Ciao a tutti.
In vista di un riassetto del nostro osservatorio ho deciso dopo circa 3 anni dall'acquisto, di ripulire le ottiche del mio RC10".
Ho voluto raccogliere in una sorta di album fotografico, i passaggi salienti sia per quanto riguarda la pulizia dello specchio, sia per la successiva collimazione.
Non vuole essere affatto un tutorial, ma ho notato che parlando con vari amici ci sono dubbi e incertezze su come intervenire.
SMONTAGGIO:
la culatta di questo modello è sostenuta da 4 viti con testa a croce direttamente sulla lamiera, e le viti che sostengono le barre Losmandy.
ATTENZIONE:
ce n'è una nascosta sotto la conchiglia che sostiene la barra, perciò la conchiglia stessa andrà rimossa, altrimenti si rischia di rovinare il filetto.
Una volta sfilata la culatta andrà svitato il tubo paraluce interno semplicemente impugnandolo e ruotandolo.
Capovolgendo la culatta con ancora lo specchio dentro andremo a rimuovere le viti cromate di collimazione presenti sulla culatta e che sostengono la cella del primario....tranquilli non succederà nulla perchè il primario è ancora bloccato da un anello centrale.
L'anello centrale è fermato da due brucoline che vanno prima allentate. Poi si procede a svitarlo con parecchi giri ..... ha un lungo filetto.
Ora si può rimuovere la cella dalla culatta.
NOTA: ricordo ancora il mio vecchio 8" dove lo specchio era libero, ma in questo mio modello, lo specchio è fermato da 3 colate laterali di "silicone" o altro materiale che probabilmente ha il compito di stabilizzarlo lateralmente.
In questo caso ciò rende impossibile separare il primario dalla culatta, se non incidendo questa specie di materiale gommoso.
Io l'ho lasciato così, ma avevo voglia di provare ad inserire degli spessori tra cella e primario perchè, come vedete dalle immagini, ci sono solo 3 spessorini di sughero a far da appoggio per lo specchio.
Poco male, sfruttando un minimo di elasticità e di cocciutaggine, sono riuscito ad inserirne comunque altri 3 per far sì che almeno ci fosse una certa uniformità....vedremo se questa cosa avrà conseguenze (positive o negative...ndr).
LAVAGGIO:io da sempre utilizzo solo acqua distillata. Con molta delicatezza appoggio lo specchio in una bacinella, prima soffio via eventuali particelle, poi con dell'ovatta imbevuta l'ho passata sullo specchio tamponando bene senza colare....ricordo che la cella non l'ho rimossa.
In caso la si rimuova, e con parecchio sporco presente, si può abbondare con l'acqua.
Usando via via dei batuffoli asciutti e tamponando di asciuga tutto davvero rapidamente.
In passato ho utilizzato anche fazzolettini cleenex imbevuti di acqua e poi asciutti.
Soffiando con una pompetta si mandano via pelucchi e polvere.
Lo specchio è pulito!
Il rimontaggio segue l'ordine inverso.
COLLIMAZIONE:Argomento sempre spinoso e foriero di discussioni....io agisco così considerando che
in questo modello è stata inserita una piastra tiltabile che separa il gruppo focheggiatore dalla cella del primario1-controllo dell'ortogonalità del focheggiatore rispetto al riferimento posto sul secondario.
Utilizzare un collimatore laser sapendo però che difficilmente i collimatori commerciali saranno precisi. Perciò andare per tentativi.
Quì conviene farsi aiutare da qualcuno per osservare lo specchio secondario...ruotando con attenzione il collimatore nel porta oculare, verificare che, sul riferimento del secondario, il fascio laser esegua un punto o un piccolo cerchio (il più delle volte) che idealmente andremo a prendere come mira.
Agendo sulle viti tilt della piastra o di un focheggiatore collimabile (tipo Moonlite), regoliamo fino a che il collimatore ci darà (sempre ruotandolo un pò), la mira al centro del riferimento del secondario...andando per tentativi raggiungiamo una certa precisione.
2-centraggio del secondario. Quì torna molto utile il collimatore Takahashi, inserendolo nel porta oculare, andremo a centrare il suo riferimento con quello sul secondario agendo sulle viti di quest'ultimo.
3-centraggio del primario....ponendoci ad una distanza di circa 40/50cm dal porta oculare andiamo ad osservare la concentricità dei riflessi tra primario e secondario, cercando di mantenere quanto più possibile una visione parallela all'asse del focheggiatore. Se notiamo degli spicchi bianchi ai bordi del riflesso interno, proviamo a regolare le viti di collimazione del primario.
A questo punto si è raggiunta una sufficiente collimazione a "secco" che potrà essere rettificata sul cielo intervenendo sulle viti di collimazione del primario poste sulla culatta.
Ho scritto una cifra
Tutto ciò è frutto della mia personale esperienza e delle mie personali aspettative, ma spero di aver fatto cosa gradita a qualche amico che ha timore di mettere mano al proprio strumento, considerando che è sempre cosa buona e giusta essere in grado di manutenzionare la propria attrezzatura almeno ad un livello basico.
NB:...ho dovuto utilizzare l'aspirapolvere, per uno strumento in postazione fissa è necessario...tanti cadaveri
Se volete integrare e correggere qualche passaggio fate pure.
Un saluto a tutti.
Gp