Come in tutte le cose, per migliorare poco serve un costo sempre crescente. Se ne vale la pena dipende dall'uso e dall'utilizzatore.
Zambuto ha fama di ottiche perfette e super liscie. Però bisogna anche distinguere la '"enfasi" commerciale. Una volta c'era una mailing list del gruppo Zambuto dove frequentemente veniva incensato ora vuoi un aspetto ora l'altro (liscio che più liscio non si può, corretto che più corretto non si può ecc.). Per me la tirava un po' troppo e non mi ha mai convinto (nel senso che non avevo dubbi sulla qualità, ma il rapporto col costo mi lasciava perplesso). Alla fine con quello che ho pagato lo Zen da 60 cm non so se avrei comprato nemmeno un 40 Zambuto, e lo Zen spaccava Giove.
Lockwood è un altro per cui, secondo me, occorre distinguere la sostanza dall'enfasi commerciale. Si è inventato questa storia del F più corto che si può, come se sopra F/3 volesse dire scarso e sopra F/4 ciofeca. Anche qua non mi convince (ma ti pare che uno fa un dobson così corto che ha poi bisogno del cavalletto?) mai e poi mai comprerei un Lockwood per un prezzo forse triplo di un nostro bravo ottico.
Nauris in Germania mi sembra più concreto: garantisce strehl via via decrescenti all'aumentare3 del diametro e al diminuire del rapporto focale. Pur disponendo di interferometria, ammette e dichiara che un 600 mm per avere strehl 0.9 deve essere F/5. Se lo vuoi F 3.5 lo strehl è 0.8. Se vuoi un 810 mm non vai oltre 0.75.
http://nauris.de/index.php/en/optics/sp ... -and-flatsOrami però, come detto, la qualità media dei prodotti industriali è discretamente alta (confermo stasera se è sereno).