Ma ... vuoi mettere il piacere, la soddisfazione e persino l'orgasmo (!) che puoi trarre solo dal vedere - spesso davvero dalla sera alla mattina - germogliare dentro il tuo cuore un sogno glorioso e colorato, prefigurare nella tua mente un'idea che ti appare tanto pazza quanto eccitante, vederla con gli occhi della tua fantasia come come fosse già realtà, concepire un progetto che di giorno in giorno prende forma, e finalmente sfiorare i confini di una concretezza che temevi di non raggiungere mai solo il giorno prima.
Così, ancora incredulo, finalmente crei; tieni in mano il telescopio e orgogliosamente vai esclamando a destra ed a manca: "Non ci crederete, ma davvero questo è opera mia!
Eppure in quello stesso istante qualcosa svanisce per sempre ... però, come hai vissuto per mesi (fors'anche anni)?

. Ehi, avete provato tanta tonificante soddisfazione?
Se a questa domanda qualcuno di voi risponde di sì, allora, ragazzi, siete in grado di comprendere ciò che provo io che ve lo sto raccontando ...
Non ha forse detto il saggio

che la felicità è nel trascorrere del viaggio e non nel raggiungimento della meta?
Questo qui pare sia il mondo del "tutto e subito", il mondo dei piaceri effimeri, regolarmente e rapidamente seguiti da una vertiginosa - e già ben prevista - insopportabile noia ...
E poi ... si ricomincia in una assurda coazione a ripetere. Peccato!
Questa è la strumentite, ragazzi
E' forse (senza forse) una sorta di nevrosi quella come questa (la mia) ... ma sapete che vi dico? Non lascerei mai la personale eccitazione per l'assuefazione altrui!
Beppe