Qualsiasi giudizio su questo binocolo non può prescindere dall'uso cui è destinato. Se pensate di trovarvi di fronte ad uno strumento esclusivo per l'astronomia che vi mostri stelle come spilli su tutto il campo vi sbagliate, come pure se pensate - poichè è "solo" un 7x32 - di poterlo tenere tranquillamente tra pollice e indice tutta la serata: questo binocolo non è proprio una piuma. Abituato male come sono col mio buon vecchio piccolo Zenith 8x30 che pesa neanche mezzo chilo, gli 800 grammi del kenkino si fanno sentire. D'altra parte c'era da immaginarselo, vista la sua peculiarità di estrema visione panoramica, che lascia sospettare la presenza di abbondante vetro al suo interno ed in particolare due prismi generosi. Non l'ho smontato per verificare queste supposizioni, ma dimensioni e peso lasciano presagire tutto questo. Certo che se il CR non è di 13° allora c'è da rimanere delusi, se non arrabbiati.
Esteticamente è molto ma molto carino. Al contatto con le mani la sua plastica levigata e morbida fa pensare alla pelle di una ragazza, dunque non dispiace tenerlo in mano, per chi ce la fa. Preso con una mano, il peso dell'altra metà fa si che si richiuda da solo, dunque se ci tenete al vostro bel nasino tenetelo sempre con due mani oppure fate stringere la frizione centrale da un vostro amico competente in questo genere di lavori. Sia la messa a fuoco (centrale) che la correzione diottrica (occhio destro) sono morbide e sicure. La meccanica in generale non sembra eccessivamente lussuosa ma nemmeno dal farvi gridare "al ladro!". E' un binocolo ben fatto, sia nel design sia nella fattura. E di sicuro non sarà apocromatico ma che volete: ci sono binocoli grandi come questo che costano dieci o venti volte tanto, e che non hanno nemmeno 8° di CR...
Dentro il pacco c'è il binocolo all'interno della sua custodia con cinta a tracolla, tappato sia davanti con due tappi in plastica che dietro con un unico tappo che avvolge i due oculari. Fanno compagnia un panno e una lenspen per le pulizie, gentilmente offerti in omaggio.
Gli obiettivi sono due, e questo lo sospettavamo visto che abbiamo deciso di comprare un binocolo. Ad una vista esterna i due obiettivi presentano qualche riflesso verdastro e buona trasparenza, hanno un diametro esterno (cella) di 43mm ed escono di 25mm dallo scafo, ma - ohibò - hanno un diametro interno di 35mm e non 32. Traquardando dalla parte di questi obiettivi si vede l'altra uscita ben tonda e generosa, senza alcun inciampo sui bordi. Anche traguardando le pupille d'uscita queste appaiono ben tonde, ma con una piccolissima corda sul bordo esterno che interrompe la circonferenza altrove ben disegnata, ma una cosa veramente irrisoria. La lente frontale dell'oculare è generosa: 20mm di diametro. A guardarla dall'esterno mostra una quantità impressionante di riflessi variamente colorati e ricurvi, che lasciano intuire la presenza di un sistema ottico interno molto complesso evidentemente studiato per allargare il campo. I paraocchi, in plastica, sono larghi 41mm ma è come se non ci fossero: nel lato esterno arrivano a 4mm dal piano della lente dell'occhio, mentre dal lato interno solo 2mm.
PROVA DIURNA TERRESTRE
13.1°? Si, ci sono. Ma solo se teniamo lo sguardo fisso al centro. Allora si abbiamo l'idea che tutto ci giri attorno, di essere soli noi e il panorama senza alcun intermediario ottico in mezzo, ma se solo spostiamo gli occhi verso i bordi come per magia una buona fetta di questo campo sparisce. Al centro vedo parabole lontane e riesco a leggerne la marca e i numeri di matricola, ma se la parabola è esattamente al bordo del campo e la osservo "con la coda dell'occhio" continuo a distinguere precisamente una parabola, ma senza poter leggere quelle scritte. Direte voi: ma è ovvio, non è colpa del binocolo, non si può leggere con la coda dell'occhio. Si, avete ragione, ma se provo istintivamente a girare l'occhio verso quella parabola...oplà, sparisce anche la parabola. Un pò di curvatura di campo non corretta c'entra pure... e qui torniamo al discorso di prima: che volete da un binocolo che costa 198€ e non 1980? Però però... fin quasi a 80° di campo riesco a muovere l'occhio e "acchiappare" i particolari con visione diretta, oltre questo limite (che chiamerò orizzonte degli eventi) succede quello strano principio di indeterminazione: se non lo guardi c'è, se lo guardi non c'è più. Ovvero se lo guardi in distolta c'è, se lo punti direttamente non c'è più. Ma in distolta il campo c'è, eccome, ed il cervello lo elabora come un unico spazio infinito.
