1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 15:19 
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Iscritto il: venerdì 5 ottobre 2007, 7:00
Messaggi: 1899
Località: Baselga Pine' (TN) o Malga Stramaiolo
Mi sono sempre chiesto se anche venti o quindici anni fà gli strofili erano affetti da strumentite, nel senso che ascolatando quanto dicono in giro i vecchi astrofili, una volta ci si teneva stretto il caro114 spremendolo sino alle ossa e tirando avanti con due ocualari, ora se non abbiamo il top sembra non pocciamo osservare (io il primo....), ora sarà il consumismo del nostro tempo? un mercato piu' ricco e con prezzi piu' accessibili? una maggior diffusione dell' astrofilia? o forse una volta vi era piu' romanticismo e il cielo era al centro di tutto e non lo strumento....se qualche nonno mi risponde sarei felice si sentire cosa pernsa, Non ho postato in astrocaffè perche' mi sembrava un argomento piu' consono postato qui.


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 15:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io ti posso dare la mia risposta in quanto ho cominciato un po' più di 30 anni fa.
Erano altri tempi con minori disponibilità economiche e un mercato meno accessibile.
Il primo telescopio me lo feci costruire da un artigiano venti anni fa e lo pagai (un 15 cm newton con montatura costruita dall'artigiano stesso e che dopo poco sostituii perché assolutamente non adatta alla fotografia ) la bellezza di 3.300.000 delle vecchie lirette.
Due anni dopo comprai la Vixen SP DX pagandola quasi due milioni (sempre di lire e sempre con quello che costava allora la vita).
Cambiare strumento spesso era una cosa per pochissimi, comprare un C8 necessitava quasi un mutuo!
Non vi era la strumentite solo per necessità (e anche per mancanza di alternative sul mercato)
Ma anche la corsa consumistica non era la stessa 20 o trent'anni fa rispetto a quella che è oggi. E neanche i prezzi. Un pc portatile con processore 80286 monocromatico e con disco fisso da 20MB (non GB, sia chiaro) costava quasi 8 milioni di lire. Oggi i portatili te li danno come omaggio se compri una lavatrice (o quasi).
Penso perciò che la tua domanda abbia una risposta non sulla base umana ma sulla base della realtà economica di allora e di ora.

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Cieli sereni da Renzo
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Prima di un acquisto parallelo, pensateci - link

Il titolo del topic non è un optional. Usiamolo bene!


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 16:06 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3944
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
> Mi sono sempre chiesto se anche venti o quindici anni fà gli strofili erano affetti da strumentite

In buona parte quoto ciò che ha scritto Renzo, poi col tempo subentrano altri fattori.
- il fattorie cielo. Il cielo suburbano di 20 anni fa' era meglio di quello che si trova oggi in aperta campagna, per cui un'ottica che oggi verrebbe caatalogata come "modesta" , allora spingeva forte anche nel profondo cielo
- il fattore tecnico. Il 114 newton o i vari rifrattori giapponesi f/12 e f/15 avevano qualità ottiche più che decorose. Oggi con i cinesi per ogni telescopio nato bene ci sono 9 "sole" che generano insoddisfazioni e voglia di cambiare strumento nel minore tempo possibile. Provate prima a osservare Giove in un 60ino di 20 anni fa' e poi fate la stessa cosa con un Antares Venere. Nel primo osserverete Giove mentre nel secondo vedrete uno stron#o di piccione spiaccicato sul parabrezza. Non sono "propriamente" la stessa cosa!
- il fattore età/indipendenza. Quelli che tu chiami nonni/veterani oggi, 20 anni fa' erano studenti o avevano appena iniziato a lavorare per cui le disponibilità economiche erano quello che erano
- il fattore evolutivo. 20 anni fa' il C8 standard a forcella era considerato uno strumento definitivo e di grande apertura, oggi non è più così e il mercato è più ampio

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 16:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
Io non sono un nonno anagraficamente ma ho iniziato a osservare nella seconda metà degli anni 70 quando ero alle medie.

Usavo un binocolo 10x50 di mio padre e un rifrattore da 60 con un cromatismo notevole su una montatura az traballante, del genere di quelli che oggi si definiscono ciofeche e schifo come leggo in alcune firme del forum. L'ho usato per diversi anni osservando dal balcone cittadino e l'ho "stabilizzato" con una equatoriale in legno autocostruita...
La strumentite non c'era perchè il salto dal 114 giapponese (per molti uno strumento quasi definitivo) al C8, punto di arrivo, significava moltiplicare i costi x 10, non c'era tutto il parco accessori di oggi e fra l'ortoscopico giapponese e un clavè c'erano differenze di prezzo enormi. Gli strumenti al gradino superiore erano su cifre di 8/10 milioni degli anni 80.

