: la granulazione solare personalmente non l'ho mai osservata per bene da quando ho usato le pellicole a tutta apertura, era sempre un qualcosa di elusivo (in questo caso sul serio) e mai realmente osservato, anche con diversi schemi ottici, e l'ho trovata molto più evidente con un primo utilizzo del prisma di Herschel.

Sarà inconsueto, ma il mio intento non era certo quello di convincere chi legge che il prisma di Herschel è figo e il resto è una schifezza (è una cosa che non solo non faccio ma che non sopporto, come ben sai), semplicemente di testimoniare una mia osservazione in condizioni di turbolenza eccellenti (come riportato). Non capisco cosa ci sia di problematico in questo e come possa mettere in crisi un lettore non esperto che però sappia capire quanto le osservazioni dipendano dalle condizioni atmosferiche. Non ritengo sia necessario postare solo report di osservazioni con seeing 1/10. Se capita, deo gratias, un'ottima sessione osservativa, quale momento migliore per confrontare due accessori?

Cita:
so bene che e' di colore nero;


Il mio è di colore rosso. Non si vede dalle foto?

PS: Ho modificato il titolo del topic, sebbene sia curioso di testare fianco a fianco le due pellicole.

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MessaggioInviato: domenica 19 aprile 2009, 12:50 
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Mi riprometto di mettere l'occhi all'80ino di Nicola appena ce ne sarà un'occasione dalla nostre parti ;) visto che non ho avuto solo due occasioni finora di vedere all'opera un prisma di Hershel.
La mia esperienza in campo solare, sia come visualista che come fotografo, conferma che, almeno dalla mia postazione, l'ora migliore per guardare e riprendere il sole con ottimo seeing è tra le 08:30TU e le 11TU (massimo). Per le granulazioni, con l'astrosolar da solo non sono riuscito a vederle anche perché non le ho mai cercate in verità a focali basse con il 14" , ma con l'OIII da 12nm le ho viste ed anche sul piccoletto della celestron che ritengo ancora un ottimo strumento per osservazioni solari (102GT acromatico).
Questa la mia esperienza :)

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Il mio blog: https://www.astroimaging.it


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MessaggioInviato: domenica 19 aprile 2009, 17:50 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Aggiungo che l'Astrosolar restituisce luce bianca mentre la pellicola Thousand Oaks no, vira leggermente di giallo, come l'Astrosolar+un filtro #8

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: domenica 19 aprile 2009, 20:30 
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Cita:
Io ritengo sia pericolosissimo. Ho scambiato nella prima osservazione i filtri 3.0 e 1.8 e nel secondo caso sono rimasto completamente abbagliato. L'1.8 si usa solo per le riprese (almeno è quello che ho potuto appurare da varie ricerche in rete) e il 3 non basta neanche se non unito ad un filtro colorato.

