1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: lo strumento ideale?
MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:48 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
tuvok ha scritto:
ma esiste?
o meglio, esiste una configurazione ideale per un astrofilo che abita immerso nell'IL e una volta al mese va in trasferta e che non è il figlio di berlusconi?


Solo per il visuale:
EQ5 + SC da 15cm
se il budget è inferiore, EQ5+ Acromatico da 120mm/1000
se superiore un Takahashi da 130mm

Ovviamente parlando di UN SOLO STRUMENTO, se invece si ammette di averne Due, allora Dobson + Rifrattore APO penso sia il massimo ;-) ma anche l'accoppiata Dobson + Mak non è male... anzi!


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 12:22 
Mi preoccupa questa tua "crisi di identità astronomica", Tuvok...
io il mio "equilibrio" penso di averlo trovato, ed i cambiamenti futuri saranno eventualmente più "qualitativi" che "quantitativi" o "tipologici"...
devo però premettere che io ho scartato subito l'astrofotografia in quanto "incompatibile" con le mie finanze ma specialmente con la quantità del mio tempo libero, che è poco e quasi sempre "condiviso" con la famiglia: mi risulterebbe praticamente impossibile passare svariate ore in "solitaria" notturna in posti dove non ci sia alcuna "illuminazione parassita" e nessuna vibrazione o "manina che tocca"...
ed il mio equilibrio è fatto di un piccolo rifrattore ed un grande dobson.
Non ho mai creduto e non crederò mai nello "strumento unico tuttofare", e non concepisco un astrofilo che "scelga" un solo campo osservativo a discapito di altri.
Mi piace il deep, mi piace la Luna, mi piacciono i pianeti, mi piacciono gli ammassi aperti, le nebulose, le comete, anche le stelle cadenti: mi entusiasmo sempre quando vedo una striscetta nel cielo, tanto da aver sviluppato una "vista da camaleonte", un occhio all'oculare e l'altro allo zenith... :) :) :)
Ora sono messo con un piccolo apo da 66mm ed un piccolo dobson da 15cm, e questo è realmente il setup che uso più spesso.
La differenza fra un 66 ed un 80 non è poi tanta, e qui le scelte si fanno, come si è già detto più volte, per personali motivi di ingombro, trasporto e montatura, poichè la qualità in questi piccolini è ormai molto "livellata".
Il 150/750 lo prediligo al 200/1200 per parecchi motivi:
il primo è l'ingombro di trasporto (che comunque risolverò a breve col sistema di smontaggio della base utilizzato da Renzo...)
il secondo è collegato al primo: la velocità di messa in opera:
il 150/750 è scaricato e puntato in poche manciate di secondi, nemmeno minuti...
il terzo è la posizione di utilizzo: un 200-250-300 necessita di uno sgabello per le "osservazioni basse" mentre col 150, che poggia sula sua cassa usata a mo' di colonna, osservo sempre comodamente in piedi...
il quarto, ma non meno importante, è che generalmente quando si osserva da un sito bello buio, cosa per la quale ovviamente sfrutto il dob dato che dal balcone in città col 66 faccio tutto ciò che si può fare, si è sempre perlomeno in due-tre, e generalmente c'è sempre un altro strumento da 200-250-300, e mentre un 250-300 "aprono nuovi orizzonti", un 200 non fa molto più di un 150.
Quando poi avrò "trasportabilizzato" il dob 200/1200 vederemo se lo userò di più, ma la cosa è per me molto "controversa":
finora ho "paragonato" ciò che vedevo nel mio 150/750 con ciò che si vedeva in strumenti maggiori, da poco più larghi come un 8" a molto più larghi, come 300-355-407-500 e 600, con focali più o meno lunghe, e mi sono fatto una idea ben precisa di cosa può e non può il mio 150, e di cosa possono e non possono diametri maggiori.
Poi la montatura è una cosa ancor più "personale":
io mi sono orientato su piccole altazimutali, veloci e stabili, e sulla montatura dobsoniana sui miei newton, indipendentemente dalla loro misura...
ma non voglio certamente di re che la mia è "la scelta" e gli altri non capiscono un tubo...
una sola cosa però mi "preme" di puntualizzare: quando si dice che un dobson ha senso solo su grandi aperture, per me è un discorso sbagliato, perchè parte da premesse sbagliate.
Un dobson, oltre ad un "modo di interpretare" la tecnica osservativa, è semplicemente una montatura economica e compatta...
il mio 150/750 ci stava benissimo su una EqX, ma ho preferito spendere 10 euro di legname piuttosto che 200 di "metallo cinese"...
così ho un ingombro, sia di trasporto, che di "rimessa" e di utilizzo minimo.
E comunque, non credo che usare una montatura dobsoniana sia molto più scomodo che non usare una montatura equatoriale che molto spesso è sottodimensionata al suo carico...
questo è il punto di vista di un visualista (non DEI visualisti...), che non ha nulla a che vedere col punto di vista di un astroimager, che comunque, credo, non si sognerebbe mai di far foto con un 130 su una eq3... ;)

