diglit ha scritto:
ciao.
bello il piccolo PENTAX, sempre uguale a sé stesso.. da un certo senso di continuità con le cose..
Detto questo, avrei una domanda:
perché si continuano a comprare questi piccoli rifrattori supercorretti che costano, abbastanza, e hanno caratteristiche che, per la fotografia, non sono proprio il massimo. Diciamo: piccole aperture, rapporti focali di f.6-f.5 circa, comunque curvatura di campo ai bordi e, con i sensori ccd, un minimo di residuo di cromatismo che qualcosina stona.
NON sono un astroimager, quindi ciò che dico potrebbe (propabilmente lo è) sembrare insolente o banalmente errato, ma il mercato, estero soprattutto a dire il vero, offre idee che, da profano o quasi, mi sembrano più intriganti per chi vuole fare foto a largo campo.
Mi riferisco a certi ORION da 4 pollici con integrata camera ccd (che costano meno di 1000 dollari), oppure alcuni astrografi nati per questo fine (vedi takahashi epsilon o simili).
Come mai c'è questa rincorsa al micro-apocromatico e quasi nessuno (mi sembra) cita invece mai, o consiglia, questi sistemi alternativi più "mirati"?
Paolo
Boh, io il pentax l'ho preso circa 3 anni fa e credo che sarà l'unico strumento che non cambierò mai...
Lo uso per fotografia, prima con la d70 e ora con la 350d, ha un campo correttissimo sino ai bordi, cromatismo zero, o se lo ha sono dei valori puramente tecnici, offre dei grandi campi mozzafiato.
Altro uso che ne faccio è di rifrattore guida, con le sue stelle estremamente puntiformi, con una barlow 2,5 x ci inseguivo traquillamente un c9...
E' leggero, maneggevole, robusto, che chiedere di piu'
Claudio