1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 13:04 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
E' vero, e come mai in Italia vendono solo la Deluxe?


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 14:17 
Beh... 168 euro sono quello che ho pagato il mio Mc90...
Però cerchiamo di capirci:
E' assolutamente indubbio che in Italia i prezzi degli strumenti ottici sono parecchio più alti che nel resto d'Europa e mostruosamente più alti che in America.
Ma non dobbiamo dimenticare una cosa importante: in Italia vige un'IVA esageratamente alta: il 20%
Un commerciante che vende un telescopio a 1200 euro, anche se lo vendesse a ricarico zero, in realtà lo ha "pagato" 1000 euro.
Ma l'utente finale, il "privato" deve pagare un 20% in più al negoziante che poi lo darà allo Stato.
Un'azienda (sempre che l'acquisto sia inerente all'attività svolta...) può "recuperare" poi quel 20%, ma un privato no.
Quindi non diamo tutte le cospe all'importatore o al negoziante.
Inoltre nel resto d'europa e del mondo l'astrofilia è un'hobby molto più diffuso che in Italia, e quindi il bacino d'utenza dei distributori è ben più ampio.
Se la Scuola ed i vari enti e associazioni "diffondessero il verbo" in una maniera migliore sicuramente i rivenditori avrebbero "più respiro" per poter abbassare un po' i prezzi.
Non dimentichiamo che alcune (...non dico molte perchè poi mi si accusa di generalizzare...) associazioni sono più che altro dei "circoli" o "club privati", il "salotto" di pochi intimi, mentre dovrebbero essere un punto di incontro e ritrovo per molti giovani, anche solo curiosi.
La SideWalk Astronomy, che è un "banco di arruolamento" per le nuove leve, è da noi un fenomeno marginale, legato più che altro a quei tre-quattro eventi importanti annuali...
Invece dovrebbe essere un "punto stabile" di convergenza, un evento perlomeno mensile, se non settimanale, come fanno per esempio a Verona (...mi sembra...)
Allora si che la "gente comune" comincierebbe a notare questi "quattro balordi coi tuboni", se li vedesse una volta al mese riunirsi in piazza, sempre la stessa.
Sono belle, si, le uscite in montagna, ma tendono a restare "fini a se stesse", non portano molta "carne fresca".
Per quanto riguarda invece il problema delle "elevate" spese di spedizione fuori dall'Italia in caso di riparazione:
è vero che in Italia, tramite paccocelere, possiamo spendere molto poco, ma ricordiamo che paccocelere è in mano ad un'azienda veramente poco seria, la SDA, che perde spesso e maltratta i pacchi.
Se invece ci appoggiamo ad un corriere "serio" vediamo che le spese diventano alte, molto alte.
Inoltre i tempi di "riparazione" in Italia non sono semplicemente lunghi, sono inaccettabilmente e mostruosamente eterni.
Potrei forse capirlo se un italiano su tre avesse un telescopio, ed allora la "rete" delle riparazioni potrebbe anche essere un pelino "collassata" (e dico "al limite" poichè una struttura deve essere dimensionata alle richieste dei clienti...), ma dato che gli astrofili in Italia sono veramente quattro gatti, non deve essere tollerabile un'attesa superiore ai 7 giorni, massimo 15 sotto ferragosto...
...miiiii.... che lungo...... scusate.....


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 14:25 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
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Parole sante, Fede, su tutto!
Un po' è anche colpa nostra, per quanto riguarda il discorso della divulgazione astronomica.
Per "nostra" intendo di noi astrofili praticanti. Mi è capitato più volte di disertare un'uscita pubblica della mia associazione nel solito sito facilmente raggiungibile da tutti, per fiondarmi invece in collina ad osservare..... lo so, trattasi di egoismo :oops: , ma le serate a noi concesse dagli impegni e dal meteo sono sempre così poche.....