PS: scusate la lunghezza, e ditemi sinceramente quando divento "troppo logorroico" e se vi stufate dopo poche righe dei miei "vaneggianti papiri"... ;)


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 12:28 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Anto', noto che io e te abbiamo più o meno le stesse esigenze. E siccome mi sto divertendo con il rifrattore, credo che per me (per ora) il massimo sarebbe un dob per il visuale da portare in trasferta e un rifrattorino in città, dove purtroppo il deep è precluso, per qualche osservazione mordi e fuggi senza il bisogno di dover guardare quei 20 Kg di attrezzatura e pensare *maro'... vabbè, magari domani...).
In trasferta ti porti il dob e magari il rifrattorino per fare qualche foto, e magari una eq5 ti basta :)

...senza go-to, però... :evil:

;)

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 12:41 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16157
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quoto Lead, io ho un setup del genere e mi trovo veramente bene, a Milano col nano (meteo permettendo) osservo generalmente (magari anche solo per un'ora) dalle 2 alle 4 volte a settimana e 2/3 volte al mese sono in montagna col barile.
Effettivamente sono un po "deboluccio" nel planetario (devo assolutamente smettere di leggere i post del Lattanzi :) ), ma conto a breve di colmare tale lacuna.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 13:22 
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Iscritto il: martedì 13 marzo 2007, 9:53
Messaggi: 422
Località: Verona
Tipo di Astrofilo: Visualista
&uotIo sto cercando "per approssimazioni successive; il mio setup ideale. Quel che ho l'ho comprato per fare imaging ad alta risoluzione sui pianeti, tuttavia ho scoperto che:

- il deep sky mi piace, non avevo mai visto con un'apertura decente (23cm sono almeno decenti, alla faccia dei dobsonari :lol:) sotto un cielo appropriato (sono passato dal mio vecchio sito in trasferta, 400m a 10km dalla città ad un altro, 1500m a 30km, la differenza si vede)
- da casa di imaging planetario ne faccio poco: per poter tirare una barlow 3x devo fare l'allineamento con la polare, il mio problema è che o vedo la polare, o vedo i pianeti, o carico il tele in macchina e li vedo entrambi, da un altro posto
- se carico il tele in macchina e mi sposto, partire dopo cena e fare 10km per andare in mezzo a un campo, o fare 40 km, andare a mangiare gnocchi di malga e piazzarmi nel miglior posto che riesco a raggiungere per la serata non mi cambia nulla
- l'astrofotografia deep sky mi stuzzica, soprattutto come sfida tecnologica, ma non disdegno il visuale
- da casa, con il setup che ho, faccio poco

Pertanto penso di evolvere così:
- sostituire la Sphinx con una montatura adatta ad un carico fotografico maggiore (C9 + guida + camere di ripresa) e che supporti software di gestione "generico", es. con protocollo LX200, in modo da poterla sfruttare usando il mac. Se ci mettiamo di mezzo il vil denaro, questo restringe il campo alla sola EQ6 (diciamo Skyscan), mi sa...
- acquistare un piccolo rifrattore di buona qualità (diciamo tra i 60 ed i 90 mm), giusto per fare qualche nome: FS60C, Scopos 66, FS78, ecc.
- acquistare una montatura adatta a gestire il rifrattore in visuale (vixen porta, vixen gp2... ...maledetta la volta che ho venduto la SP!)
- sostituire la Lumenera con una DMK b/n, per una questione di supporto software su mac

Quindi:
- da casa: montatura small + rifrattore
- in montagna: C9 + EQ6 + rifrattore, uno guida con la DMK, l'altro riprende (vedremo con cosa, tanto c'è ancora tempo)

Questi, per ora, i miei ragionamenti...

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http://stavomeglioaletto.net - LB12 (resto della strumentazione nel "profilo")


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 15:52 
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Iscritto il: venerdì 19 maggio 2006, 11:18
Messaggi: 1729
Località: Somewhere in Lombardia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Vedo che non riesci a trovare pace, un po' come succede a me per gli oculari :)

Ti riporto la mia esperienza: il 20cm lo porto in montagna per qualche osservazione deep, tu ci hai guardato dentro qualche volta, e le soddisfazioni le da. Inutile dire che un 8" senza scomodare le bestie da 10 e 12" sia un ottimo compromesso costi-trasportabilità-prestazioni per il deep, anche qualora fosse in preventivo uno spostamento dell'attrezzatura casa -> montagna.

