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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 19:27 
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Iscritto il: martedì 3 ottobre 2006, 14:19
Messaggi: 25
Località: Heinsberg, NRW, Germany
I Mak-Newton non sono difficili come i Newton normali. Il trasporto o trasportare è facile quanto il trasporto altri strumenti. Inoltre la collimazione non è molto difficulter quanto ad altri Newton. Ma la maggior parte del vantaggio del Mak-Newton è la relativa formazione immagine superb. L'altro lato è il relativo più peso.

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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 21:15 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:26
Messaggi: 942
Località: Saponara (ME)
Nell'esporre la mia opinione sicuramente potrei essere di parte visto che utilizzo proprio un MN 76 con pienissima soddisfazione, tuttavia concordo con alcune risposte anche se dissento da altre.
Penso intanto che bisogna fare una distinzione tra i vari Intes perchè ci sono gli Intes Micro e gli Intes Italia.
Non conosco la versione Italiana ma posso testimoniare l'assoluta bontà della versione Micro sia da un punto di vista ottico garantito da un livello qualitativo molto alto e sia a livello meccanico per le rifiniture (diaframmi interni con asole per circolazione della ventilazione forzata con ventola posteriore in primis e qualche altro accorgimento) che vanta.
Concordo sul fatto che la differenza di 2 cm. non giustifica il prezzo quasi doppio del fratello maggiore e che comunque quei 2 cm. non possono differenziare in maniera poi così importante la resa tra i due strumenti.
Ingombri e pesi non sono poi tanto diversi da un newton da 20 cm. (intorno ai 12-13 kg.) di buona fattura e comunque è chiaro per poter utilizzare proficuamente da un punto di vista fotografico tale strumento è necessaria una montatura di una certa capienza. Il problema della gestione del fuoco newton è comune a tutti gli strumenti appunto con questo tipo di fuoco con la differenza però che c'è anche la presenza del menisco che fa la sua parte; tuttavia è un problema risolvibile molto facilmente anche da chi come me gli ha appioppato un paraluce metallico (l'originale Intes che pesa un accidente) più telextender, ruota portafiltri motorizzata camera di ripresa e altri fronzoli necessari per le riprese.
Per quanto riguarda la vendita credo che uno strumento simile sia un pò più di nicchia che non un telescopio tuttofare come può essere uno sc che in virtù di ciò e del fatto che sia molto più compatto e leggero è quindi più facilmente piazzabile.
Mi sembra di ricordare che ultimamente si vendeva un Intes su Astrosell ma si trattava di un MN 78, una versione ancora più dedicata all'hires ma anche più ingombrante e pesante essendo con un tubo più lungo. Di vendite di MN 76 direi che se ne vedono molto poco anzi pochissimo sia perchè chi lo compra è ben conscio di come e per cosa lo utilizzerà nello specifico, sia perchè la proporzione in fatto di quantità all'interno del bacino di utenza astrofila rispetto ad altre configurazioni più convenzionali è molto minore proprio perchè è uno strumento di nicchia e maggiormente votato all'hires anche se anche sul deep fa bene il suo lavoro.
Per quanto riguarda la differenza con il rifrattore la differenza gestionale c'è sia a livello peso che per la comodità del fuoco (chiaramente dalla parte del rifrattore) però un diametro di 12 cm. è ancora un pò pochino per equiparare le prestazioni del 18 cm. MN; diciamo che ci vorrebbe un buon 14-15 cm. che tradotto in € con i prezzi che si vedono in giro e volendo essere ottimista si traduce in 4 mesi di stipendio di un lavoratore medio. Con la stessa cifra compri l'MN 76 o anche l'86 e ti rimangono soldi per acquistare quanto ti serve per fare un imaging diciamo di base.

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Giovanni B.

G.A.P.
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.......e attualmente anche ospite del Gruppo Astrofili Pesarese (PU)


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MessaggioInviato: giovedì 5 aprile 2007, 21:55 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
La bontà dello strumento non si discute ma come detto sopra la comodità è altrettanto importante così come il pregio intrinseco dello strumento.