Sbab

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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 14:38 
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Iscritto il: martedì 25 aprile 2006, 22:24
Messaggi: 767
Località: Montebelluna (TV)
sbab ha scritto:
Parole sante, Fede, su tutto!
Un po' è anche colpa nostra, per quanto riguarda il discorso della divulgazione astronomica.
Per "nostra" intendo di noi astrofili praticanti. Mi è capitato più volte di disertare un'uscita pubblica della mia associazione nel solito sito facilmente raggiungibile da tutti, per fiondarmi invece in collina ad osservare..... lo so, trattasi di egoismo :oops: , ma le serate a noi concesse dagli impegni e dal meteo sono sempre così poche.....

Sbab


quoto. ho fatto molta divulgazione in passato, chiaramente sacrificando la gran parte del tempo che potevo dedicare alle mie osservazioni. ora ho tanta, troppa voglia di andare in montagna a rilassarmi, ma è anche vero che se vedo il mio gruppo astrofili che ha bisogno di una mano una sera..cerco di darla..(a meno che non ci sia una serata tipo nubi fitte a 1200metri che trattengono tutto l'IL della pianura..allora lì non ce n'è per nessuno.. :lol: )

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Kapp(e)
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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 15:35 
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Iscritto il: mercoledì 8 novembre 2006, 22:16
Messaggi: 1521
Località: Trentino
Tipo di Astrofilo: Visualista
sbab ha scritto:
Parole sante, Fede, su tutto!
Un po' è anche colpa nostra, per quanto riguarda il discorso della divulgazione astronomica.
Per "nostra" intendo di noi astrofili praticanti. Mi è capitato più volte di disertare un'uscita pubblica della mia associazione nel solito sito facilmente raggiungibile da tutti, per fiondarmi invece in collina ad osservare..... lo so, trattasi di egoismo :oops: , ma le serate a noi concesse dagli impegni e dal meteo sono sempre così poche.....

Sbab

Mica deve diventare un lavoro
altrimenti la passione se ne va a benedire


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 16:06 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:45
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quoto entrambi! bisogna trovare il giusto equilibrio...

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TELEVUE: Nagler Zoom 3-6, 9 T6, 13 T6, 22 T4, PL32, PL40 Powermate 2,5x
PENTAX XL7, XL10.5, XL21, XL28
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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 17:28 
...un lavoro no, piuttosto una "missione"...
gli astrofili non crescono come i funghi, bisogna "coltivarli", crearli, aiutarli...
...sempre che si voglia "allargare l'orizzonte".
E allora forse si riuscirà a sensibilizzare un po' di più l'opinione pubblica, e magari qualche Assessore o Senatore "astrofilizzato" si farà portabandiera di noi "quattro gatti", e pian piano le luci nelle città verranno adeguate, e le cupole in montagna costruite, ed i musei avranno un planetario, e dai giornalai si troveranno le riviste, e da ogni ottico potremo comperare un ortoscopico di buona fattura per cinquanta euro.
Certo, è un'utopia pura, ma è bello crederci, e tutto sommato costa poco dare una mano, non dico di diventare i "buoni samaritani" della domenica...
ma, come dice il buon vecchio John Dobson, milioni di occhi aspettano di vedere...
Gli Americani in parte hanno realizzato quest'utopia, ed infatti da loro i telescopi costano molto meno.
Questo anche grazie alla Nasa:
negli anni sessanta, con lo sbarco sulla Luna seguito in diretta TV da milioni di giovani americani, fieri del loro Paese, ci fu una "mania collettiva", quasi un'ossessione, che portò migliaia di telescopi in migliaia di giardini e balconi.
Tutti volevano osservare la "loro" Luna.
Così il "germe" dell'astronomia dilettantistica fu piantato.
Nella vecchia Europa, invece, dove pur il telescopio nacque, è mancato questo "input" potente.
E' quindi compito degli astrofili stessi cercare di colmare il vuoto.


