rocko ha scritto:
Ok. Devo rivedermi un po' di teoria. Nella mia piccola esperienza ho sempre pensato che strumenti con alto rapporto focale fossero piu' indicati per doppie, luna, pianeti ecc. E viceversa gli strumenti con un basso rapporto focale adatti al deep. Quindi se un telescopio ha un rapporto spinto, poniamo f12, ma ha anche un'apertura importante, puo' comunque andare bene per io cielo profondo? Chiedo scusa se ho posto questa domanda in questa sezione, forse era piu' pertinente l'area per neofiti.
Quello che dici è abbastanza corretto, ma non per la questione "luminosità" (che come ti hanno detto è un dato importante in fotografia) ma soprattutto per questione di focale.
Ribadendo che il diametro è il parametro
primario di un telescopio (da cui si può discriminare cosa si vede e cosa NON si vede), il secondo parametro importante è la lunghezza focale, uno strumento "planetario" ad alto rapporto focale, ha anche una discreta lunghezza focale, un 100 mm f/12 ha focale di 1.200 mm, questo permette di raggiungere alti ingrandimenti (e quindi piccole pupille d'uscita) con oculari dalla focale non troppo corta e quindi normalmente piu "comodi", piu semplici e quindi meno costosi, il disteso rapporto focale è molto "tollerante" (anche alla scollimazione) e quindi come detto prima può dare ottime prestazioni anche con oculari dallo schema semplice, con poche lenti, solitamente preferibile sul planetario (classica accoppiata sui pianeti è un telescopio "lungo" con un ortoscopico di abbe nel focheggiatore), di contro la lunga focale non permette di abbracciare ampi campi (un 1.200 mm di focale con oculari da 31,8 mm raggiunge un campo reale massimo di circa 1,3°), ma di questo fattore nel planetario se ne può fare tranquillamente a meno.
Uno strumento di basso rapporto focale prima di tutto permette di avere un ottimo rapporto ingrandimenti/pupilla d'uscita, in virtù della focale relativamente corta in relazione al diametro (vedi i dobson da 25 a 40 cm con rapporti focali da f/6 a f/4,5 e quindi con focali tutte intorno ai 1.500/1.800 mm), da qui la maggior propensione al deep, potendo osservare ad esempio con una pupilla comoda comoda di 5 mm pur potendo viaggiare a discreti ingrandimenti tipo 60/80x, cosa che con un rapporto focale disteso, necessiterebbe di un tubone di svariati metri.