Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38 Messaggi: 1928 Località: milano
|
Quello che riporto sono gli appunti presi nel corso degli ultimi due mesi (in cui ben poco ho osservato) inerenti uno strumento estremamente raro. Probabilmente queste mie parole serviranno più a fugare qualche curiosità o ad ampliare lievemente un dato di cultura generale più che a convincere qualcuno a comprare lo strumento di cui all'oggetto che, praticamente, è quasi introvabile. Resta uno di quegli strumenti (classe 1977 come la sua montatura dotata di sofisticatezze oggi impensabili nella produzione di massa) che fanno la felicità dei puristi della "rifrazione" e che molti altri guardano con poca attenzione ma che, all'atto dei fatti, offrono prestazioni che la maggior parte degli strumenti di pari apertura moderni si sognano. Ovviamente ho cercato in lungo e in largo il fratello maggiore (il pentax 100/1200) senza fortuna di acquisto (ne ho trovati 2 ma OVVIAMENTE chi li ha non li vende) e ho cercato per mesi un suo gemello (sembra che il 85/1000 sia ancora più raro) senza miglior fortuna. Allegato:
Pentax1977.pdf [360.29 KiB]
Scaricato 153 volte
Milano 11-1-2009 STAR TEST: PENTAX 85*1000
(…) a parte lo Zeiss questa sera ho dato la "prima luce" al Pentax 85/1000. Prima l'ho pulito per benino, ho ingrassato tutto ciò che necessitava di essere sistemato, ho smontato e pulito e reingrassato il focheggiatore, etc... (questo nella giornata di ieri a dire il vero). Questa sera ho puntato una stella (mi chiederete "quale" ma tra una nuvola e l'altra ne vedevo 1 + la Luna)... comunque sia era qualcuna in Pegaso perché è in quella posizione all'ora di osservazione ed era la sola stella luminosa visibile tra le prime di nuvolette-pecorelle. Quindi un test che comincia in modo non propriamente scientifico… Comunque sia... (e accettiamo il treno ottico peggiore che si possa usare: un vecchio diagonale a specchio Meade da 31,8 un po' rigatino e impolverato e pure mancante della vite di fermo dell'oculare.... quindi anche con parallasse dell'asse di fuoco... una cosa abominevole... quasi mi vergogno a raccontarlo). La spiegazione è che ho i diagonali da 31,8 decenti in un'altra cassetta che sta non a Milano in questo momento...  Comunque sia... probabilmente il MIGLIORE star test che io abbia mai visto... insieme a quello dello Zeiss AS 63. Questo Pentax è forse ancora meglio: incredibile, ma lo è. Sono allucinato: nessuna minima scollimazione (comprensibile), pochissima cromatica residua (molto meno di quanto mi aspettassi e comunque meno di un doppietto ED moderno), nessuna aberrazione sferica, nessuna minima traccia astigmatismo, definizione dei vari cerchi di diffrazione da disegno, nessuno squilibrio di luminosità tra i vari anelli, forse una lievissima rugosità di lavorazione (?). Il pelo nell'uovo davvero... e comunque pari se non inferiore a quanto già emerso con l'AS 63 (quindi un difetto davvero trascurabile). Pazzesco.... Un'ottica eccezionale. Inoltre, e qui è il massimo, spianata in modo notevole per un doppietto quasi d'epoca (classe 1977). Si nota un lieve distorsione (lieve dico) solo a bordo campo (bordo-bordo intendo) di un oculare "normale" come il Meade SWA24,5mm. che esibisce, abbinato al Pentax 85/1000, 41x e un campo di 1,65°. Distorsione dovuta probabilmente più all’oculare che non al doppietto Pentax. Star test davvero rimarchevole.
Addendum del 3/3/2008 (giorno in cui Ginevra compie il suo 5° mese di vita)
Ho avuto modo di utilizzare lo strumento altre sere, nel frattempo, e di sottoporlo a test prolungati di carattere tipicamente osservativo. Tralasciando la validità della meccanica (sia per quanto riguarda il tubo ottico che la montatura, entrambi realizzati in modo superbo) vorrei soffermarmi sulle qualità dell’ottica. Nell’osservazione dei sistemi multipli, questo Pentax è riuscito a non fare rimpiangere strumenti di apertura maggiore e fornire immagini di assoluto rilievo, sia in termini di qualità cromatico/geometrica che di risoluzione vera e propria. E’ stato capace, in notti con seeing normale e valore di Pickering prossimo a 7 (valori statisticamente facili da riscontrare dal mio sito di osservazione in Milano) di sdoppiare sistemi binari enormemente sbilanciati (ad esempio la Lambda Gemini le cui componenti sono di mag. 3,6 e 10,7 con una separazione prossima a 9,7”, o la Delta Gemini – Wasat – con componenti di 3,7 e 8,2 mag. Distanti 5,2”) ma anche prossimi al potere risolutivo teorico massimo (la Eta Orionis con valori di mag. 3,4 e 4,8 e separazione di 1,7”, o addirittura la 52 Orionis – 6,1 e 6,2 mag e 1,2” – allungata…) Un comportamento che non si può definire se non eccellente. Parimenti bene, lo strumento si è comportato nella visione di Venere e Saturno. Probabilmente, una delle immagini più belle di venere che abbia mai avuto modo di apprezzare, mi è stata offerta proprio da questo strumento. Sia in luce bianca che con l’ausilio di filtri colorati violetti, azzurri, gialli e verdi, ho avuto immagini nettissime e immobili, con lievissimo accenno di aberrazione cromatica (dovuta perlopiù all’agitazione atmosferica), e ricche di dettagli: indentature delle cuspidi, rigonfiamento del terminatore nella sua parte centrale, ombreggiatura a gradiente del bordo esterno. Immagini impagabili che hanno lasciato a bocca aperta anche la inesperta Federica. Saturno, visto con gli anelli di taglio, ha mostrato svariate bande sul disco, un accenno di ombra laminare sotto agli anelli proiettata sulle nubi del pianeta, le due calotte polari. Attendo il verdetto di osservazioni che abbiano come oggetto il profondo cielo, compatibilmente con la modesta apertura dello strumento, per completare l’analisi delle sue potenzialità.Allegato:
547383-5.jpg [ 63.69 KiB | Osservato 1483 volte ]
Allegato:
549777-1.jpg [ 113.1 KiB | Osservato 1538 volte ]
Allegato:
pentax 85 f12.jpg [ 65.57 KiB | Osservato 1512 volte ]
P.S.: Sì, la losmandy che si vede nella foto è una G11.  Paolo
Allegati: |

Pentax-4.jpg [ 57.85 KiB | Osservato 1471 volte ]
|
|
|