Renzo_Del_Rosso ha scritto:
Te ne racconto una anch'io.
Questa primavera decisi di comprare un oculare con una focale attorno ai 12/13 mm. Vista la qualità degli altri oculari che ho decisi di orientarmi su un Nagler. Guardo in giro i prezzi, Italia, UE, USA.
In Italia trovo un negozio che fa gli stessi prezzi di Telescope Service.
Mi dico: meglio acquistare da un italano che da un tedesco, a parità di prezzo.
Mando una email chiedendo i tempi di consegna, conferma del prezzo che era sulla scheda nel sito, modalità di pagamento. Insomma le solite cose.
La risposta fu: 30% alla consegna. Tempi di consegna circa 45 giorni. Prezzo diverso (circa il 5% in più).
Risposi che il prezzo era quello indicato sul loro sito, che i tempi mi sembravano lunghi e che,a questo punto, tanto valeva che lo ordinassi direttamente negli USA. Lo avrei pagato uguale, compresa spedizione e dogana, e lo avrei avuto prima.
Mi risposero anche stizziti (probabilmente prendevano l'ordine e poi se lo facevano spedire dagli USA).
Logicamente non l'ho preso. Successivamente mi sonoorientato su un altro tipo di oculare.
Vista l'assistenza che molti rivenditori danno, e di prove anche su questo forum ce ne sono, le differenze di prezzo spesso esorbitanti e ingiustificate, le definizioni FALSE che vengono date ai prodotti, sono dell'idea che un'associazione di consumatori possa fare qualcosa.
Forse siamo troppo pochi ma, se continua così, saremo sempre meno (perlomeno a comprare in Italia!!!)
Come ho già avuto modo di scrivere in questo forum, il problema dei rivenditori italiani è grave. Tutti hanno cataloghi e siti internet strabilianti, fornitissimi e super efficienti, salvo poi verificare che:
il magazzino è limitato a quattro cianfrusaglie, cosi' come risulta anche dai bilanci,
la merce viene per la gran parte acquistata sul venduto,
ci sono troppe pseudo esclusive rilasciate a fronte di nulla e che di fatto bloccano l'acquisto diretto dei consumatori verso i produttori,
stando ai bilanci, salvo eccezioni che si contano su....dita, o i bilanci sono pieni di cazzate o questi rivenditori lavorano per hobby, o ..(non insisto)
dovrebbero essere verificati,
ci sono rivenditori che - in qualunque caso - visto il giro d'affari non hanno un motivo per esistere se non quello di creare confusione, depressione del mercato, disservizio;
molti confondono l'hobby dell'astronomia con la professione del commerciante che hobby non è, ma di arte (esagero) si tratta;
Ritengo che l'unica arma del consumatore - anzichè sollevare polveroni - sia quella di boicottare quelle aziende che danno manifesta incapacità di lavorare seriamente, vuoi per la sottocapitalizzazione o per il magazzino che in realtà non esiste, vuoi per la poca attitudine al commercio dei proprietari. Il mercato ci pensa da solo allo sterminio.
ciao
massimo