Lungi da me l'idea di alimentare polemiche, ma credo che questo succeda perché non si valuta il Dobson come montatura, ma solo come tele per raccogliere più luce.
Quello si chiama Newton a corta focale: il Dobson è ciò che gli sta sotto, filosofia compresa.
Mi meraviglia anche che tra i dobsonari del forum, molti evidentemente non conoscessero le piattaforme equatoriali (che tra l'altro hanno parecchi limiti, soprattutto nella durata possibile dell'inseguimento e restano adatte per il visuale, oltre che improponibili per astrofili itineranti - dite il contrario e comincio a sostenere che l'ETX 70 è un eccellente tele per hires
qui trovate pure le prove). Negli Usa e in Australia dove queste cose hanno un po' preso piede, hanno Pick-up e cieli nerissimi, non dappertutto.
Quindi motore, goto e piattaforme rendono solo più facile la vita, ma non la cambiano: sarebbe troppo comoda, gli osservatori professionali installerebbero tutti dei Dobson! Il goto bisogna averlo nella testa e il motore nelle braccia. Pretendere prestazioni da attrezzatura fissa in osservatorio professionale è irrealistico.
Il mio parere è che un Dobson vada usato da Dobson e a questo punto contano solo due cose: apertura e risparmio... tre, un cielo buoi raggiungibile facilmente. Altrimenti vi prendete il Newton che sta sopra al Dobson e lo montate su qualcosa di più adeguato per farci foto e tutto ciò che esula dal visuale. Peccato che a quel punto i costi salgano a tal punto che non abbia senso un tubo standard, ma per la differenza convenga un'ottica perfetta. Tutto sommato è sciocco spendere ventimila euro in una montatura, duecentomila per un osservatorio, centomila per il terreno e risparmiarne due o tremila per l'ottica

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L'altrnativa (e l'ho pure vista in pratica) è farsi da soli il tubone su equatoriale autoprogettata, ma quanti ne sono in grado? Poi in ogni caso serve una postazione fissa fuori da ogni discussione e non sempre una baracchetta è sufficiente.
Maurizio