Ovviamente mancando anche il confronto continuo che offre il web e la presentazione non c'era quella sorta di induzione del bisogno che oggi si legge spesso. Non c'era nemmeno tutta l'offerta commerciale di oggi, quindi si faceva di necessità virtù con ciò che passava il convento.

Diciamo che lo strumento era il mezzo, oggi in molti casi è il fine.

_________________
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 16:46 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27066
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
skymap ha scritto:
Diciamo che lo strumento era il mezzo, oggi in molti casi è il fine.


Parla un astrofilo da poco colpito dall'ocularite, una devianza della malattia conosciuta come strumentite.
Amo il cielo.
Amo guardarlo e conoscerlo il più possibile a memoria.
Amo il silenzio attorno a me mentre cerco mondi lontani.
E, nonostante la malattia, non dimentico mai che lo strumento deve essere il mezzo.

Sfogliando le riviste di 9 anni fa, quando le marche diffuse in Italia erano 4, si leggono prezzi decisamente alti per telescopi di media classe. Un Celestar 8 Deluxe a forcella (neanche tanto robusta) costava sopra i 4 milioni. L'Ultima 2000 8" arrivava ai 6...
Per non parlare degli oculari: un super wide angle non costava meno di L.350.000 ... vi ricordate quanto ci duravano L.50.000 in tasca? Di certo non quanto ci durano 50€...

Quindi non mi resta che quotare Renzo.

E dire: più cielo e meno strumentite!!!
(facile gridarlo ora...dopo il mio pazzo acquisto...che ipocrita :lol:)

_________________
volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


Ultima modifica di davidem27 il giovedì 29 maggio 2008, 17:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 17:16 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
Messaggi: 1141
Località: Campania
Non sono un nonno anagraficamente (ho solo 34 anni!) ma quando iniziai nel 1986 lo feci con un 60/800 prestatomi da uno zio..... Era un Pentax su montatura altazimutale che rimpiango ancora! Nel 1989, grazie ad un viaggio a New York e grazie ad un padre eccezionale, ebbi il mio primo strumento serio : un Powerstar 8 che in Italia costava quasi 7.000.000 :(
Il Powerstar l'ho letteralmente massacrato e me lo sono davvero goduto.
La strumentite non esisteva per il semplice motivo che gli strumenti costavano cifre assurde e si tendeva davvero a spremerli sino all'impossibile, anche perchè la qualità media era molto più alta di quella odierna. Considerate che il classico 114/900 o 114/1000 (schema Tansuzu) costava quasi 1.000.000 e non tutti volevano impegnare tali cifre. Poi bisogna considerare i tempi di fabbricazione e consegna. Per avere uno strumento, anche commerciale, era sovente l'attesa di 5 o 6 mesi (il mio CG11 mi arrivò 8 mesi dopo l'ordine) quindi il ricambio non era così semplice e rapido. E, dulcis in fundo, il consumismo e l'aperture fever ..... una volta il 15 cm newton era uno strumento da amatore evoluto.... il 20 cm SC o newton era davvero uno strumento serio e il 25 cm SC o newton era uno strumento per pochi eletti, anche per i costi proibitivi. Oggi compri un dobson da 12" pagandolo meno del motorino sincrono a 220V che una volta era un lusso! Rimpiango i "bei tempi passati"? Sicuramente si! All'epoca mi bastava un bel cielo nero, un amico con cui ragionar di stelle e un binocolo...... oggi ci accechiamo con i monitors dei computer e ci innervosiamo se il grafico dell'autoguida non scende sotto i 0.5 pixel o se il cavetto di alimentazione ha un falso contatto!


