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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: MaxBright - VS - Baader-Zeiss
MessaggioInviato: lunedì 27 novembre 2006, 10:42 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:12
Messaggi: 389
Località: Settimo di Pescantina VR
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non so se i moderatori vorranno inserirlo nella sezione prove, visto che personalmente non mi sento in grado di fare una vera recensione, ma solo di darvi alcune impressioni personali.
Osservate per tutta la sessione (alle 00:15 il cielo si è velato) M42 - M1.
Quindi un oggetto deep sky molto luminoso e uno decisamente evanescente. Strumento C11, oculari: Nagler 22mm in mono e Antares W70 19mm sulle torrette.
Anzitutto confermo la sensazione di Sbab, che pur notando perdita di luce nella visione stereo (anche secondo me quantificabile in un 20% circa) non si perde nessun dettaglio visibile in mono, anzi.
Su M42 posso affermare che la visione stereo era più incisa sia sulla B-Z che sulla Max rispetto alla visione mono, che ovviamente era più luminosa e a maggior campo (effetto Nagler).
Per la B-Z confermo la visione perfetta fino al bordo, con bordo oculare molto ben definito. Lo stesso nella Max risulta leggermente impastato a partire direi dall'85-90% del campo, un'inezia ma c'è.
Confermo anche la perfetta bilanciatura dei due canali sulla B-Z e lo sbilanciamento (60-40% circa) nella Max già più volte discusso.
La sorpresa però viene fuori proprio quì.
Lo sbilanciamento dei due canali nella Max (che mi provoca una iniziale sensazione di cecità dell'occhio destro, il quale percepisce un fondo cielo più scuro e dettagli più deboli rispetto al sinistro, quindi si trova in una situazione che altrove ho definito "a rimorchio") in realtà ha poi l'effetto di aumentare il contrasto.
M42 che nella B-Z è meravigliosa, nella Max perde sì in luminosità ma non in dettaglio, perchè aumenta il contrasto. Non so se riesco a darvi l'idea.
Morale, la sorellina vende carissima la pelle anche sul deep. Almeno il deep luminoso.
Per metterle alla prova su un campo più difficile ho scelto M1. Ma quanto poco si vede già in mono?!?! Certo che Messier aveva un bell'occhio, o forse nel 700 era più brillante di oggi, mah!
Morale, la macchiolina, molto evanescente, che vedevo nel Nagler, me la ritrovavo nella B-Z, più scura ma con fondo cielo più scuro, quindi staccava sostanzialmente alla stessa maniera.
La sorellina quì perde qualcosa, perchè il canale DX questa volta collabora poco o nulla alla visione globale, che risulta nel complesso molto scura.
Al momento posso dirmi soddisfattissimo della visione stereo anche su soggetti deep brillanti. Attendo però di sviluppare questo confronto anche su globulari, planetarie, galassie e planetario, visto che la piccolina, che prima del confronto pensavo di rivendere, ora me la tengo stretta.
Del resto è comunque molto più maneggevole e meno impegnativa da portare in uscita, quindi viste le prestazioni più che soddisfacenti la terrò per questo scopo.
Vi terrò aggiornati appena avrò comparato la visione stereo di altri oggetti.
Ribadisco però che si tratta di sensazioni personali, che non pretendono di avere valore universale.

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ciao Andrea.

"Look mummy, there's an airplane up in the sky" R.W.


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MessaggioInviato: martedì 28 novembre 2006, 0:31 
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Iscritto il: sabato 25 febbraio 2006, 12:07
Messaggi: 201
Località: "Roceja", TO Italy
Per un confronto più rispondente al vero, direi che la prova in mono e in bino andrebbe fatta con lo stesso oculare che viene usato in doppio sulla bino.
Buone prove Sergio
:)
Devo essere particolarmente fortunato come posizione, oppure i cm in più del C14 fanno la differenza, però M 1 da me nei giorni giusti con la Mark V è un gran bel vedere.

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MessaggioInviato: martedì 28 novembre 2006, 11:02 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:12
Messaggi: 389
Località: Settimo di Pescantina VR
Tipo di Astrofilo: Visualista
sul discorso degli oculari sono perfettamente d'accordo Sergio, solo che mi è venuto in mente troppo tardi, a confronto già effettuato.
Al prossimo test non mancherò.

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ciao Andrea.

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MessaggioInviato: martedì 28 novembre 2006, 11:35 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
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Località: Magenta (MI)
In merito a quanto scrivono Andrea e Sergio, si può dire che gli Antares sono "inferiori" al Nagler, e parte della maggior luminosità del Nagler è dovuta al minore ingrandimento che produce, sia a causa della focale (22 contro 19) sia a causa dell'aumento della focale del telescopio in modalità bino (5-10% ?).
A questo maggiore ingrandimento (20-25% complessivo) forse è da imputare PARTE della migliore percezione del contrasto.

Cieli sereni e grazie per la rece !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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MessaggioInviato: lunedì 11 dicembre 2006, 9:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:12
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Località: Settimo di Pescantina VR
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ieri sera ho perfezionato il test su M42, utilizzando come suggerito gli stessi oculari tra mono e stereo, ovvero gli Antares w70 19mm.
Non posso che confermare tutte le impressioni già riportate nel post iniziale.
Aggiungo solo, visto che questa volta li ho usati, le mie impressioni sull'accoppiata torretta+filtri interferenziali.
Nella fattispecie l'UHC e l'OIII da 2" dell'Astronomik.
L'OIII era un po' troppo selettivo, ho preferito l'UHC. Direi che in stereo si esaltano letteralmente.
In particolare l'UHC tirava fuori la nebulosa dal fondo cielo in maniera impressionante. La perdita di luce è evidente, ma ancora una volta il fatto di avere due sensori che la raccolgono ovvia all'inconveniente e il risultato è di quelli che non dimentichi.
In altro post ho paragonato la visione di M42 in questa configurazione a quando Dio parla, in certi vecchi film, e si vede una luce magnifica che filtra attraverso le nubi. Panso di non esagerare nel darvi questa immagine.
Neppure io, come altri, avevo mai apprezzato molto l'uso di tali filtri in mono, prediligendo l'immagine al naturale. Invece, devo dire che ieri, in stereo, appena messo l'UHC non l'ho più tolto.
MERAVIGLIOSO!!! :shock: :shock: :shock:

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ciao Andrea.

