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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 22:39 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
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Morgan ha scritto:
Molto belle le tue recensioni, unica obiezione è che trovo un tantino esagerato, senza voler mettere in dubbio la tua esperienza, il giudizio sull'acclimatamento del C9,25.
Io più di due ore non le ho mai spese per l'acclimatamento ed onestamente non ho mai visto una piuma di calore, e ti assicuro che l'inverno qui non è di certo mite...anche se non l'ho mai portato a -15 :D...non so che dirti.


Ti posso assicurare che ero incredulo anche io, soprattutto perchè mai avevo letto in giro di questo "problema", ed ecco perchè ho ritenuto corretto dargli il giusto risalto.

Intendiamoci, se devi guardare a bassi ingrandimenti a fare fotografia col riduttore di focale non è che devi attendere 4-5 ore, ovviamente, e lo specifico anche sul mio sito. Ma se ti occorrono le massime prestazioni visuali per risolvere dei craterini in ripresa a lunga focale, o le bande di giove, o la divisione di cassini di saturno netta e definita... bè allora ti serve il 100% dell'ottica. E il 100%, come dice anche Mauro, non lo tiri fuori in 2 ore dal c9 nei mesi freddi.

Questa è la realtà, in effetti come puoi ottenere il massimo se hai piume di calore di quelle proporzioni, come ho evidenziato e ripreso io? Questo è il tubo chiuso purtroppo. E i problemi in montagna si moltiplicano, poi ovviamente dipende dall'uso che ne fai. Se come me ti piace riprendere luna e pianeti e non hai la postazione fissa...


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 22:48 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
domenico75 ha scritto:
Ciao Guido,ricambio i saluti.
Mi piacerebbe mettere a confronto il Mewlon con il C9,25,se ci incontriamo qualche sera possiamo sicuramente fare una prova comparativa.
Mi ricordo però a Passo del Diavolo come si vedeva Giove con il tuo Mewlon,io ne ho ricavato una impressione molto positiva,l'immagine del pianeta era secca e incisa,indice di un ottica molto buona,purtroppo il seeing non era proprio dei migliori,ma il Mewlon restituiva un'immagine molto buona.
La diffrazione delle razze del secondario si facevano notare solo a bassi ingrandimenti,se si saliva su l'immagine del pianeta migliorava.
Con il c9,25 che ho acquistato ad inizio Agosto credo di aver fatto centro,ottica leggera e performante,il tubo mi sembra un pò fragile a dire il vero,ho come l'impressione che possa flettere,ma questa impressione l'ho avuta con tutti i celestron che ho posseduto.
In ogni caso le prestazione sui pianeti,in particolar modo su Giove mi hanno lasciato a bocca aperta,l'immagine non è lontana da quella del Mewlon,i dettagli che si osservano sono incredibilmente tanti,purtroppo però come tutti gli schmidt cassegrain bisogna sopportare tempi di acclimatamento lunghi e quando il seeing è pietoso non se ne ricava molto.
Insomma a livello di prestazione sui pianeti il C9,25 non è secondo a nessuno,nemmeno a ottiche di maggior diametro,ma il Mewlon è sempre pronto grazie al suo tubo aperto e l'ottica è sicuramente più raffinata rispetto a quella di uno schmidt cassegrain.
Avendo posseduto diversi schmidt cassegrain credo di poter affermare che il C9,25 è senz'altro quello che ha prestazioni più elevate in relazione all'apertura,offre molto di più di un 8" e non è inferiore (sul planetario) a ottiche di maggior diametro,credo che sia una scelta molto equilibrata.
Comunque spero di poterti incontrare Guido,così potremo scrivere una recensione comparativa sul Mewlon e il c9,25.
Un salutone,Domenico75


Una serata organizziamola, prima che giove sparisca del tutto. Sto fine settimana come lo vedresti Campo Felice? Ci spariamo giove e poi un paio di orette buone di sano deep sky visuale! Altrimenti più in la possiamo fare qualche prova sulla luna, ecc.
Sentiamoci via mail dai!


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MessaggioInviato: lunedì 25 agosto 2008, 23:02 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
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redbaron ha scritto:
Blackmore ha scritto:
Certo, l'ho preso da Skypoint per la cifra di 50 euri.


L'ho cercato .....ma non sono riuscito a trovarlo. :cry:
Non è che per caso hai un link da passarmi ?
Rigrazie.


Prova a mandar loro una email chiedendo di questo raccordo, anche io a suo tempo non lo trovai a catalogo e chiesi informazioni. Oppure penso che tu possa fartelo tornire, ti posso mandare delle foto di come è fatto.
Presi questo raccordo perchè, sebbene il digital microfocuser ha un adattatore che permette di montarlo su qualcsiai fuocheggiaotre da 2", il treno composto dal fok elttrico, ruota portafiltri e dmk non andava a fuoco con i raccordi originali del Mewlon.
In effetti usando il raccordo sct accorcio la lunghezza del treno di 2,5-3 cm che sono praticamente quelli decisivi.
Probabilemnte il Mewlon ha un back focus inferiore rispetto a un sct.


