sergiomauro ha scritto:
Scusate se insisto sull'argomento ma devo risolvere i miei dubbi di neofita.
Gli spettri delle stelle della libreria, che adoperiamo per normalizzare i nostri spettri, sono a loro volta normalizzati, e quì nasce il mio dubbio che spero di riuscire a spiegare:
se per normalizzare lo spettro della nostra stella dobbiamo adoperare una stella classe A0 ripresa vicina e possibilmente alla stessa altezza, quest'ultima dobbiamo a sua volta normalizzarne il suo spettro per poi adoperarla per fare la risposta strumentale della stella primcipale. Che stella adoperiamo per fare la normalizzazione di quest'ultima, un'altra stella ripresa nello stesso campo? Che a sua volta dovrà essere normalizzata!
Se fosse così sarebbe come quel cane che si morde la coda, quindi nel mio ragionamento c’è qualche cosa che non torna. Che cosa sbaglio?
Prima di tutto vorrei essere sicuro che tu abbia ben compreso che vi sono due tipi distinti di calibrazioni che puoi effettuare. Una è la calibrazione della dispersione del tuo sistema e ti serve a sapere nel grafico del tuo spettro quanti Angstrom corrispondono ad ogni pixel sull'asse X. Per questo tipo di calibrazione, che ti consentirà in seguito di misurare la lunghezza d'onda di qualunque riga di assorbimento o di emissione, non ti servono gli spettri in libreria, ma devi solo essere in grado di identificare almeno una linea di cui tu conosca la lunghezza d'onda. Siccome nelle stelle di tipo A le linee di assorbimento dell'idrogeno sono molto ben evidenti è per questo motivo che si consiglia di usare proprio una di queste stelle per questo tipo di calibrazione.
Il secondo tipo di calibrazione invece è quello per la risposta del tuo sensore ed è necessario se vuoi ottenere un grafico compatibile con quelli professionali. Questo tipo di grafico ti permetterà, ad esempio, di identificare il tipo spettrale di qualunque stella. Per questa calibrazione (che va effettuata solo dopo aver già eseguito la calibrazione per la dispersione) si utilizza in effetti un grafico già normalizzato tra quelli presenti nella libreria che, messo a confronto con uno ricavato da te per una stella della stessa classe spettrale, ti fornirà un nuovo grafico che è appunto la tua risposta strumentale. Sarà questo grafico a consentirti quindi di normalizzare i tuoi successivi grafici.
Se mi permetti un semplice paragone è come se tu volessi conoscere con precisione la velocità della tua auto. L'auto ha un tachimetro, ma tu non sai se questo è ben tarato. Puoi percorrere un tratto di strada affiancando una seconda auto "professionale" il cui tachimetro è perfettamente tarato e, confrontando quello che i due strumenti misurano, scoprire, ad esempio, che il tuo indica sempre 7 km/h in più. Questo valore (7km/h) è la tua "risposta strumentale" ed una volta che l'hai ricavata porai sottrarla a qualunque lettura del tuo tachimetro per conoscere in qualunque momento la reale velocità della tua automobile. Come vedi hai bisogno dapprima di mettere a confronto la tua misurazione con errore con quella "professionale" senza errore per conoscere l'errore inrodotto dal tuo strumento. Solo così, una volta calcolato l'errore, potrai poi eliminarlo da tutte le misurazioni successive.
Spero davvero di esserti stato d'aiuto.