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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 10:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:12
Messaggi: 389
Località: Settimo di Pescantina VR
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ieri su un Saturno ancora molto basso (meno di 20°) ho potuto verificare il bilanciamento dei canali nelle due torrette.
L'immagine era decisamente inguardabile da tanto ballava, ma non era questo l'obiettivo del mio test. Saturno era già sufficientemente brillante da servire al mio scopo.
Risultato?
Anche la Baader-Zeiss ha un leggero sbilanciamento DX-SX, col canale SX più luminoso, esattamente come per la sorellina minore.
La differenza tra le due è che, se per la Max possiamo tenere buone le percentuali già date da Alessandro e da me confermate, ovvero 40% DX e 60% SX, nella Baader-Zeiss questo sbilanciamento si riduce sensibilmente. Io lo quantificherei in un 45% DX - 55% SX o forse anche uno o due punti in meno.
In definitiva sullo sbilanciamento direi che, seppur presente in entrambe, nella Max è più evidente e personalmente, come ho già detto, lo trovo un po' fastidioso, perchè mi da una iniziale sensazione di ciecità del destro anche se poi questo non ha effetti negativi sulla visione stereo (anche su questo punto concordo pienamente con Alessandro).
Sulla Baader-Zeiss lo sbilanciamento è quasi impercettibile, anzi se non l'avessi testata su Saturno non l'avrei mai notato. Credo di poter affermare che lo si può vedere solo su Saturno e su Giove e bisogna essere dei pignoli come me. Già su Marte non credo sarà più percepibile vista la colorazione più scura del pianeta, sulla luna non te ne accorgi (troppo luminosa) neanche con la Max, per la verità, lo percepisci sulla luna.
E allora? Vi chiederete... mille euro di differenza per non vedere Saturno e Giove sbilanciati?
Non è proprio così. Intanto l'effetto ciecità del destro sulla B-Z è completamente assente e questo nel deep io lo trovo vincente, più riposante e più appagante.
Poi c'è un campo completamente ed uniformemente illuminato almeno con gli Antares 19mm (attendo impaziente di vederla alla prova con i Pan24).
Personalmente sono soddisfatto di entrambe, la differenza c'è e si vede, la B-Z vale tutti i suoi soldi, mentre la sorellina si batte come un leone e vale più di quel che costa.
In definitiva se siete dei malati di visualismo acuto, come me, e avete più di mille euri da investire, e magari un bell'Apo su cui montarla, prendete la Baader-Zeiss, non ve ne pentirete.
Per tutti gli altri casi con la Max vi toglierete già un sacco di soddisfazioni specie se siete degli itineranti, è sicuramente più pratica leggera e trasportabile.

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ciao Andrea.

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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 11:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Ogni tanto (meglio dire sempre) faccio un giro su Cloudynights, lo sbilanciamento della luminosità tra i due canali dx e sx delle varie torrette binoculari è stato più volte commentato, ed anche parzialmente attribuito a polarizzazione differente del fascio luminoso introdotta dai prismi, cosa che per me significa ben poco dato che la polarizzazione è un concetto mai approfondito e pertanto difficilmente intuibile (già fatico a comprendere due leggi base dell'ottica !).

Se posso dare un significato quantitativo dello sbilanciamento dei canali lo faccio con un esempio un po' campato per aria ma che rende bene l'idea :

supponiamo di avere un quadrilatero con semiperimetro di 100, nel caso singolare che i lati siano uguali abbiamo un quadrato con lato 50 e l'area (la resa in un ipotetico paragone con l'ottica di una torretta binoculare) è pari a 2.500 (50x50).
Se i lati sono sbilanciati, in tutti i casi otteniamo un rettangolo la cui area sarà sempre minore di quella del quadrato.
Ad esempio 40-60, l'area sarà di 2.400 (60x40) con una perdita di superficie di 100 ossia del 4% dal caso ottimale di lati uguali, possiamo dire che la collaborazione tra i due occhi c'è quasi tutta anche se non al top.
Se le cose vanno peggio (30 e 70) avrò area 2.100 con perdita del 16%, e così via fino ad arrivare al caso di un lato da 100 e dell'altro inesistente cioè 0, avrò area nulla e quindi resa (collaborazione tra i due occhi) zero.

Ecco, è solo un pensiero che mi è venuto in mente e che può dare una idea grossolana di quanto possa influire lo sbilanciamento del fascio luminoso di una torretta.

Che ne pensate ?

Cieli sereni !

Alessandro Re

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MessaggioInviato: martedì 12 dicembre 2006, 12:04 
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Il paragone è interessante ma considerando la faccenda da un'altra angolatura mi verrebbe da pensare che, a parità di progetto ottico dei prismi (ovvero qualità), non è influente che la luce passi 50% 50% 0 40%-60% perchè quella che perdi in un canale la acquisti nell'altro, quindi la quantità di fotoni che passa è la stessa, poi il cervello fonde il tutto.

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