Cari amici se mi permettete vorrei spendere due parole sia sulla comodita' delle osservazioni e sui livelli di luminosita' confortevoli, che sulla sicurezza.
Quando osserviamo il Sole al telescopio con dei filtri ND, e lasciando da parte i pericolosi filtri da oculare che oggigiorno nessuno usa piu' (per fortuna), si da' per scontato che ci sia un prefiltro, nella fattispecie un prisma di Herschel che trasmette il 5% della radiazione incidente e disperde il resto, fornendo quindi un fattore di attenuazione di 1.3. (Il logaritmo in base 10 di 0.05 e' -1.3). A valle del prefiltro mettiamo dei filtri ND: solitamente i prismi di Herschel vengono venduti con ND3, ND2, e ND1; o se facciamo riferimento allo standard Baader di ND3, ND1.8 e ND0.9. Un motivo ci sara', o vogliamo sostenere che tutti i produttori di prismi di Herschel intendono friggere le retine dei loro clienti? (e pagare risarcimenti miliardari?) Allora io direi, proviamo a prendere in mano i numeri e verificare noi stessi questi numeri. Prima pero' vorrei ricordare che "rimanere abbagliati" e' un fastidio ed e' completamente scorrelato dalla pericolosita' per la retina. Se si dorme alle 9 di una bella mattinata africana con gli infissi ben chiusi dietro le palpebre chiuse, e appena svegli qualcuno spalanca tutto, rimarremo certamente abbagliati, ma questo non comporta alcun pericolo; al contrario e' purtroppo possibile subire danni anche permanenti alla retina senza provare abbagliamento, dolore, o nessuna altra avvisaglia. Stiamo quindi attenti a valutare correttamente la pericolosita' dell'osservazione senza lasciarci fuorviare da sensazioni ingannevoli.
Vediamo una tabella che ci presenta le luminosita' superficiali espresse comodamente in magnitudini per arc sec quadrato
http://www.meniero.it/articoli/fotograf ... limite.php
Un fattore di taglio di 4.3 (quello del prisma di Herschel con un filtro ND3) e' concepito per essere sicuro in ogni situazione anche a disco intero. Nella stessa maniera il fattore di taglio dell'Astrosolar visuale, con fattore di taglio 5, puo' essere utilizzato in qualunque situazione anche a disco intero o ad occhio nudo o con binocoli.
Domandiamoci se lo stesso setup che ci permette di osservare con sicurezza il disco solare nella sua interezza, per esempio per fare uno schizzo delle macchie solari che da tempo latitano, possa andare bene a ingrandimenti molto elevati. Ricordiamo che
pupilla di uscita= diametro/ ingrandimento A 275x la pupilla di uscita e' di 0.3mm con un 80mm. A 0.3mm di p.u. vabbe' come sappiamo si vedono i vasi sanguigni della retina oltre che tutte ma proprio tutte le miodesopsie che tutti quanti abbiamo. Ma che fare, si cerca di concentrarsi sulla granulazione o facole o quant'altro e non su features di interesse dell'oculista :)
Quale area del disco solare si vede osservando il sole con un nagler zoom a 2mm? Dice Miotti che il suo campo apparente e' 50 gradi. Siamo a 275x quindi abbiamo circa 11 primi (si dovebbe essere precisi inquadrando un campo stellare conosciuto ma non ho il nagler zoom, puoi controllare qualche sera se pensi che il mio conto sia grossolanamente sbagliato). Il Sole invece sappiamo che e' un disco di circa mezzo grado. Allora ( 0.18 / 0.5 ) ^2 = 0.13 che e' il fattore di taglio aggiuntivo che hai passando dall'osservazione a disco intero a quella con la configurazione che hai usato. Di qui la mia ipotesi che tu avessi osservato con il ND1.8 ad altissimi ingrandimenti - quindi aumentando la luminosita di un fattore 15, che, a fronte dello 0.13 di cui sopra, significa un raddoppio teorico della luminosita' (nei fatti leggermente meno, per via delle tante lenti, della pupilla d'uscita scomoda, ecc) che al massimo fa venire il desiderio di un polarizzatore variabile, ma tagliare il 90% della luce (peraltro mentre si cercano features elusive) sarebbe esagerato. Infatti i prismi di Herschel hanno in dotazione anche un filtro ND2 o ND1.8. Se poi hai usato altri filtri in cascata agli ND, a maggior ragione. Ora tu mi risponderai, sono certo di avere usato il ND3 e per il resto, beh, io mi sentivo a mio agio con quel livello di luminosita', tanto piu che osservavo da sotto un panno nero (non mi ricordo se era questo il caso nella osservazione di cui hai descritto, ma mi pare che a volte lo usi); questo e' il livello di luminosita' con cui mi piace osservare e sono fatti miei! No problem - pero' allora tieni presente che saresti stato abbagliato anche dalla luminosita' 10 volte superiore di un volgare plossl 32mm con quello stesso filtro, se avessi deciso di ritornare un attimo ad una visione di insieme. La qual cosa sarebbe stata seccante (ma per nulla pericolosa). Quando il sole ha le macchie e quindi si alterna visione a disco intero e hi-res si cerca di mantenere una luminosita circa costante, di qui l'abitudine di avere vari filtri ND.

Ritorno invece un attimo indietro perche vorrei che non ci fossero dubbi tra i lettori sulla frase che avevo gia' citato
Cita:
Io ritengo sia pericolosissimo. Ho scambiato nella prima osservazione i filtri 3.0 e 1.8 e nel secondo caso sono rimasto completamente abbagliato. L'1.8 si usa solo per le riprese (almeno è quello che ho potuto appurare da varie ricerche in rete) e il 3 non basta neanche se non unito ad un filtro colorato.

Cari lettori quanto si legge qui sopra e' ambiguo perche' non e' chiaro se e' presente un prefiltro o meno, e Nik intendeva in associazione con un prisma di Herschel anche se non e' scritto. Senza prefiltro si tratta di valori che possono causare cecita' permanente. Per favore cari lettori state sempre attenti e non equivocate. Un fattore sicuro puo' essere 4.3 (quello del prisma di Herschel) o meglio ancora 5 (quello dell'Astrosolar). 10^(-4.3) significa che passa 5* 10^-5 della radiazione incidente (in realta' un po' meno perche' il treno ottico taglia qualcosa). Andatevi a ripigliare la tabella che ho linkato e moltiplicatelo per gli 80 milioni di luminosita superficiale del sole in mag. per arcosecondo quadrato, e otterrete 4000 cioe' una quindicina di volte superiore al paesaggio assolato, insomma possiamo immaginare di essere in spiaggia a mezzogiorno in qualche localita' tropicale con il riflesso del mare e la sabbia bianca - il nostro occhio e' uno strumento meraviglioso con oltre 11 ordini di grandezza di range dinamico fisiologico (senza fastidi), ed e' in grado di gestire questo livello di luminosita'. Un fattore totale NON SICURO e' quello dell'Astrosolar fotografico, ND3.8, che il costruttore ci mette continuamente in guardia dall'utilizzare per uso visuale - ma il costruttore ha deliberatamente scelto questo valore perche un eventuale errore anche nel caso peggiore (a disco intero) ci causera' una ramanzina dell'oculista e magari qualche ora di fosfeni ma si spera non danni permanenti e irreversibili alla vista, anche perche, per come lavora l'astrosolar e per come e' fatto lo spettro solare, la luce intensa nel gialloverde ci causera' fastidio e forse anche dolore e ci allontaneremo immediatamente dall'oculare. Un fattore ND3 o peggio ND1.8 cari amici puo' facilmente significare la cecita' irreversibile o comunque danni gravi anche nel giro di pochi istanti. Stiamo attenti e non teniamo il prisma di Herschel dove teniamo la diagonale che usiamo quando osserviamo con l'Astrosolar, RG Thousand Oaks, o altro filtro a tutta apertura. Un errore del genere puo' costare molto caro.

