1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 10:42 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
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Grazie molto interessante e utile. :wink:
Conosco di nome la ditta inglese che fa le ottiche e so che lavora bene.
Poi sono andate a leggere le caratteristiche delle celle (che non hanno prezzi molto popolari!) e ho fatto questa faccia quando sono arrivate alle caratteristiche tecniche: :shock:
Deve dire che i loro prezzi sono fin troppo "buoni" se rispettono le tolleranze ottiche meccaniche che dichiarano. sarei curioso (e forse lo faro') di chiedere quanto costa fare certe lavorazioni ad hoc (in vista del fatto che forse non riusciremo a risolvere i problemi ottici del nostro telescopio, quello dell'associazione).


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 14:01 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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Località: milano
Ho ottenuto di effettuare il beta-test del primo rifrattore aplanatico da 155mm che verrà realizzato, poi vi dirò qualcosa in proposito.

Sul fatto dei prezzi...

Qui si può dire tutto e il contrario di tutto.
Io so come è realizzata la cella del mio S-C custom e, pur avendo avuto e provato strumenti di prezzo anche superiore, devo dire che non ho mai trovato meccaniche fatte in questo modo.
A confronto i TEC MAK di un po' di anni fa sono davvero dei pezzi di ferraglia (non mi saltino in testa i possessori di questi strumenti, please) così come non posso dire che siano all'altezza dei costi le celle e meccaniche prodotte da Takahashi (e sapete che sono un "takahashi-boy") o anche da certi costruttori assemblatori nostrani (...). Evito poi di giudicare Meade e Celstron o affini... da mettersi le mani nei capelli (!)

Si vedrà.

Paolo

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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 14:43 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Infatti come dicevo le celle che sono fatte da loro (almeno vedendo le caratteristiche tecniche) sembrano veramente notevoli. Comunque guardati anche quelle degli RC (o anche altre combinazioni) fatte dall'AM.
hanno adesso delle celle ben fatte. :wink:

OT Mi dispiace che ti vendi il tuo Taka, pensavo ci fossi affezzionate come un "figlio" :wink:


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 17:56 
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Iscritto il: venerdì 4 maggio 2007, 14:27
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io terrei d'occhio comunque anche gli RC GSO anche se finora se ne sa poco.

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Osservo e fotografo con: Tubi Ottici: Celestron C11 XLT, Celestron C9.25 Starbright XLT, Celestron C6 Starbright XLT, Meade 8" ACF OTA. Montature: Skywatcher AZ-EQ6, CG5 Advanced GT. Oculari: Meade UWA 5000 24mm e 12mm, Celestron X-Cel 25 mm, Siebert Ultra WA 13mm, Siebert Starglitter 6.3 mm. Cam Planetaria: Celestron NexImage 5. CCD: SBIG ST8-XME, SBIG ST2000-XM. Binocolo: Binocolo KonusVue Giant 20x80.


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 18:34 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
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Località: milano
per DARKStar.

Il prezzo degli RC GSO basta appena per le due celle di un RC fatto bene, questo dovrebbe dirla lunga su questi strumenti.
Poi magari funzionano ma c'è un motivo per cui gli R-C fatti bene (vedi gli R-C Optical) costano dai 15.000 in su....
:wink:

Il problema di questi strumenti è che O sono fatti come DEVONO essere fatti (quindi con i costi relativi) oppure è meglio prendere configurazioni ottiche diverse che, per loro natura, funzionano decentemente anche se muniti di meccaniche molto approssimative.

RAS.... il mio FS-128 è quasi un figlio, è proprio vero.
Inoltre è un esemplare particolarmente ben riuscito (ottica e focheggiatore). Tra i taka avuti e testati è il miglior 128 che mi sia passato tra le mani (dfferenze minimissime, ci mancherebbe) e quindi sono particolarmente dispiaciuto a venderlo. Non ultimo ho ricevuto molte offerte e non ho ancora concluso proprio per questo motivo :roll:
Detto questo comincio ad avere troppi strumenti e il mio tempo si assottiglia viepiù quindi devo fare una cernita.
Inolre l'arrivo di strumenti ancor più performanti (ma anche MOLTO più impegnativi e pesanti) rende il 128 quasi un doppione. Si vedrà.

Riguardo AM devo dire che anche i loro strumenti sembrano belli però ho voce di alcuni astrografi "importanti" rimandati dai clienti per problemi vari. Cose che sicuramente verranno risolte ma questo per dire quanto sia davvero difficile, a certi livelli, produrre strumenti di reale pregio.

