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Autore Messaggio
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MessaggioInviato: venerdì 10 novembre 2006, 10:03 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
Tanga/Falorni "Osservare i pianeti" 140 pagg. ed. L'astronomia-MediaPresse 1994

Praticamente tutto quello che serve sapere e conoscere per l'osservazione planetaria.
I primi due capitoli riguardano gli strumenti da utilizzare e gli ingrandimenti, filtri e tecniche di disegno,misure di latitudine e longitudine sulle superfici.
I 3 principali pianeti hanno ciascuno un capitolo dedicato con mappe disegnate, caratteristiche dei filtri colorati da utilizzare e metodi osservativi riguardo alle stime di luminosità e l'osservazione dei fenomeni atmosferici.
Molto precise le varie tecniche di misurazione.

A mercurio e pianeti remoti è dedicato un solo capitolo, mentre è trattata piuttosto bene la parte relativa all'osservazione e fotografia dei satelliti.
Circa 40 pagine sono dedicate alla fotografia planetaria chimica e con telecamere ccd b/n, camcorder e ccd raffreddati.
Appendice A: collimazione newton e cassegrain
" B: le fasi di venere
" C: griglie di coordinate marziane
" D: tabelle tempo/longitudine mc

inoltre varie tavole con caratteristiche orbitali dei 9 fratelli e loro satelliti.
Non è un libro con fotografie spettacolari, solo immagini b/n, ma con molti disegni fatti con un occhio all'oculare e l'altro alla matita.

Fra i testi italiani è sicuramente uno dei più completi per l'osservazione planetaria, superato solo nella parte fotografica digitale dai nuovi libri sulle webcam e le ultime tecniche digitali.


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MessaggioInviato: venerdì 10 novembre 2006, 11:41 
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Iscritto il: venerdì 15 settembre 2006, 8:09
Messaggi: 39
Catalogo Messier, Enrico Moltisanti, Nuovo Orione, Milano, 1997

Schede degli oggetti Messier.
Senza dubbio il testo è utile per una prima, rapida conoscenza degli oggetti del catalogo.
Purtroppo le limitazioni tipografiche della collana non hanno permesso all'autore di approfondire l'analisi nè dal punto di vista astrofisico sugli oggetti celesti: che sono descritti solo nelle loro caratteristiche principali, nè dal punto di vista della tecnica osservativa o fotografica che riceve pochi cenni. Probabilmente per lo stesso motivo, le immagini non sono accattivanti.

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Ivo
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MessaggioInviato: mercoledì 6 dicembre 2006, 16:43 
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 18:25
Messaggi: 1050
Località: Como
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ho acquistato recentemente questo splendido (a mio avviso) volume, e non son riuscito a risparmiarvene una breve recensione. Spero vi possa tornare utile, anche perchè siam ormai sotto Natale e questo libro potrebbe rivelarsi un ottimo regalo, si per voi stessi o per chi vi sta accanto :)


Titolo: IL GRANDE ATLANTE DELLE STELLE

Immagine

Autore: Serge Brunier
Casa Editrice: Rizzoli - Larousse
Anno pubblicazione: 2003
Numero pagine: 112
Prezzo: 39,80 euro

Pochi libri sanno restituire a chi li legge l'emozione derivante dall'osservazione del cielo stellato. Il volume che andiamo a considerare è definibile più propriamente come un atlante stellare, quindi la sua funzione principale è quella di illustrare le principali costellazioni del cielo stellato e i più importanti oggetti del profondo cielo in esse contenuti.
Oltre ad una breve parte introduttiva, si entra dunque nel vivo, ovvero nella descrizione delle trenta costellazioni più importanti del cielo, sia boreale che australe. Ovviamente maggiore importanza viene data all'emisfero celeste boreale, vista l'area di pubblicazione dell'atlante.
Per ogni costellazione sono presenti una (o due) pagine contenenti una cartina dell'area di cielo interessata e la descrizione degli oggetti celesti (come ammassi, galassie, nebulose e stelle doppie) che è possibile rintracciare nella costellazione interessata. La parte maggiormente scenica è data da un secondo foglio recante una fotografia a tutta pagina della plaga celeste che si sta andando ad analizzare: questa pagina è sormontata da un foglio trasparente lucido rimovibile sul quale sono incise le linee della costellazione e la posizione dei principali soggetti del profondo cielo. Questa possibilità di passare da una visione del cielo "reale" ad una "assistita" si rivela un grande ed utile aiuto didattico, ed è uno dei fattori che caratterizzano questo libro.
Il volume non è particolarmente indicato per l'utilizzo sul campo, fattori quali umidità ed un utilizzo "ruvido" potrebbero portare ad uno spiacevole degradazione delle sue pagine, mentre questo atlante è perfetto da mantenere in casa: sfogliarlo ogni tanto per goderne delle splendide fotografie o per mostrare a familiari ed amici le meraviglie del cielo è quantomeno piacevole e gratificante. Ricordo inoltre che le meravigliose fotografie a largo campo delle costellazioni sono il frutto del lavoro del noto ed apprezzato astrofilo giapponese Akira Fujii.
Chiudono il volume un piccolo catalogo dei dati riguardanti le duecentonovanta stelle più luminose del cielo, alcune note sulle tecniche fotografiche interessate ed un breve glossario.
Un libro davvero consigliabile a tutti coloro che si interessino del cielo stellato e delle meraviglie in esso contenute, ed anche a chi ogni tanto suole gettare uno sguardo aldilà delle "cose" quotidiane.



