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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 2 settembre 2013, 18:41 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 19:41
Messaggi: 2025
Località: Quel Di Castelvecchio Pascoli
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
fabio_bocci ha scritto:
Intanto partiamo dal peggiore per l'uso trasportabile. E' il direct drive, perchè impiega moltissima energia anche per tenere ferma la montatura, scalda molto e ci vogliono enormi e pesantissime batterie.
La seconda che scarterei è la Bellicioni perchè non ha un suo sistema elettronico e quindi è adatta per postazioni fisse, dove si fa una volta tanto l'allineamento della montatura.
Poi per il resto si può discutere...
P.S. ma la G53 ce l'hai tu se non sbaglio, magari ci potresti dire qualcosa...


Sono entrato in possesso di suddetta montatura da circa 4 mesi .
Venendo da una losmandy CG11, anzianotta ma che il suo lavoro lo faceva sicuramente ma aveva la grossa pecca di avere una costante manutenzione per l'accoppiamento ruota dentata vite senza fine che mi costringeva a perdere alcune serate per avere un buon inseguimento ,inoltre cambiando il setup in molti casi l'operazione andava fatta nuovamente, nulla da dire sul sistema GOTO Gemini che reputo molto efficiente e longevo con algoritmi di generazione del modello di puntamento molto avanzati .Avendo nel contempo preso un telescopio più pesante ho deciso di acquistare una montatura con una capacità di carico superiore ai 30/40 Kg . Ho valutato varie montature dalla ASA DDM alle coreane Morning Calm per poi prendere un qualcosa (con un prezzo anche inferiore) che mi facesse dimenticare la regolazione del backslash sulle corone e infatti la G53F non utilizza ingranaggi per la trasmissione del moto ma un disco frizione di acciaio inox di generose dimensioni (lo spessore non e' esuberante) ed un rullo di acciaio trattato che preme sul disco collegato direttamente ad un motore stepper da 400 passi giro.Sugli assi sono presenti 2 encoder (non assoluti) che permettono di ruotare la montatura con le frizioni allentate (le frizioni in realtà sono i rulli di pressione) senza perdere la precisione di puntamento se il movimento e' chiaramente dolce e non a strappi.
Visivamente la montatura non sembra imponente per il carico dichiarato e il suo peso è di soli 20kg 2 Kg in meno della precedente versione G42 che ha comunque un altra tipologia di trasmissione, e' trasportabile facilmente da una sola persona anche se non ha le maniglie come la G42 , inoltre come molte altre montature “Field” puo' essere separata in due parti semplicemente smontando 4 viti a brugola che collegano tramite un carter la testa al corpo della montatura . Come materiali sono utilizzati acciaio inox e alluminio nobile (non sò se Ergal o 6011) non so' che tipo di cuscinetti monti . La base della montatura ha un foro centrale filettato che serve per il fissaggio della stessa al suo treppiede ho ad una colonna fissa dotata di adattatore fornito a richiesta da gemini ma che si può facilmente costruire infatti serve solo una piastra con un foro centrale M8 su cui avvitare un perno e una battuta per le viti di regolazione dell'azimut. Assieme ad un amico fabbro ho costruito un supporto e sfruttando l'occasione ho anche allungato la colonna fissa.
La slitta femmina per il fissaggio delle ottiche e' di tipo losmandy con due morsetti larghi ca 2 cm che bloccano la slitta si può effettuare anche il fissaggio senza far scorrere il tubo perchè il lato morsetti non presenta la scanaltura e si puo' procedere con l'inserimento dall'alto.I motori hanno attacco per cavi RJ (preferivo il din della G11) che sono posizionati all'interno dei carter di protezione dei motori i connettori sono incollati al motore (sic!) . I cavi dei motori e degli encoder sono esterni alla montatura come sulla G11 e si collegano al Pulsar 2 il sistema Go-to nativo di questa montatura che però essendo molto versatile ,controlla sia motori servo che stepper, puo essere applicato a varie montature.