Mi spiego: quando uno spende 3000 euro per uno strumento, entro crti limiti, si accontenta. Quando ne spende 5/8/10.000 diventa davvero difficile e pretende non solo ottiche di prim'ordine ma soprattutto meccaniche studiate in modo "a prova di bomba". E' qui che è davvero difficile lavorare.
tutti sono capaci di comprare ottiche (fatte fuori sede) che sono valide ma ben pochi riescono a gestire la progettazione e la realizzazione di meccaniche che siano al loro livello.
Faccio l'esempio di Bellincioni.
Giuro che io NOn vendo le montature di Bellincioni (!)
Costano come le AP ma sono un altro mondo rispetto a queste ultime! Due spanne sopra, credetemi. E anche rispetto alle varie GM2000 e similari.
Certo: hanno meno incidenza sul mercato sia per via della pubblicità che per via delle reali possibilità produttive. Questo però non significa che, a parità di prezzo, i prodotti valgano lo stesso... affatto!
Che poi una Ap1200 valga sull'usato più della corrispondente Bellincioni questa è una stortura del mercato. Così come (tanti) rifrattori AP prodotti negli ultimi anni sono la pallida copia di quelli prodotti 10 anni fa (il mercato li premia comunque perché il "nome" c'è ma lo strumento non vale gli stessi soldi).
Stesso discorso per i Mak della TEC: ottiche ottime e alte prestazioni ma il costo di questi strumenti non valeva in nessun modo le prestazioni. La meccanica era quella che era e i pesi abnormi in relazione.
Purtroppo il "blanciamento" perfetto tra pesi, costi, risultati è una equazione difficilissima da azzeccare e questo spiega come mai certe aziende (quelle molto specializzate: vedi RCOPTICAL, NORTHEK, e altre semisconosciute agli astrofili in generale) ritardino di anni la presentazione di strumenti magari già pronti ma non ancora così perfetti da affrontare i severi test di alcuni fortunati astrofili molto esperti che li testano e che affinano, insieme ai progettisti, le caratteristiche finali.
Questo differenzia in modo abissale la produzione "commerciale" (Meade, Celestron, WO, Vixen, bla bla e compagnia bella, ma anche certi prodotti tipo AP e Takahashi alle volte) dalla produzione di nicchia super qualitativa.
Ci sono strumenti da 25/30 cm. in giro che costano cifre paurose ma questi soldi pagano anni di progettazione, di beta-test, di prototipi che costano, credete a me, dalle 5 alle 10 volte lo strumento finito venduto al "pubblico".
Io stesso, quando ho messo in pista la realizzazione di uno strumento interamente (o quasi) progettato per le mie esigenze, ho toccato davvero con mano cosa significa avere meccaniche eccezionali e non solamente "passabili" o "discrete". Ci sono celle che hanno, ad esempio, dei regolatori micrometrici a passo centesimale per tirare-spingere lo specchio e allinearlo, che costano dai 70 ai 100 euro cadauno (!) Parlo di costi AL PRODUTTORE dello strumento (solo il costo del pezzo, intendiamoci!) E solo di questi ne servo ALMENO 3, per non parlare di 4 che dovrebbero essere realmente presi in considerazione. Ci sono cuscinetti sferoidali groscopici che costano anche loro un po' di soldini...
Questo per dire che, una "semplice" cella di uno strumento da 20/25 cm. fatta come si "dovrebbe" costa come minimo dai 1500 ai 2000 euro (solo la cella) e questo se lo specchio è spesso. Perché se, ad esempio, vogliamo usare per contenere i pesi spechi "sottili" (immaginiamo un 2,5/3 cm. per un diametro da 10 pollici) il tutto diviene ancora più costoso perché 9 punti di appoggio non bastano e ne servono almeno 18.
Per questo sorrido quando vedo alcuni "R-C" da 20/25 cm. venduti a 2000 euro.... hihihi...
Ma SENZA denigrarli per partito preso, ci mancherebbe. Inoltre a me GSO è simpatica perché ha prodotto strumenti a costi molto bassi che hanno permesso a molti astrofili che (per scelta o impossibilità non potevano/volevano spendere cifre importanti) di guardare attraverso strumenti da 10/12 pollici. La qualità è un po' scadente ma comunque gli strumenti in questione appagano il tipo di clientela che li acquista che non ha la competenza tecnica o lo stimolo da amatore sufficiente a fargli fare il "salto della barricata" e spendere 10 volte tanto. Adesso non mi saltno in testa tutti i felici possessori di dobson/newton etc GSO dicendomi che con i loro strumenti vedono la luna nel pozzo. La "loro" luna nel pozzo non è la "mia". Punto. Però sono felici e sono miei amici e quando osserviamo insieme io guardo con immenso piacere nel loro strumento e me ne frego se in uno che costa 10 volte tanto vedo meglio: sono con loro e apprezzo il file (stare insieme e divertirsi!).
Tornando "a bomba": sarei felicissimo di apere che qualcuno è riuscito a produrre un simile strumento(mi riferisco agli R-C GSO) - e che deve funzionare per tale - con una cifra che è 1/4 di quella necessaria...