Come da te citato , chi acquista un mak newton deve essere pienamente consapevole dei vantaggi e svantaggi che tale strumento comporta: peso , ingombro , posizione del fuoco non sono parametri da sottovalutare

Ciao :wink:


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MessaggioInviato: venerdì 6 aprile 2007, 8:21 
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Iscritto il: domenica 10 dicembre 2006, 17:06
Messaggi: 810
Grazie a tutti per i preziosi consigli,

sono conscio dei difetti intrinseci, ma a parere personale preferisco un fuoco newton che scomodi contorcimenti con un rifrattore, a meno che non sia un TEC 160, ma lì parliamo di anno di stipendio ;)
In realtà la scelta si rende necessaria per aver uno strumento realmente sfruttabile. Il Meade verrebe usato proprio quando possibile...

x Giovanni B. :

In base alla tua esperienza si riesce, mettendo pesi verso il primario a rendere i bracci simili? Nelle riprese con un barlow 5x si riescono ad ottenere ADU sufficienti per la ripresa planetaria?

Ciao e grazie a tutti

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MessaggioInviato: venerdì 6 aprile 2007, 11:18 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:26
Messaggi: 942
Località: Saponara (ME)
Riguardo alla prima domanda ti rispondo si visto che utilizzo un sistema per appunto bilanciare il peso eccessivo sulla parte anteriore. Ecco postata una foto di quello che ho realizzato: semplice ed efficace.
Si tratta di un anello che cinge il tubo, su cui puoi mettere dei pesetti in base alle tue esigenze e non solo perchè puoi anche spostare l'anello in avanti o indietro o ruotarlo, insomma la varietà di assetti può essere molteplice.
http://forum.astrofili.org/userpix/32_contrappesi_2__1.jpg

Il discorso barlow è invece un pò più complesso e dipende anche dal tipo di camera che utilizzi. Ad esempio utilizzando io una camera monocromatica (Lumenera LU075) per riprendere la tricromia debbo chiaramente utilizzare i filtri colorati, ebbene un pò di luminosità la recupero utilizzando dei filtri meno densi (i Baader tipo II) mentre con la feq mi setto tra i 6000 e i 7500 (io utilizzo il sistema della proiezione per i pianeti e a volte la barlow 2x per dei campi più larghi sulla Luna a seconda dei soggetti) a seconda del seeing.
Con una web a colori non avendo problemi di tricromie e quindi di utilizzo filtri è sicuramente più facile e con la luminosità avresti sicuramente meno accorgimenti da adottare.
Comunque a titolo di esempio eccoti un'immagine dell'unico Saturno-ciofega che sono riuscito a realizzare (purtroppo il meteo e gli impegni lavorativi non mi coincidono mai per cui :( raccolgo quel che viene)in quadricromia ma in condizioni di seeing pessime (4-5/10) tant'è che i frame di luminanza selezionati e utilizzabili sono stati veramente pochi, e ancor meno quelli per la tricromia che infatti mi ha restituito dei colori un pò blandi.
http://forum.astrofili.org/userpix/32_lrgb_1.jpg

Cieli quieti

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Giovanni B.

G.A.P.
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.......e attualmente anche ospite del Gruppo Astrofili Pesarese (PU)


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MessaggioInviato: venerdì 6 aprile 2007, 13:07 
io ho avuto un 6 e 7 pollici intes e devo dire che andavano benissimo, erano splendide le immagini fornite.
Purtroppo ODIO il fuoco newton: mi viene l'orticaria ogni volta che lo uso e quindi ho finito con l'optare per un fifrattore di grosso diametro. Devo però dire che, su anelli ruotanti, gli mn hanno prestazioni davvero impareggiabili ai prezzi cui sono esposti.
Venderli è uno strazio, vero, ma lo è anche vendere un apo da 15 cm. e rimetterci 2-3000 euro come minimo....
Paragonati a un buon rifrattore, il 6 pollici equivale a un 5 e il 7 a un 5/6 circa.
Certo, la focale di entrambi è ridicola e per fare lavori visuali in campo planetario è meglio uno schema compound da 10 pollici (vedi cassegrain puri o dall kirkham, ma anche gli SC commerciali non sono male).
Resto dell'idea che la G11 sia al limite per l'8 pollici MN....

Paolo


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MessaggioInviato: venerdì 6 aprile 2007, 14:57 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
diglit ha scritto:
Venderli è uno strazio, vero, ma lo è anche vendere un apo da 15 cm. e rimetterci 2-3000 euro come minimo....

Paolo


con i cieli che ci ritroviamo oggi , i rifrattori più utilizzabili sono i 130mm oltretutto sono poco pesanti e ingombranti e pertanto necessitano di montature veramente alla portata (EQ5-EQ6).

:wink:


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