Chiedo scusa se vi sono sembrata saccente, noiosa, fastidiosa. A sbagliare ci vuole poco. Ci vuole poco anche ad equivocare e magari a comprendere male osservazioni di altri, oppure le osservazioni possono contenere un errore materiale (lo scrivente sbaglia a scrivere, intendeva 3 ma scrive 2, intendeva 10^-7 e ha scritto un milionesimo...). Sappiamo poi - e chiarisco che NON mi riferisco ASSOLUTAMENTE alla osservazione di Lead che, pur non essendo ne' tipica ne' rappresentativa del setup e di quello che ci puo' offrire in una giornata qualunque sotto quelle condizioni, e' del tutto realistica e credibile (Lead segui i consigli di Anto, anticipa le osservazioni anche adesso, e tanto piu' in estate, e vedrai che la granulazione la vedrai con regolarita e non solo occasionalmente; se poi ti prendi un 4" anche meno perfetto, meno apocromatico, e meno ben fatto, da destinare ad esclusivo uso solare, metterai a fuoco sulla granulazione quasi ogni giorno e senza faticare a trovarla) - sappiamo purtroppo che su internet si trova di tutto, si legge di nebulose colorate e cretinaggini di ogni genere. Ho avuto occasione di leggere di uno che asseriva che nel passaggio da un 100mm a un 175mm si guadagnano tre magnitudini - questo "signore", che evidentemente non ha utilizzato un granche' gli strumenti in questione tanto da non accorgersi dell'errore pacchiano, ha fatto il conto sulla sua calcolatrice ma si e' scordato del fattore 2.51..... Ringraziandolo delle crasse risate non sono stata a replicare. Ma quando si legge che un prisma di Herschel "se ben costruito dissipa molto piu' del 95%", allora zitta non sto, perche il giorno che l'acquirente di un prisma "ben costruito" si gioca una retina sulla stupidaggine di cui sopra, ad essere stata zitta non dormirei piu' tranquilla.

Una ultima cosa. Giusto preoccuparsi del taglio della radiazione al di fuori dello spettro visibile. Nel caso degli ultravioletti pero' noi utilizziamo il prisma di Herschel su rifrattori. (Certo qualcuno mi obiettera' che.... ma chi, contro le indicazioni del costruttore, fa diversamente, stara' attentissimo a non mandare in frantumi il secondario o scollarlo e mandare il primario in pezzi, e comunque il secondario prima di spaccarsi si scalda e l'immagine si deteriora, e comunque, chi fa questo lo fa con cautela e per tempi brevissimi). Un rifrattore in vetro o supervetro e' ben poco trasparente agli UV e anche chi avesse un rifrattore con un elemento in fluorite cristallina, quell'elemento sarebbe comunque accoppiato ad almeno un elemento in vetro; dopodiche' l'oculare con le sue superfici in vetro taglia ulteriormente l'UV, che quindi, come e' giusto, e' tagliato meglio ancora del visibile (e poi per giunta e' sfuocato). Non possiamo avere la pericolosa situazione di un taglio delle radiazioni visibili a un livello buono mentre gli UV passano indisturbati - possibilita che invece va accuratamente considerata se cerchiamo filtri per osservare il sole a occhio nudo (in tal caso oltre ai filtri dedicati, solo quelli per saldatori possono fornire protezione adeguata su tutto lo spettro). Per quanto riguarda gli IR che passano attraverso il prisma, andrebbe fatto un calcolo della potenza da essi trasmessa per mostrare che se il visibile e' tagliato adeguatamente, gli IR non possono fare danni. Se ho tempo cerchero' questo calcolo o lo faro' - invito chi sostiene la necessita' di utilizzare un taglia IR-UV a mostrarmi i suoi conti e li confronteremo. Per quanto riguarda invece l'Astrosolar questo e' garantito dal costruttore e da organismi indipendenti come utilizzabile in assoluta sicurezza standalone. Mi sembra che anche Thousand Oaks garantisca il suo film per uso visuale in assoluta sicurezza senza ulteriori filtri.


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