:wink:

Paolo

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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 19:48 
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Scusa Paolo, ma una domanda:
Northek ha già creato un qualche telescopio o per il momento solo "pezzi"?
Sai se qualcuno di questi pezzi è attualmente in un telescopio operativo?

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 20:28 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
cherubino ha scritto:
per DARKStar.

Il prezzo degli RC GSO basta appena per le due celle di un RC fatto bene, questo dovrebbe dirla lunga su questi strumenti.
Poi magari funzionano ma c'è un motivo per cui gli R-C fatti bene (vedi gli R-C Optical) costano dai 15.000 in su....
:wink:

Il problema di questi strumenti è che O sono fatti come DEVONO essere fatti (quindi con i costi relativi) oppure è meglio prendere configurazioni ottiche diverse che, per loro natura, funzionano decentemente anche se muniti di meccaniche molto approssimative.

RAS.... il mio FS-128 è quasi un figlio, è proprio vero.
Inoltre è un esemplare particolarmente ben riuscito (ottica e focheggiatore). Tra i taka avuti e testati è il miglior 128 che mi sia passato tra le mani (dfferenze minimissime, ci mancherebbe) e quindi sono particolarmente dispiaciuto a venderlo. Non ultimo ho ricevuto molte offerte e non ho ancora concluso proprio per questo motivo :roll:
Detto questo comincio ad avere troppi strumenti e il mio tempo si assottiglia viepiù quindi devo fare una cernita.
Inolre l'arrivo di strumenti ancor più performanti (ma anche MOLTO più impegnativi e pesanti) rende il 128 quasi un doppione. Si vedrà.

Riguardo AM devo dire che anche i loro strumenti sembrano belli però ho voce di alcuni astrografi "importanti" rimandati dai clienti per problemi vari. Cose che sicuramente verranno risolte ma questo per dire quanto sia davvero difficile, a certi livelli, produrre strumenti di reale pregio.

