A.k.a. "Riflessioni nei fumi del sonno."
Ieri sera, mentre mi accingevo a dormire, mi facevo la mia letturina pre grufuata (termine tecnico di origini baresi che sta a indicare la pesante dormita) di notizie tramite l'iPhone. Tutte le luci erano spente.
Non avevo gli occhiali da miope, quindi lo smartphone con tutta la sua luce era vicino all'occhio destro, il mio favorito.
Il sinistro era out, un po' come quando si osserva all'oculare.
Dopo una mezz'oretta spengo tutto e mi corico.
Ma mi viene il dubbio di non aver chiuso la porta di casa. Mi alzo un po' scocciato di dover staccare la testa dal cuscino e mi avvio verso l'ingresso.
Ora...sarà capitato anche a voi di vedere qualcosa del genere. E questo qualcosa ci ritorna particolarmente utile di notte mentre osserviamo al buio.
Il mio occhio destro, quello con la luce sparata, è praticamente cieco. L'unica luce che vede a malapena viene dai buchi della tapparella abbassata. Il sinistro, invece, ci vede benissimo. Quasi mi sembra che la luce sia accesa, se chiudo il destro.
Gran cosa, se si pensa che gli occhi funzionano indipendenti l'uno dall'altro!
Se ci passa vicino una macchina durante l'osservazione o se dobbiamo accendere per qualche secondo la luce bianca...possiamo limitarci a coprire l'occhio prevalente

Fine della riflessione!