daniela ha scritto:
Non vorrei che quello che io e altri abbiamo scritto venisse equivocato, stiamo parlando di strumenti di buon livello e questo nessuno lo contesta. Ci tengo a precisarlo perche' non voglio lasciare i lettori col dubbio che basti capovolgere uno di questi strumenti per avere problemi con un primario e annessi mal fissati o che la collimazione sia come per un cinesone qualunque da riaggiustare un paio di volte per notte e comunque in occasione di ogni trasporto. Pero' vengono venduti ad un prezzo di listino che non e' basso (senza contare come gia' scrivevo le inevitabili spese successive per gli accessori). E' chiaro che Takahashi come tutti i produttori si e' posto la domanda se fare una meccanica di altissimo livello (a prezzi ben diversi, e quindi con volumi di vendita ben diversi) o se utilizzare la notorieta' e il prestigio del marchio Takahashi per fare uno strumento buono, in grandi numeri, e venduto a un prezzo accessibile per il cliente e che garantisce un appetitoso margine al produttore. Per alcuni strumenti si e' deciso in una direzione, e per altri, nella direzione opposta. Tutto qui.
Ovviamente il tuo discorso non fa una piega, altrettanto ovvio che la politica commerciale della Taka sia quella di massimizzare i profitti e minimizzare i costi di produzione, stessa cosa per la vixen (si veda l'operazione commerciale ben riuscita sphinx e poi sphinx D, stessa montatura migliorata a zero costi e prezzo naturalmente lievitato) o per la Meade o per la Celestron, insomma se guardiamo le politiche commerciali delle case produttrici, ovviamente loro ricercano il guadagno.
Ma chi ha la fortuna di essere un marchio come Taka o Pentax o TeleVue, sa benissimo che i suoi consumatori finali non staranno tanto a guardare il prezzo ma ricercheranno soprattutto la qualità, ecco che allora con l'aumentare dei diametri aumentano in misura più che proporzionale anche i prezzi. Sono giustificati tali aumenti di prezzo in relazione alle maggiori prestazioni offerte dallo strumento? E' questo il punto; io da utilizzatore del Mewlon 210 ti potrei dire che il mio strumento in relazione ai 14.400,00 Euro del Mewlon 300 è uno strumento economico, visto che so già in partenza che, anche se avessi il 300, non disponendo di un osservatorio in montagna, dovendomi fare 100km a sera ogni volta che esco per osservare (massimo quelle due uscite al mese), considerando infine il seeing pietoso che mi ritrovo 365 giorni all'anno, non lo potrei mai utilizzare al massimo delle sue potenzialità. Quindi nel mio caso sarebbe il 300 non solo anti-economico, ma anche non utilizzabile quanto invece lo è il 210. Quindi dal mio punto di vista il 210 è quanto di meglio qualitativamente il mercato possa offrirmi in questo momento.
In definitiva credo che la Takahashi sia vincente comunque, pensando non solo allo strumento da osservatorio, ma anche all'astrofilo itinerante che si aspetta comunque buone prestazioni e una qualità anche superiore alla media e a questo fine ha pensato appunto ai vari 180, 210 e 250.
Salutissimi