Mi spiego: quando uno spende 3000 euro per uno strumento, entro crti limiti, si accontenta. Quando ne spende 5/8/10.000 diventa davvero difficile e pretende non solo ottiche di prim'ordine ma soprattutto meccaniche studiate in modo "a prova di bomba". E' qui che è davvero difficile lavorare.
tutti sono capaci di comprare ottiche (fatte fuori sede) che sono valide ma ben pochi riescono a gestire la progettazione e la realizzazione di meccaniche che siano al loro livello.
Faccio l'esempio di Bellincioni.
Giuro che io NOn vendo le montature di Bellincioni (!)
Costano come le AP ma sono un altro mondo rispetto a queste ultime! Due spanne sopra, credetemi. E anche rispetto alle varie GM2000 e similari.
Certo: hanno meno incidenza sul mercato sia per via della pubblicità che per via delle reali possibilità produttive. Questo però non significa che, a parità di prezzo, i prodotti valgano lo stesso... affatto!
Che poi una Ap1200 valga sull'usato più della corrispondente Bellincioni questa è una stortura del mercato. Così come (tanti) rifrattori AP prodotti negli ultimi anni sono la pallida copia di quelli prodotti 10 anni fa (il mercato li premia comunque perché il "nome" c'è ma lo strumento non vale gli stessi soldi).
Stesso discorso per i Mak della TEC: ottiche ottime e alte prestazioni ma il costo di questi strumenti non valeva in nessun modo le prestazioni. La meccanica era quella che era e i pesi abnormi in relazione.
Purtroppo il "blanciamento" perfetto tra pesi, costi, risultati è una equazione difficilissima da azzeccare e questo spiega come mai certe aziende (quelle molto specializzate: vedi RCOPTICAL, NORTHEK, e altre semisconosciute agli astrofili in generale) ritardino di anni la presentazione di strumenti magari già pronti ma non ancora così perfetti da affrontare i severi test di alcuni fortunati astrofili molto esperti che li testano e che affinano, insieme ai progettisti, le caratteristiche finali.
Questo differenzia in modo abissale la produzione "commerciale" (Meade, Celestron, WO, Vixen, bla bla e compagnia bella, ma anche certi prodotti tipo AP e Takahashi alle volte) dalla produzione di nicchia super qualitativa.
Ci sono strumenti da 25/30 cm. in giro che costano cifre paurose ma questi soldi pagano anni di progettazione, di beta-test, di prototipi che costano, credete a me, dalle 5 alle 10 volte lo strumento finito venduto al "pubblico".
Io stesso, quando ho messo in pista la realizzazione di uno strumento interamente (o quasi) progettato per le mie esigenze, ho toccato davvero con mano cosa significa avere meccaniche eccezionali e non solamente "passabili" o "discrete". Ci sono celle che hanno, ad esempio, dei regolatori micrometrici a passo centesimale per tirare-spingere lo specchio e allinearlo, che costano dai 70 ai 100 euro cadauno (!) Parlo di costi AL PRODUTTORE dello strumento (solo il costo del pezzo, intendiamoci!) E solo di questi ne servo ALMENO 3, per non parlare di 4 che dovrebbero essere realmente presi in considerazione. Ci sono cuscinetti sferoidali groscopici che costano anche loro un po' di soldini...
Questo per dire che, una "semplice" cella di uno strumento da 20/25 cm. fatta come si "dovrebbe" costa come minimo dai 1500 ai 2000 euro (solo la cella) e questo se lo specchio è spesso. Perché se, ad esempio, vogliamo usare per contenere i pesi spechi "sottili" (immaginiamo un 2,5/3 cm. per un diametro da 10 pollici) il tutto diviene ancora più costoso perché 9 punti di appoggio non bastano e ne servono almeno 18.
Per questo sorrido quando vedo alcuni "R-C" da 20/25 cm. venduti a 2000 euro.... hihihi...
Ma SENZA denigrarli per partito preso, ci mancherebbe. Inoltre a me GSO è simpatica perché ha prodotto strumenti a costi molto bassi che hanno permesso a molti astrofili che (per scelta o impossibilità non potevano/volevano spendere cifre importanti) di guardare attraverso strumenti da 10/12 pollici. La qualità è un po' scadente ma comunque gli strumenti in questione appagano il tipo di clientela che li acquista che non ha la competenza tecnica o lo stimolo da amatore sufficiente a fargli fare il "salto della barricata" e spendere 10 volte tanto. Adesso non mi saltno in testa tutti i felici possessori di dobson/newton etc GSO dicendomi che con i loro strumenti vedono la luna nel pozzo. La "loro" luna nel pozzo non è la "mia". Punto. Però sono felici e sono miei amici e quando osserviamo insieme io guardo con immenso piacere nel loro strumento e me ne frego se in uno che costa 10 volte tanto vedo meglio: sono con loro e apprezzo il file (stare insieme e divertirsi!).
Tornando "a bomba": sarei felicissimo di apere che qualcuno è riuscito a produrre un simile strumento(mi riferisco agli R-C GSO) - e che deve funzionare per tale - con una cifra che è 1/4 di quella necessaria...

:wink:

Paolo


Le Bellincioni costano meno sia di 10 Micron che di AP però se meccanicamente sono ineccepibili, mi sembra che il comparto elettronico/motori delle 10 Micron/AP sia superiore.

Per gli RC GSO, si sono abbastanza economici per essere deglio RC ma vedremo poi sul campo...io spero di testarli dal buon Giuliano Monti prima o poi.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 20:40 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
> mi sembra che il comparto elettronico/motori delle 10 Micron/AP sia superiore.

Sulle Bellincioni puoi mettere tutte le motorizzazioni che vuoi, basta che lo fai sapere per tempo al titolare che motori intendi mettere 8)

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: mercoledì 29 ottobre 2008, 20:54 
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Pilolli,

io non so Northek quanti strumenti abbia già realizzato. Io sono solo un potenziale acquirente attento a certe "finezze".
So che, ma sono informazioni che non ti posso garantire poiché non faccio parte della Northek, i primi strumenti sono in mano ad "astrofili" europei e forse anche a italiani (questo non lo so) che li stanno testando.
So che sono in realizzazione strumenti particolari ad "hoc" per esigenze ben specifiche.
Io, nel mio assoluto piccolo, avrò il piacere di testare per loro i nuovi aplanatici da 6 pollici. Non ti nascondo che la cosa da un lato mi fa grande piacere e al tempo stesso mi incuriosisce enormemente anche perché sono sempre stato un fautore (assolutamente in "teoria") delle lucidature molto fini (che in campo amatoriale praticamente non esistono se non sugli specchi Zambuto). Inoltre credo che avrò anche la possibilità di testarne uno senza trattamenti antiriflesso (che io poco sopporto) proprio per avere idea delle qualità delle ottiche e del progetto in sé senza che queste possano essere in qualche modo falsate (in bene o in male) da trattamenti single o multi-layer.