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 17:44 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
Gli americani hanno la fortuna che dal midwest fin quasi alla costa pacifica possono trovare molte zone con cieli ottimi, direttamente nel prato di casa o del ranch.
A Tucson nei primi anni 90 furono i gruppi astrofili a far installare dall'amministrazione le lampade a bassa pressione di sodio per usare i filtri nebulari.

Da noi bisogna menarla con il risparmio altrimenti ti ridono in faccia.


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 18:13 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 9:16
Messaggi: 342
Località: Prov-Venezia
bon.. questi discorsi mi piacciono e allora....mi scatta la polemica che è in me...

è vero il materiale astronomico in italia costa molto: la maggior parte del materiale è rivendita...cè l'IVA...cè l'importatore, il distributore, il rivenditore, ....ognuno ci guadagna...giusto?
E' che ci sono un pò troppe persone che vogliono guadagnare (il problema è ben noto). Poi ci sono i beni costruiti in italia che spesso costano di più di quelli importati (boh...non eravamo maestri nella lavorazione del vetro??? per esempio?)...saranno le tasse....

Poi ci sono i centri di assistenza....vabbè faccio da me.....

Poi cè un sito...mandi una mail..ti risponde un ora dopo il sig voitila e come cavolo si chiama che, gentilissimo, ti spiega come fare per avere 2 giorni dopo a casa il telescopio a metà prezzo.....

abbiamo risolto no???

ragazzi siamo in europa mica solo per avere svantaggi....approfittiamone...

anche perchè...e qui scatta la polemica n°2 l'attività pubblicitaria di molte note ditte italiane che vendono materiale astronomico su riviste di astronomia è occultissima, con conflitti di interesse mostruosi e ..lascatemelo dire, in buona sostanza.. scandalosa! aaaa grassie!

(e speriamo che il lidl prima o poi mi venda un dobson :D ...alla faccia di tutti i recensori)

..ho finito :evil:

_________________
osservo con ETX 105PE, ETX 70AT, Newton Konuscope 114/900 su EQ3.2, dobson Marcon 150/900 degli anni '70.
7x50 Leader, 10x50 Bresser, 20x90.


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MessaggioInviato: giovedì 1 febbraio 2007, 19:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 novembre 2006, 22:16
Messaggi: 1521
Località: Trentino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Kendar ha scritto:
bon.. questi discorsi mi piacciono e allora....mi scatta la polemica che è in me...
piace anche a me questo pensiero quindi mi attacco

Cita:
è vero il materiale astronomico in italia costa molto: la maggior parte del materiale è rivendita...cè l'IVA...cè l'importatore, il distributore, il rivenditore, ....ognuno ci guadagna...giusto?
E' che ci sono un pò troppe persone che vogliono guadagnare (il problema è ben noto). Poi ci sono i beni costruiti in italia che spesso costano di più di quelli importati (boh...non eravamo maestri nella lavorazione del vetro??? per esempio?)...saranno le tasse....
Il problema è ancora più serio imho
i produttori veri sono una manciata, i rivenditori una milionata
ognuno poi personalizza con qualcosa di suo o lo copia esteticamente e ci imprime il marchio

di grandi maestri ce ne sono ma questi non vendono pubblicamente non hanno siti con catalogo perché lo fanno più che altro per passione

Cita:
Poi ci sono i centri di assistenza....vabbè faccio da me.....
chiamiamoli pure centri sostituzione

Cita:
anche perchè...e qui scatta la polemica n°2 l'attività pubblicitaria di molte note ditte italiane che vendono materiale astronomico su riviste di astronomia è occultissima, con conflitti di interesse mostruosi e ..lascatemelo dire, in buona sostanza.. scandalosa! aaaa grassie!
aggiungi forum e portali vari

Cita:
(e speriamo che il lidl prima o poi mi venda un dobson :D ...alla faccia di tutti i recensori)

..ho finito :evil:
questa mi sembra impossibile


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