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 17:29 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
Tipo di Astrofilo: Visualista
anch'io non sono proprio un "nonno" ma ricordo che fino a pochi anni fa, quando guardavi nelle vetrine dei negozi di ottica, c'erano si e no un paio di strumenti in croce, dietro ai quali, i piu' , sbavavano perche' le risorse economiche erano limitate.
poca scelta + pochi soldi = poca strumentite ( per forza )
L'arrivo dei cinesi ha portato ad una marea di strumenti, i produttori occidentali si son dovuti adeguare, i prezzi sono scesi, siamo tutti un po piu' "smorbi" come si dice in gergo.
in ultimo internet ha portato la possibilita' di visionare decine di negozi on-line con una marea di strumenti e possibilita' di comprare all'estero, mentre prima, per vedere un qualche tele differente, bisognava andare alle fiere, raduni o prendere il treno e fiondarsi in qualche negozio a centinaia di km da casa.
La strumentite e' figlia del progresso, in astronomia come in tutti gli altri campi.
quoto sul fatto che lo strumento deve essere SEMPRE il mezzo per fare quello che facciamo. ( ma i mezzi, a volte, cambiano. e questo, forse, e' una fortuna per tutti)

_________________
Alessandro



Strumenti
Rifrattore: Celestron C6r - SW 80 f/5


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 17:51 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:36
Messaggi: 5085
Località: Cisterna di Latina
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Porto anche io la mia esperienza...
Ho iniziato nell'84 e nell'85 ho avuto il mio 114/900 Skymaster RET45...
Per acquistare un oculare OR da 5mm mi feci portare da un cugino alla PolarexUnitron di Roma e quando diedi i miei 65.000 lire per quell'oculare mi parve di svenire...avevo 17 anni e non sai a quante pizze ho dovuto rinunciare per comprarlo.
Poi andai in estate a raccogliere mele per 15gg, e con il ricavato comprai un adattatore fotografico, che risultò inadatto per il mio 114, ma non mi fermavo, lo usai lo stesso smontando gli oculari e mettendoli dentro all'adattatore tenendo fermo il gruppo ottico con il nastro adesivo :shock:
Eppure le foto le facevo. Magari scartavo 33 fotogrammi e ne salvavo solo 3 ma la soddisfazione era ENORME!!! (tutto stampato a mano in camera oscura, altro che stampanti laser :P )...
Oggi è tutto più facile, c'è molto materiale e prodotti, più disponibilità economica e soddisfare la passione (qualunque passione) con fiumi di migliaia di euro è la norma..
Se fossi stato un appassionato pescatore o un centauro le cose oggi sarebbero uguali.
Non capisco perchè ci si possa meravigliare per l'acquisto di una montatura da 8000 euro anzichè per una moto nuova......

Ad ogni modo oggi c'è più comunicazione che fà viaggiare molto più velocemente le informazioni, la conoscenza e quindi l'esigenza di prodotti sempre più nuovi, grandi e aggiornati...
Il discorso è ampio e vario, ma bene o male sempre lo stesso :)
Ciao.
Gp.

_________________
RC 10"
Gemini G41field
SX AO-LF
Lodestar+FW+
Moravian G2 4000


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 18:02 
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Iscritto il: venerdì 5 ottobre 2007, 7:00
Messaggi: 1899
Località: Baselga Pine' (TN) o Malga Stramaiolo
Ho capito immaginavo che uno dei motivi fosse economico....forse pero' l'impossibilità di cambio faceva amare molto di piu' il proprio strumento.


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MessaggioInviato: giovedì 29 maggio 2008, 18:07 
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Iscritto il: martedì 1 maggio 2007, 12:35
Messaggi: 6171
Località: Milano-Arona-Taormina
Tipo di Astrofilo: Visualista
Intervengo pur non essendo nè "nonno" nè "veterano" nè "...strofilo" :lol: solo per una considerazione.
Al di là dell'evoluzione del mercato e dei prodotti sempre più disponibili la "corsa allo strumento" è strettamente legata anche al valore del denaro che ci è stato impartito.
Quando chiesi in regalo il mio primo telescopio a 11 anni (un 60/700 della Meade, costo dell'epoca 296.000 £) fui "costretto" (e per me giustamente) a rinunciare al regalo di compleanno/natale/compleanno seguente ed ero al settimo cielo. Quando, dopo 3 anni, sentii l'esigenza di passare allo strumento successivo, il meraviglioso 114/910 Firstscope della Celestron (prezzo ai tempi 750.000 £ se non ricordo male) lavorai per 2 estati di fila nel negozio di antiquariato di mio zio.. e una volta raggiunto il mio obiettivo l'ho coccolato fino a meno di 2 anni fa'.
Inutile dire che tutta la strumentazione che ho adesso è frutto del mio lavoretto settimanale e di sacrifici. Ma la soddisfazione che si ha nell'assemblare pezzettino per pezzettino il proprio strumento "personalizzandolo" costituisce un altro dei lati divertenti del nostro hobby.. imho.. ;)

Mat

_________________
In un mondo perfetto Mark Chapman avrebbe sparato a Yoko Ono..


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