Tra l'altro quando mi fu proprosto di fare una sorta di beta-test su questo rifrattore chiesi lumi anche sui cassegrain e derivati ma mi fu fatto notare che avevano piacere di fare testare a me i rifrattori perché in questo avevo esperienza e un certo occhio mentre altrettanto bravo non sono stato ritenuto per testare gli strumenti a specchio.
La cosa mi ha fatto davvero sorridere anche perché, contrariamente a quanto può apparire da queste parole, mi fu detta in modo talmente carino che dovetti riconoscere che avevano ragione.
A dirla tutta sono già abbastanza onorato di poter testare per primo i rifrattori!

E, confidenza per confidenza, non mi è stato consentito l'accesso ai laboratori (che è una cosa che normalmente le aziende fanno anche per darsi un po' di tono).
In compenso mi è stato spiegato molto bene (a parte quanto presente sul sito e sul forum che, va beh, sono informazioni crude che non valgono lunghe chiacchierate e disquisizioni tecniche di "botta e risposta") come stanno realizzando questi rifrattori, sia dal punto di vista meccanico (e comunque un rifrattore è tutto sommato banale da fare nella parte dell'intubazione - se non fosse che questi sono in carbonio utilizzato correttamente ... ) che da quello (molto più interessante) ottico.
Premesso che uno strumento va comunque testato e possibilmente paragonato a un suo "rivale" di riferimento (ecco perché vorrei un po' attendere a vendere il 128 FS) quanto appreso mi è piaciuto perché riesuma un concetto di ottica un po' dimenticato ma che, se eseguito con tutti i crismi, dovrebbe offrire prestazioni molto, molto interessanti.
Comunque quando ci avrò guardato dentro potrò confermare o smentire questo iniziale buon presentimento.

Per quanto mi riguarda ora ho un po' di progetti da portare a termine che mi occuperanno i prossimi mesi da "astrofilo" e che mi allettano molto. Speriamo di riuscire a mettere insieme pezzi e progetti a cui sto lavorando.

Paolo

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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 11:25 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Ciao Paolo. Concordo con tutte la tua analisi fatta. A certi livelli non basta guardare la qualita' ottcia (che forse e' la cosa piu' semplice e meno costosa da fare) ma soprattutto quella meccanica.
Questo discorso vale sia per una postazione fissa (che comunque a meno problemi) che di quella relativa a uno strumento portatile.
So anch'io i problemi degli RC della AM ma sai dovrei dire la stessa cosa di certi produttori ottici italiani (non faccio nomi ovviamente) con RC rifatti 2 se non 3 volte! :shock:
Non sono ottiche facili da fare e infatti costano!
Ma il problema meccanico e a quel livello peggiore, C'e' ne accorgiamo noi dell'associazione che per far funzionare bene un normale 370mm (autocostruito) diventiamo pazzi so prattutto per pesi e bilanciamento (e senza pensare a sbalzi di temp enormi che abbimo che ci creano problemi di dilatazione non indifferenti).
Insomma quando te le vivi sulla pelle capisce l'importanza di certe cose che passano inosservate. E si comprende anche come certe cose per funzionare bene costano, non c'e' niente da fare.
E ovvio, come dici giustamente te, che se paghi tanto rpetendi anche in proporzione una qulaita' alta ma che non ci si fermi solo all'ottica ma anche a tutto il resto. :wink:
OT Tienilo il Taka va a finire che lo rimpiangerai! :wink:

Ops dimenticavo! Son contento che farai da beta test per i rifrattorone (e penso che sarai sulle spine visto la tua "voracita'" e passione per questi strumenti). :D
Pero', mi son sempre chiesto, se hanno senso dei beta test fatti da "esseri umani". Mi spiego: a quel livello d'ottica vedere piccole differenze ad occhio sono solo impressioni personali. Certo, dettate dall'esperienza, ma anche un buon occhio allenato e ben diverso da un altro occhio ben allenato e quindi il rischio e che certe cose che forse a te non piacciono ad altri invece possono essere accettabili o piacevoli (per esempio una piu' o meno leggera differenza nel "calore" dei vari colori o nel contrasto du certi particolari). Bisognerebbe, in teoria, intreccia i punti di vista di tantissimi "occhi" esperti. :wink:


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