ahhh che bel thread, mi avete fatto ricollegare dopo un sacco di tempo.
Oltre a condividere i vari pensieri sulla bellezza del nostro hobby, vorrei aggiungere una considerazione basata sulla mia esperienza.
Mi sono reso conto solo facendo le foto che gli oggetti deep che vedevo nelle foto professionali, erano per me "tutti delle stesse dimensioni, tutti distanti uguali, tutti luminosi uguali".
Nel senso: da una foto non la vedi la dimensione. Se invece hai un sensore, capisci bene ad esempio che la Helix e' la meta' della Luna, Andromeda e' gigantesca, la OWL e' piccina piccina, Orione e' un faro "ridicolo", M57 la puoi fotografare quasi sempre cioe' e' alta, eccetera.
Ma anche: si' ok sapevo che le nebulose planetarie vengono da bla bla, mentre quelle "normali" (?) no. Ma il trovarmi con un F2000 "contento e costretto" ad oggetti piccoli, mi offre un contesto personale per "appendere" conoscenze oggettive alla mia esperienza.
Ma anche: fatte da Hubble sono tutte splendide (poi quando si scatenano coi colori psichedelici...), le faccio io e vedo che non tutte sono colorate. Quel bel sbuffo rosso sulla M82, fatto apposta per noi amatoriali, perche' diavolo e' cosi' rosso? Ah e' una AGN? Interessante, eccola davanti a me, invece di essere una delle migliaia di foto che vedo.
Esagerando, si puo' anche fare qualche considerazione blasfema tipo il quasar 3C 273, 2 miliardi di anni luce, ben visibile anche nelle mie prime foto. Beh quando parlano dei meganumeri dell'Universo, 60 miliardi di anni luce, ebbe'? 30 volte di piu', e che sara' mai.
L'Universo che si umanizza.
E di nuovo, non credo sia poi differente dall'andare in bici alla meta' della velocita' dei campioni, o fare partire di calcetto con il pranzo nello stomaco.
Versione ultra': fare foto amatoriali e' lontano dal fare foto professionali. Ma e' ancora piu' lontanissimissimo dal non fare foto