Il rifrattore l'ho comprato metà per esigenza e metà per sfizio. Ero un po' curioso di provare questi famosi ED e alla fine direi che ne è valsa la pena. Col rifrattore non stacco chissà quanti dettagli in meno del newton sui pianeti dal balcone di casa, in compenso l'immagine è decisamente più ferma, molto più sfruttabile con seeing medio, il tubetto è leggerissimo e si sposta agevolmente, la montatura mi richiede un peso in meno...
Insomma, quest'estate ci avevo preso gusto ad osservare Giove perchè tutte le sere utili montavo il tutto in breve tempo!! :shock:

La soluzione "ideale" (oddio, parlare di ideale con te è pura utopia ;)) sarebbe appunto uno strumentino coi centimetri per il deep, non troppo ingombrante/costoso e un qualcosa di "piccolo ma buono" per osservare qualcosa da casa senza collezionare immagini tremolanti, collimazioni, trasporti e snervature varie :/

Alla luce di quanto detto sopra, mi attira l'idea di comprare un C8: a parità di prestazioni è MOLTO più compatto e leggero del newton e anche corredandolo del riduttore 6.3 non dovrei rimpiangere troppo le visioni a grande campo del mio. Ma si tratta di metterci abbastanza soldini, quindi sto rinviando sempre più l'acquisto :roll: (inoltre gira un certo Panoptic fra le mie fantasie astronomiche :lol:)

Ciao Antonio, e speriamo che questa tua irrefrenabile strumentite un giorno si calmerà!


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 16:00 
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maidiremirko ha scritto:
Vedo che non riesci a trovare pace, un po' come succede a me per gli oculari :)

....
Ciao Antonio, e speriamo che questa tua irrefrenabile strumentite un giorno si calmerà!


non ti preoccupare, si è calmata, e non per scelta!
fosse stato qualche tempo fa non avrei perso un minuto di tempo a mettere su un casino nei vari mercatini :lol:
tuttavia (a parte le non secondarie considerazioni economiche) ora ho un setup che reputo piuttosto soddisfacente sotto molti punti di vista, in particolare quando vado in trasferta mi diverto davvero molto con quello che ho (la cosa che mi manca è un nagler 13mm).
pertanto prima di armarmi e partire, questa volta, voglio valutare bene le varie possibilità in modo da ridurre al minimo consentito il rischio di ca**ata.

ciao e speriamo di riverci presto sotto cieli neri!

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qa'plà!
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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 17:12 
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Mirko il C8 è molto più comptatto e leggero del newton e quando il seeign ti permette di salire con gli ingrandimenti oltre i 250-300x allora lo batte anche in prestazioni, sul deep lo trovo invece mediamente inferiore, anche se di poco, al newton, ma soprattutto vorrei darti un consiglio: prima cerca di provarlo, infatti se in teoria il riduttore di focale dovrebbe funzoinare come pensi tu, in pratica conosco almeno una persona che IN VISUALE non ha ottenuto i risultati che sperava col riduttore, infatti le lenti aggiuntive comportano un leggero ma avvertibile calo di luminosità e alla fine, se quello che ti interessa sono le osservazioni cisuali a grande campo, il newton che hai è superiore al SC 8"+riduttore; non c'è da meravigliarsi in quanto i riduttori di quel tipo nascono per esigenze fotografiche dove hanno risultati buoni, ma per il visuale prima fai delle prove, il rischio di spendere molti soldi e ritrovarsi come prima o un passo indietro esiste.

Tu hai un setup difficilmente migliorabile, voler sostituire due strumenti ben specializzati come i tuoi con uno solo comporterà per forze di cosa una rinuncia a qualcosa su entrambi i fronti, potrai migliorare le prestazioni dei singoli strumenti (Newton più grosso o più maneggevole, Rifrattore più grosso o più corretto) ma non credo che esista un singolo strumento , in quella fascia di costo e ingombri, che li sostituisca entrambi migliornado le prestazioni, se mi sbagli ed esiste allora dimmelo che ne prendo uno anch'io.


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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 17:48 
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non credo che mirko voglia sostituire i suoi con il c8, ma, magari li vorrebbe solo "completare" :D
tuttavia, naturalmente, alla prossima trasferta il mio sc8" è a sua completa disposizione per tutte le prove che vorrà fare mentre io sarò impegnato a guardare nel suo 100ED :D:D:D

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MessaggioInviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 19:51 
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Tanto non si scappa: per il deep ci vuole diametro e allora vince il newton (dobson) aperto ma la focale è corta e il contrasto basso per l'alta risoluzione, allora diventa appetibile il rifrattore ma sopra i 5" diventa troppo pesante e lungo e per contenere le dimensioni ci vuole corto, quindi vai con l'Apo ma... che prezzi, allora proviamo con le vie di mezzo, i catadiottrici, e nascono problemi di acclimatamento, collimazione e comunque è un compromesso, ha i vantaggi di entrambi gli schemi ottici ma anche gli svantaggi...

Il problema vero è che chi ha uno strumento adatto al DeepSky vuole usarlo per l'alta risoluzione e chi ha uno strumento a lunga focale con campo ristretto e bassa luminosità vuole fare osservazioni DeepSky, e chi ne ha due, uno per il Deep e uno per l'HiRes ne vuole uno solo che faccia tutte e due le cose :roll:

Non così non se ne esce, alla fine lo strumento ideale è quello che si usa di più :wink:


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