Al box di controllo viene collegata la pulsantiera del Pulsar 2 che appare molto robusta con un grande display arancione ,per l'inserimento dei comandi ci sono 12 tasti e un piccolo joystick.
Il pulsar 2 ha un ricevitore gps integrato che facilita lo stazionamento assieme ad una routine di allineamento alla polare che utilizza Alignmaster del tedesco Matthias Garzarolli che pero e' ancora in fase di testing e non permette un allineamento preciso.
Il collegamento al pc può essere effettuato tramite seriale /USB/Ethernet supporta i protocolli Lx200 e Ascom (driver pulsar2 migliorabile anche a detta del costruttore ma non trova nessuna anima pia che lo sviluppi indipendemente Ivaldooo Andreaa toc toc ). L'allineamento del goto avviene con una sola stella di riferimento che puo' essere scelta manualmente o automaticamente ,(normalmente sceglie una stella luminosa vicino al meridiano) se non si parte da una posizione di parking preimpostata , la fase di inizializzazione prevede di portare l'asse di AR perpendicolare al meridiano e quello di DEC in prossimita dell' equatore poi in modalita automatica o manuale di puntare il telescopio su stella presente nel catalogo del pulsar e una volta allineata di dare Ok , la procedura appare semplice con basse focali ma a lunghe focali se non abbiamo il cercatore perfettamente allineato diventa un po' piu difficoltoso . Io siccome ho sempre la ccd montata al fuoco principale ed operando sempre da posizione fissa ho allineato perfettamente sia il cercatore che il telescopio con autoguida al centro della camera e aiutandomi con entrambe (quando vado in posizioni impossibili utilizzo la camera di autoguida che ha un campo di ca 3° ) porto al centro la stella e dò il comando di init.
C'e da dire che nel pulsar2 non sono presenti le coordinate dei pianeti ma si possono caricare database personalizzati in formato (.csv).
Gli assi sono talmente fluidi che basta un piccolo sbilanciamento per fa muovere il tutto a frizioni allentate (devo fare attenzione quando tolgo il tappo al 12" !!) .La velocita di puntamento e regolabile da software e i motori sono sufficentemente silenziosi.A focali esagerate il goto si comporta bene ma un incremento notevole nella precisione si ha utilizzando il software di modellizzazione Maxpoint che ho utilizzato per il periodo di prova e provvedero ad acquistare appena le mie misere finanze lo permetteranno.
Per l'utilizzo in postazione fissa tramite il programa pempro ho eseguito un allineamento al polo preciso (non ho verificato il disallineamento tra l' assi del telescopio e della montatura confidando nelle guide losmandy) e riesco a fare pose non guidate di svariati minuti , oppure guidando con il cercatore a cui ho collegato una camerina orion.
L'autoguida mi da grafici da paura con errore intorno agli 0.07 pixel e un rsm di 0.012 c'e da dire che il bilanciamento perfetto ha un suo perche la trasmisione non applican una coppia mostrusa alla montatura ma questo salva i motori e le attrezzature da impuntamenti collisioni con il treppiede oppure cavi di collegamento dele periferiche che si incastrano e si oppongono al moto.

Difetti o mancanze a mio giudizio opinabile che ho comunicato al costruttore :

assenza di un indicatore di altezza

assenza di una bolla

cablaggio motori con connettori rj incollati ai motori

regolazione altazimutale due viti concorrenti che premono su un pernietto esagonale di 6 mm e che hanno parecchio sbalzo percio tendono a flettere leggermente quando premute percio la regolazione fine deve essere fatta allentandone una e stringendo l'altra avendo la vite di fissaggio centrale leggermente lenta che però puo introdurre una leggera inclinazione del tutto vanificando la regolazione fine..


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Roberto

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Astrofilo da sempre E con fratello scopritore di SASSI


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