Un'altra immagine: http://forum.astrofili.org/userpix/6_atlante2_1.jpg

Saluti :)
Marco

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Astronomy, Ham Radio (IZ2), Sci-Fi, History, Philosophy, Speleology, Chemistry.
http://www.astrofililariani.org

"Nascentes morimur, finisque ab origine pendet"


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MessaggioInviato: giovedì 8 marzo 2007, 9:33 
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Iscritto il: venerdì 15 settembre 2006, 8:09
Messaggi: 39
How to Use a Computerized Telescope: Practical Amateur Astronomy Volume 1

by Michael A. Covington
http://forum.astrofili.org/userpix/952_Covington_1_2.jpg
Paperback: 240 pages
Publisher: Cambridge University Press (November 4, 2002)
Language: English
ISBN-10: 0521007909
ISBN-13: 978-0521007900

L’indice degli argomenti trattati è alquanto invitante e, sul “search inside” di Amazon, a prima vista il testo appare utile. Lo ordino. Arriva e infatti nelle 240 pagine trovo diverse informazioni pratiche che non conoscevo e possono tornare utili (sia ben chiaro che non sono esperto e fornirmi informazioni utili non è per nulla difficile). D’altra parte il testo è indirizzato ai principianti diciamo così: “non proprio alle primissime armi”. Fornite alcune nozioni, queste sì un po’ superficiali, sulle coordinate astronomiche, sul tempo e sui moti celesti, finalmente il libro si inoltra nell’argomento per il quale è da ritenersi utile: la gestione del telescopio, in particolare quelli dotati di goto.
Sono illustrate le varie componenti del sistema OTA – montatura – treppiede: come usarle ottimizzarle e mantenerle. Così si vengono ad imparate accorgimenti più o meno importanti che semplificano la vita dell’astrofilo (o, quantomeno, lo tranquillizzano che non sta combinando guai). Successivamente sono analizzati gli oculari e questo direi è un capitolo ben scritto perché rende chiari i parametri da usare nell’acquisto dei propri oculari.
Il capitolo seguente sull’astrofotografia è meno riuscito. Volontariamente: perché lo stesso autore ha scritto un intero testo sull’argomento e qui riassume soltanto i punti principali.
Il capitolo sui problemi che si possono incontrare: meccanici, elettrici, ottici è nuovamente degno di nota anche se lo si potrebbe desiderare più esteso.
La seconda parte del libro (130 pagine su 240) è ciò per cui questo libro avrà vita breve! Essa, infatti, tratta in modo particolareggiato del software e del hardware di tre telescopi commerciali. Questi telescopi sono già ora in via di superamento, anche se si trovano ancora commercializzati, ma entro poco tempo di essi si salverà soltanto l’ottica. E questo libro finirà nei remainders. Peraltro già ora trovo assurdo analizzare così approfonditamente tre telescopi analoghi: chi ne possiede uno non acquista di certo gli altri, per cui al più si leggerà solo un terzo della seconda parte.
In conclusione: a causa della sua seconda parte, NON consiglio l’acquisto di questo libro. Consiglio invece di reperire un testo (meglio se in italiano) che abbia le stesse informazioni contenute nella prima parte.

_________________
Ivo
Humanitas et Ratio


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