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Quando avevo il 100ED, osservavo i pianeti senza diagonale, con una montatura alt-az. Mi sedevo per terra e ricordo che la loro altezza sull'orizzonte era generalmente gestibile senza troppi sacrifici. Perché lo facevo? Mi piaceva l'idea di non interporre niente tra obiettivo ed oculare, ma sinceramente devo ammettere che era più una cosa psicologica, perché con un buon diagonale dielettrico (nel mio caso un William Optics) l'immagine mi pareva sostanzialmente uguale. Però Kappotto è un assiduo osservatore planetario e sicuramente ha sviluppato una sensibilità in grado di fargli percepire differenze che per lui sono il classico "abisso" mentre per uno come me neppure si notano.
Per il resto degli oggetti osservabili però, un diagonale risulta indispensabile se non ci si vuole massacrare la cervicale.
Morale: se il telescopio in questione è uno strumento definitivo che pensi di non cambiare e la corsa indietro del fok è abbastanza lunga da non pregiudicarne altri usi, l'idea di tagliare il tubo quel tanto che basta non la trovo così scandalosa. Certamente non mi metterei col seghetto a mano; farei fare il lavoro ad un tornitore, così da avere un taglio geometricamente preciso.
_________________ Stefano Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21 Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD
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