Piu che altro il controllo del cromatismo è deputato al
rapporto focale (oltre che ovviamente ad un buon progetto del doppietto o tripletto e di una suo buona lavorazione), in merito, visto che ina immagine (in questo caso un video) spiega piu di mille parole, guardati questo filmatino di pochi secondi è illuminante.
http://www.findthatfile.com/search-5352 ... on-avi.htmLa lunghezza focale influisce direttamente sul campo inquadrato, piu è corta e maggiore sarà il campo inquadrato e varia in base a questa formula (semplificata ed approssimata)
TFOV = 57,3° x Fs / FDove:
• TFOV = "true fiel of view" ovvero "campo reale inquadrato";
• 57,3° sono i gradi contenuti in un radiante;
• Fs = Field-stop ovvero Diaframma di campo di un oculare, che quello limita il campo apparente (AFOV) abbracciato da questo (è un valore impostato dallo schema ottico dell'oculare stesso), è la differenza di questo valore che insieme alla sua focale differenzia gli oculari da normali (fino a 55° d'AFOV), grandangolari (fino a 70° d'AFOV), supergrandandolari (fino a 84° d'AFOV) e ultragrandangolari (oltre gli 84° d'AFOV), l'AFOV è calcolato con la stessa formula dove al posto della focale dello strumento "F" c'è la focale dell'oculare "Foc" ► AFOV = 57,3° x Fs / Foc;
• F = lunghezza focale dello strumento.
Applicando questa regola si capisce subito il perché al diminuire della focale aumenta il campo inquadrato. [
esempio]
Ora il binocolo è fatto per osservare i campi larghi a medio-bassi e bassi ingrandimenti, quindi per le "sventagliate" sul cielo (ed ovviamente anche sui panorami terrestri) ha quindi bisogno di dare una visuale "ariosa", quindi in teoria si dovrebbe predilige una focale piu corta possibile unita ad oculari con un grande campo apparente, una focale corta aiuta inoltre ad avere uno strumento piu compatto e meno ingombrante, ma fare uno strumento compatto, leggero, meccanicamente resistente (agli urti, alle scollimazioni, ali'umidità, ecc) ne fa alzare il costo in maniera non indifferente; da qui cominciano i compromessi, per fornire uno strumento valido ad un costo accettabile, quindi si allunga un po la focale per rendere le ottiche meno complicate da fare (focale corta significa curvatura delle lenti maggiore e quindi lavorazione piu difficoltosa e costosa), ma non troppo per fare uno strumento ancora decentemente compatto, si utilizzano soluzioni meccaniche meno spinte (piu facili da fare a costo minore) ed ovviamente il tutto appesantisce lo strumento, ma non troppo se no si ha uno strumento che pesa troppo e si scollima in due secondi, alla fine sono tutti compromessi, se non li si vogliono, basta tirar fuori 8/10.000 € e prendersi questo
Kowa Highlander.
Poi ci sono anche binocoloni piu specializzati, i quali hanno una focale piu lunga (quindi con un po meno compromessi) per sviluppare maggiori ingrandimenti con una discreta/buona qualità ottica, però al prezzo di maggior ingombro e peso.
Gli strumenti a lunga focale (soprattutto telescopi e piu raramente
binoscopi) sono piu specializzati per l'osservazione dei pianeti per pochi semplici motivi, strumenti "lunghi" hanno anche un rapporto focale lungo (f/10, f/15 ed oltre) che come spiegato all'inizio (nel caso dei rifrattori) aiuta a controllare il cromatismo, poi la lunga focale permette piu facilmente alti ingrandimenti senza necessariamente l'uso di oculari di corta focale o di lenti di barlow ed i pianeti essendo angolarmente poco estesi, anche se si ha un campo esiguo dovuto alla lunga focale, cio non comporta un problema.