kappotto ha scritto:
Astrofotografia o osservazione?
Secondo me è osservazione a tutti gli effetti. La fotografia astronomica è fatta di due momenti: la ripresa e l'elaborazione, ma qua di elaborazione non c'è quasi nulla, fa tutto in automatico il pc: l'astrofilo si gode semplicemente quello che esce fuori dallo schermo, come se fosse all'oculare.
sono d'accordo con te! infatti nella EAA al massimo si regola l'istogramma al volo durante il livestacking e poi basta .
tuvok ha scritto:
un po' più terra-terra, ci avevo provato anche io
viewtopic.php?f=10&t=29277Apperò ...2008..sei stato un precursore!
Matteo Ghellere ha scritto:
Oltre alla camera, il rapporto focale gioca un ruolo fondamentale per la resa finale.
Spero che in tal senso si possano avere a disposizione in futuro riduttori di focale di diversa "potenza" a prezzi umani come per le barlow in quanto svolgono per l'EAA il ruolo di "oculare" virtuale.
se intendi riduttori per newton mi pare che quello che va per la maggiore è lo Starizona Nexus 0,75X che funziona anche come correttore di coma. Costicchia...
Però ho notato che se il sensore della camera è sufficientemente piccolo la coma ai bordi non da fastidio neanche a f/4 (almeno mi pare...devo fare prove più approfondite quando avrò imparato bene a mettere a fuoco

).
Alcuni hanno provato anche il riduttore economico 0,5x GSO ma le stelle al bordo sono orribili (pare che accoppiato al MMPC Baader le cose migliorino , vedi video di Thiago Ferreira).
Va bene che lo scopo
non è fare una bella foto e al limite in mancanza d'altro si può usare anche quello .
Per gli SC invece ho visto che quasi tutti usano il famoso riduttore 0,63x , anche 2 di fila (così diventa un f/4 circa).
Oppure se si vuole il massimo ci si svena per gli Starizona HyperStar che si montano al posto del secondario e portano l'SC a f/2 (in pratica come le antiche camere Schmidt)