davidem27 ha scritto:
Penso anche a un'altra cosa: l'inquinamento luminoso.
Uno strumento da 980mm di focale mostra un oggetto più piccolo di uno strumento da 3200mm.
Questo vuol dire che il sensore inquadra più cielo e, se avete fatto la prova da un cielo sensibilmente inquinato, questo si aggiunge alla luminosità globale dell'istogramma.
Questa potrebbe verosimilmente essere la chiave che apre finalmente la nostra ostica serratura.
Quando, Marco, tu apprezzi la luminosità dell'immagine attraverso l'RC vieni inevitabilmente tratto in inganno dalla riduzione del contrasto, se il cielo è significativamente inquinato, proprio a causa di quanto ha brillantemente illustrato Davide. Questo ti fornisce la falsa informazione che sia l'immagine ad essere meno brillante.
E' il nostro sistema visivo che determina quell'errore percettivo.
Non avevo nemmeno pensato alla variabile inquinamento luminoso in rapporto all'estensione dell'oggetto osservato!
Grazie Davide per aver puntato il dito proprio lì. Vediamo se le cose sono realmente andate come ora ipotizzato.
A te, Marco, nuovamente la palla

Beppe
P.S.: gli unici paradossi degni di questo nome sono quelli logici e quelli matematici. In questo caso direi che non ci si possa proprio ricadere.
Il termine da me utilizzato è, ovviamente - ripeto - una semplice iperbole dialettica
