ippogrifo ha scritto:
Vedere altre immagini amatoriali aiuta tantissimo a crescere, a pensare, ad amare ...
Ho sempre considerato un grande dono le pubblicazioni di foto su questo sito.
Non voglio lasciare la bellezza in mano solamente ai professionisti.
E poi verificare che una supernova è lì davvero e che le stelle si muovono mi commuove, non so che farci.
Il Cosmo non è solo una bella modella che posa nuda ... è un brulicare infinito di spettacoli che hanno bisogno di mille occhi per seguirli.
Renzo ha scritto:
Premetto che non sono riuscito a leggere tutto il thread ma a questo punto da ex fotografo vorrei dire la mia.
Per me fare le foto era una passione. Lo sarebbe ancora ma la vita a volte porta a fare scelte che portano in altre direzioni.
Questa passione mi è sempre piaciuto condividerla non per far vedere quanto (poco) ero bravo ma per crescere e far crescere.
Condividere (non per un like o un wooow) qualcosa con gli altri vuol dire accettare sopratutto le critiche ma anche mostrare altri punti di vista nel fare le cose.
E ciò mi ha spronato sempre di più a migliorare, a cercare il limite, ad andare sempre un po' più oltre.
E' vero. C'era l'HST ma c'erano anche i grandi osservatori. C'era chi aveva il telescopio remoto con la camera megastrafigaultra installata nel posto più buio del pianeta. E allora?
Tutto ciò era quello che potevo fare dal luogo dove potevo operare, con l'attrezzatura che desideravo o che potevo permettermi. E questo mi bastava.
Sino alla foto successiva, però. Perché doveva essere migliore della precedente. Per me!!
Tornassi indietro rifarei più o meno lo stesso percorso fragandomene se uno ha un'attrezzatura migliore, se elabora le foto professionali o se lavora solo su immagini proprie.
Credo che qualcuno sia cresciuto di pari passo con me e a loro dico il mio grazie per avermi spronato a crescere.
Se tutto ciò vuol dire dare un senso alle foto degli astrofili allora la mia risposta è e sarà sempre un sì.
H-x6 ha scritto:
Ti ribalto la domanda: che senso avrebbe stare ore e ore a fare riprese litigando con l'autoguida, con l'IL, col vicino che lascia le luci accese a buffo, con le velature, con i sw che si impallano e ti costringono a riposizionare l'oggetto, con l'umidità, con il seeing...e poi ancora ore di elaborazione...per guardarsi la foto finita sul monitor, ficcarla in una cartellina e dimenticarla o al massimo vedersela scorrere come sfondo del pc ogni tot minuti?
Sarebbe come scrivere una poesia e poi riporre il foglio nel cassetto senza farla leggere a nessuno.
Per fortuna non tutti sono completamente nauseati da anni di astrofoto amatoriali di oggetti visti e rivisti, ma c'è chi ancora non ha raggiunto il tuo livello e ha piacere di "rubare" con gli occhi, chi il tuo livello lo ha superato perché gode di strumentazione più evoluta, ma apprezza il tuo percorso e nota i miglioramenti rapportati al cielo e al setup, chi invece con setup simile e cielo equiparabile, vuole confrontarsi e capire se ha ottenuto il massimo...Insomma tante le motivazioni per condividere e per continuare a guardare le foto degli altri.
Poi col tempo pure io, se vedo l'anteprima della solita M42, con le stelle a palloncino, il fondo verde con toni talmente scuri che mangiano tutto e il trapezio bruciato...manco la apro e passo oltre, pure perché se commento, al malcapitato gli passa la voglia di fotografare
E soprattutto mi irriterei a leggere commenti inutilmente lusinghieri, che non aiutano l'autore dello scarabocchio a sviluppare un occhio capace di valutare le astrofoto che pubblica.
Mi sento molto in linea con quanto scritto da Costanzo, Renzo e Corrado. Io principalmente continuo a farlo per mio divertimento personale, perchè magari pubblicando le mie immagini qualcuno si entusiasma al cielo e alle sue meraviglie. Credo di essere una delle persone meno interessate alle immagini del JWT, per cui non mi interessa il confronto delle mie immagini con quelle del telescopio spaziale, non ha nessun senso (per me). A me piace fotografare qualsiasi cosa celeste, solo per il gusto di averla fotografata da casa mia, con il mio cielo, con la mia strumentazione. Qualche volta, magari, andiamo in appennino per fotografare la Via Lattea, che dal mio cielo non si vede più, poi magari mi diverto anche a fotografarla con un cellulare, ma tutto rimane nell'ambito del mio divertimento personale. Per me ha senso, e finchè continuo a divertirmi, nonostante tutte le incognite che ha sottolineato Corrado, penso di continuare a farlo.
Cristina