All'inizio dell'anno mi sono fatto quello che considero l'inizio di una configurazione personale definitiva: il C8. Tenuto conto che non mi fido dei cinesi, ho preferito rivolgermi a un negoziante fidato (che è anche produttore così potete capire a chi mi riferisco - gli altri me lo possono chiedere con un MP).
E, col senno di poi, ho fatto benissimo!
Tubo perfetto, niente shift dello specchio, collimazione solida, immagini all'oculare migliori rispetto al mio precedente Nexstar, ma...
Ma la montatura sembrava assemblata mettendo viti e bulloni all'interno e shekerando il tutto. Peccato non fosse un cocktail.
Insomma, in termini pratici il centramento era un mezzo delirio e l'inseguimento, peggio. A caso, però: delle sere andava decentemente e altre era un disastro.
Da indicazioni di vari utenti sapevo che si trattava di comportamento assolutamente anomalo. Dopo varie insistenze da parte del rivenditore perché gliela rimandassi (a sue spese), è capitato che venisse a BO, così, dopo una sera in osteria giusto per non incontrarsi a vuoto, gliel'ho consegnata a mano.
Quindi è "capitato" che io andassi a Fonte Vetica e me la sono vista recapitare "guarita" e, già che c'era, reingrassata decentemente, dopo due smontaggi e immagino parecchie imprecazioni nei confronti dei cinesi.
Adesso (spero duri) la CG5 è un gioiello, ma tutto questo trambusto poteva essere evitato con una lavorazione più accurata o almeno un controllo di qualità all'origine, visto che il rivenditore in questione si è accorto che non si trattava di mie fisime appena l'ha messa in funzione.
Certo il costo ne avrebbe risentito un po', ma credo che sarebbe stato meglio per tutti. E qui entra in gioco anche la colpa dell'acquirente, che a volte vede solo i cinque euto in meno nel listino per poi lamentarsi solo dopo della qualità.
E sempre con lo stesso concetto del risparmio immediato, a volte si acquista lo stesso prodotto da una parte piuttosto che dall'altra. Poi ci si ritrova a dover riparare da soli i guasti palesi, ma non riconosciuti dal venditore. Quante volte vi sarete sentiti rispondere: "la precisione è quella, prendi una Losmandy o una Bellincioni se vuoi qualcosa di più valido".
Ebbene, non credete che debbano esserci anche le vie di mezzo? Strumenti dignitosi a costi non proibitivi con qualità proporzionata, ma soprattutto costante. Quando tutto fila, la CG5 è una gran montatura se si ha l'avvedutezza di non caricarla troppo, con un goto che dopo un allineamento accurato "deve" far entrare sempre l'oggetto nel campo di un CCD da 1,3 MP e in autoguida tenere la stella centrata in 1/3 di Pixel.
Unica pecca di serie davvero da modificare subito: il cavetto di alimentazione, per via del quale i progettisti della Celestron sarebbero da rinchiudere a Guantanamo. Ne ho provati una serie e l'unico che pare non scollegarsi appena lo sfiori è quello della EQ6 (spinotto con le due alette all'interno, nel positivo). Il problema è che se si stacca anche solo una frazione di secondo, l'allineamento va a quel paese. Costava tanto metterci un attacco più solido, tipo quelo per le pile quadrate da 9V come ha un semplice ETX70 o almeno una piccola batteria tampone interna?
Ciao a tutti
Maurizio
_________________ mauriziomarsigli ( at ) gmail.com Tele: C8/CG5 goto superaccessoriato; ETX 70; EQ3 Bresser; WO 66 Zenithstar Petzvel ED OTA; Pentax 75 SDHF OTA; accessori vari foto visuali Bino: Lidlscopio di ultima generazione (il peggiore dei 3) Foto: Nikon D100; Canon 20Da; Panasonic DMC-LZ5; DMK31 mono; DFK21 color Mini "Tele" con GPS, planetari, astrosoftware, CCD: Nokia N95 con due doppietti (6X e 8X) intercambiabili...
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