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 13:56 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 14:47
Messaggi: 1768
Località: Fiano (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Blackmore ha scritto:
Morgan ha scritto:
Molto belle le tue recensioni, unica obiezione è che trovo un tantino esagerato, senza voler mettere in dubbio la tua esperienza, il giudizio sull'acclimatamento del C9,25.
Io più di due ore non le ho mai spese per l'acclimatamento ed onestamente non ho mai visto una piuma di calore, e ti assicuro che l'inverno qui non è di certo mite...anche se non l'ho mai portato a -15 :D...non so che dirti.


Ti posso assicurare che ero incredulo anche io, soprattutto perchè mai avevo letto in giro di questo "problema", ed ecco perchè ho ritenuto corretto dargli il giusto risalto.

Intendiamoci, se devi guardare a bassi ingrandimenti a fare fotografia col riduttore di focale non è che devi attendere 4-5 ore, ovviamente, e lo specifico anche sul mio sito. Ma se ti occorrono le massime prestazioni visuali per risolvere dei craterini in ripresa a lunga focale, o le bande di giove, o la divisione di cassini di saturno netta e definita... bè allora ti serve il 100% dell'ottica. E il 100%, come dice anche Mauro, non lo tiri fuori in 2 ore dal c9 nei mesi freddi.

Questa è la realtà, in effetti come puoi ottenere il massimo se hai piume di calore di quelle proporzioni, come ho evidenziato e ripreso io? Questo è il tubo chiuso purtroppo. E i problemi in montagna si moltiplicano, poi ovviamente dipende dall'uso che ne fai. Se come me ti piace riprendere luna e pianeti e non hai la postazione fissa...


Certo Guido, come detto non voglio assolutamente mettere in dubbio la tua esperienza, e concordo su quanto dite te e Mauro...quello che dic evo è proprio che non ho mai avuto piume di calore così evidenti nel mio tubo se non fino a un'oretta, un'oretta e mezza al massimo dall'esposizione del tubo.
per questo sono curioso di testare la ventola che ho fatto montare... :wink:

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*** LUCA PELIZZARI ***
osserva con C9,25 su Losmandy G11 GoTo Gemini L4


Immagine E' IL MIO BLOG!


Dio creò l'uomo, poi, vedendolo così debole, creò il cane. (A. Toussenel)


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 14:27 
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Iscritto il: martedì 24 ottobre 2006, 10:42
Messaggi: 298
Località: Avezzano
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti,in base alla mia esperienza con gli schmidt cassegrain,non posso che confermare quanto detto da Guido,ci sono delle notti,specie quelle invernali ,dove il tubo può non raggiungere mai l'equilibrio,io col c9,25 ho notato che non appena c'è uno squilibrio termico tra l'esterno e l'interno ,dove il tele è custodito,la piuma di calore fa la sua inevitaile comparsa,naturalmente man mano che si raggiunge l'equilibrio termico la visione migliora,ma per chi intende fare lavori in hires può sicuramente rappresentare un grosso ostacolo.
Per quanto riguarda il montaggio delle ventolime ,secondo me è un ottima soluzione,credo che prima o poi lo farò anche io.
Per Morgan,mi farebbe piacere conoscere l'esito delle tue prove e vedere il lavoro che hai fatto fare sul tubo.
Ciao,Domenico75

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DOMENICO75


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 15:37 
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Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
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Morgan, va fatta la distinzione anche tra ciò che vede l'occhio all'oculare e ciò che vede la camera di ripresa.
Quasi sempre le piume nel mio caso erano indistinguibili in visuale dopo alcune ore, ma appena inserivo la mia camera, che è una dmk monocromatica, la piuma era ben visibile, come nell'esempio che ho inserito nelle mie impressioni.


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 20:00 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 14:47
Messaggi: 1768
Località: Fiano (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ahhhhhhh, ho molto da imparare...proverò a riprendere uno star test!!!
Grazie per le info :wink:

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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 20:06 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 20:31 
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mauro_dalio ha scritto:
Invece a tubo aperto le correnti sono molto più violente. Uno dei trucchi per scovarle è osservare in intrafocale. Se si vede qualche cosa come la ragnatela in movimento di questo articolo http://autocostruttori.blogspot.com/200 ... ng_24.html quelle sono le celle convettive sul fronte dello specchio. Con quelle "sembra" che ci sia un seeing orribile.
Se invece si sposta il fuoco in extrafocale (poco) è possibile mettere a fuoco l'alta atmosfera. In quel caso se c'è per esempio il Jet Stream, si vede una specie di effetto "cascata" (che sono le strutture turbolente trasportate dal vento).


Questa è una di quelle dritte che voglio imparare a memoria, grazie Mauro :wink:

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MessaggioInviato: martedì 26 agosto 2008, 20:42 
e per chi come me ha il DK fuori in postazione fissa sempre acclimatato?
hi hi hi :lol: :lol: :lol:


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