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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 3:19 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
Messaggi: 844
Località: Ferrara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io conosco Riccardi e mi diceva che ci sarà una versione cassegrain e un'altra newton.

Ferruccio

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Telescopio Newton FGZ Giacometti optics d. 302mm F. 1490 mm f:4.9
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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 8:45 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
qualche contro?

Immaginate la meccanica di uno strumento con configurazione ottica tanto complessa....
Una marea di gradi di libertà da controllare, è uno schema estremamente complesso e le prestazioni, per quanto alte, non possono in nessun modo giustificare il costo di ottiche e meccaniche adatte a far funzionare al meglio questo strumento.

Paolo

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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 12:28 
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Iscritto il: martedì 25 marzo 2008, 13:53
Messaggi: 1147
Località: brianza
cherubino ha scritto:
qualche contro?

Immaginate la meccanica di uno strumento con configurazione ottica tanto complessa....
Una marea di gradi di libertà da controllare, è uno schema estremamente complesso e le prestazioni, per quanto alte, non possono in nessun modo giustificare il costo di ottiche e meccaniche adatte a far funzionare al meglio questo strumento.

Paolo


beh, ma come gradi di libertà non è come uno schmidt-newton con una lente/sistema di lenti in più prima del ipano focale?
ciao
dan


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 14:03 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
Messaggi: 844
Località: Ferrara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Dovrebbe essere meno difficile da collimare rispeto ad altri blasonati schemi ottici.

Ferruccio

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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 14:34 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Cosi a occhio nn mi sembra che si sia inventato poi qualcosa di cosi nuovo e innovativo.


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MessaggioInviato: sabato 25 ottobre 2008, 16:04 
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Iscritto il: mercoledì 27 giugno 2007, 8:43
Messaggi: 844
Località: Ferrara
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti,

vi riporto quanto scritto da Roland Christen nel seguente forum:

http://tech.groups.yahoo.com/group/Refr ... sage/26997

"There are actually other ways to make a high quality zero color optical
system, one of which I will present at NEAF next week in a talk. It is
based on the Schupmann design. This system was first proposed in 1898
by Ludwig Schupmann as the answer to the problem of chromatic
aberration in refractive optical systems. Variations of the Schupman by
Klaas Honders include Newtonians and Cassegrains which have unique
properties such as zero color, and corrected for all 5 Sidel
aberrations. This means they are able to cover huge fields without
field curvature, coma, astigmatism, spherical aberration, distortion,
or longitudinal and lateral chromatic aberrations. In effect, they are
totally diffraction limited over large fields. They can be made with
focal ratios from F2 to F20 in short tubes, and utilize only common BK7
glass in their corrector and primary mirror.

New designs by Riccardi and Honders are so unique that I believe they
will revolutionize the world of imaging and perhaps also visual
astronomy.


Are they refractors? Well yes, they do have a main
refractive element up front. Are they mirror scopes? Well yes, since
they also have a mirror similar to a Cassegrain some distance down the
tube, however, this mirror is actually a refractive element where the
light is bent by refraction as well as reflection. A Honders variation
of the Schupmann can be thought of as a Taylor Triplet lens, but the
center negative flint element is replaced by a negative meniscus with
back surface mirrored. As such it has all the properties of a Taylor
Triplet (wide flat coma-free field) but none of the chromatic
aberration.

If this all sounds too complicated, come to NEAF and see what is in
store for the future.

Roland"


Fra l'altro, ho voluto sentire Massimo Riccardi, per capire se confermava i concetti, e la risposta è stata affernativa.


Inoltre mi conferma che lo strumento è in fase avanzata di realizzazione e che (a meno di imprevisti) sarà presente alla fiera di Forli' e commercializzato AstroTech.

Per il momento il prodotto sarà un 300 F/3 con un campo corretto di ben 55mm ,piano, con stelle di una decina di micron ed un backfocus di ben 180mm
e quindi grande spazio per inserire prima del piano focale qualsiasi accessorio.

C'è solo un elemento frontale (e non è un menisco) e a parte un correttore prima del fuoco ha lo stesso numero di componenti di un Mak-Cassegrain.
Tutte (ma proprio tutte ) le superfici sono sferiche e lo strumento per come è fatto sostanzialmente non avrà bisogno di collimazione.

La lunghezza del tubo sarà la metà della focale e quindi molto compatto.
Similmente a quanto accade col Taka BRC ci sarà la presenza di un lungo paraluce frontale calcolato per proteggere dagli stray-light.

Chiaramente appena inizieranno a girare le prime immagini ottenute, potremmo tutti farci un idea delle potenzialità sul campo dello strumento.

Saluti

Ferruccio

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