Aggiungo: 7x per 13° al mio paese fanno 91° (novantunogradi) di campo apparente, che a metterci gli occhi però sembrano molti di più.. Possono sembrare ben poca cosa rispetto ai nostri naturali 180°, ma credetemi che lo Zenith 8x30 che non è un fesso coi suoi 60° una volta usato il Kenkino mi ha fatto rattristire. Mi dicevo: ma come ho fatto a sopportare questo buco nel muro?
Io porto gli occhiali, ma per mia scelta quando faccio osservazioni con strumenti ottici li tolgo sempre, anche se sono astigmatico dalla parte sinistra. Questa mia usanza qui cade a pennello. Per apprezzare tutto il campo occorre "schiacciare" gli occhi sulla lente oculare, ed è una fortuna che i paraocchi siano così sottili. Ma non ho riscontrato problemi particolari agli occhi. Al naso invece si! Se non si chiude abbastanza il binocolo avvicinando il più possibile la distanza interpupillare nei limiti consentiti dalla collimazione, si sbatte il naso sul focheggiatore centrale. Trovata la giusta misura, però, si riesce ad evitare la chirurgia estetica. Questo binocolo è ben collimato, non ho provato il minimo fastidio col metodo del "guarda e fuggi" anche a minime distanze di messa a fuoco. A proposito, riesco ad osservare anche a tre metri da me. E oserei dire anche a tre metri accanto a me.
PROVA SERALE TERRESTRE
Si ma io non sono un naturalista. Sono un astronomo. Con le luci lontane come la mettiamo? Per sicurezza ho utilizzato solo l'occhio destro, quello buono, ed ho esplorato il campo di competenza per quest'occhio (tanto mi sono detto i due gruppi ottici saranno uguali: o sono buoni tutti e due o fanno schifo entrambi). Ho puntato lampioni lontani sulla costa calabra e... udite udite: punte di spillo al centro, che si mantengono quasi immutati fino ad un campo di 80° (l'orizzonte degli eventi) oltre il quale cominciano a soffrire una lieve distorsione, pur partecipando dignitosamente alla scena. Non vedo l'ora di puntare una costellazione, mi sono detto leccandomi i baffi. In fondo le stelle sono lampioni....e mi sono anche detto che entro l'orizzonte degli eventi è stata fatta una buona correzione della curvatura di campo. E la cromatica? Osservando violenti lampioni bianchi ad un chilometro non ho percepito la benchè minima diffusione nè aloni tricolori: il kenkino non conosce questa aberrazione, oppure non la conosco io.
PROVA NOTTURNA CELESTE
Il cielo è spietato e adesso i nodi vengono al pettine. Le nubi lasciavano intravedere solo la W di Cassiopea. Messa la prima stella su un bordo del campo, nell'altro estremo del campo entrava giusta giusta la quinta stella della W. Il widebino offriva una allegra quantità di stelle su un fondo cielo abbastanza scuro, nonostante un inquinamento luminoso da fare paura. Le belle sorprese finiscono qui. Le stelle mostravano aberrazione sferica anche al centro del campo ma un giusto compromesso di intra ed extrafocale mi impediva di singhiozzare. Sul campo il focheggiatore si è rivelato essere il difetto principale di questo strumento, non per la sua morbidità o precisione ma per la sua posizione troppo arretrata: focheggiare in corso di osservazione è pericoloso per l'integrità del vostro naso. Anche il peso dello strumento sembra aumentare nel passaggio dall'osservazione terrestre a quella celeste, ma la sua naturale vocazione di grandangolare non fa rimpiangere troppo una visione più ferma: non è certo un binocolo per hires, questo. Però una cinghia al collo impedirebbe di veder volare questo gioiellino dal quinto piano non appena la rotazione del focheggiatore urterà con più cattiveria del solito il vostro setto nasale.
CONCLUSIONI
Che volete che vi dica? Non serve alcuna frase che tiri le somme, viste le mie premesse e lo scopo per cui ho voluto questo binocolo. Mi interessava la visione di un campo reale ampio, ben oltre i 7° classici, e che mi facesse credere di essere in Namibia anche se mi trovo nel centro di Las Vegas (Messina) facendomi apprezzare non solo le costellazioni nella loro interezza ma soprattutto le disposizioni metriche delle costellazioni confinanti senza la necessità di dovermi spostare troppo. Un invito a nozze per lo starhopping a me tanto caro, visto che io adoro seguire i sentieri stellari alla ricerca degli oggetti che per me sono tesori nascosti in una mappa disegnata nel cielo, e non semplici numeri. Un "colpo d'occhio" che mi proietti in un cielo ricco di stelle che ahimè ricordo solo da bambino. Ma se proprio vi serve una conclusione, vi dirò che questo binocolo è una di quelle cose che non regalerò mai a nessuno. E non fraintendetemi: non perchè non valga la spesa, non perchè rischio la malafigura, ma perchè lo voglio tenere per me.
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_________________ OSSERVO CON: binocolo 8x30 (in vendita per passaggio a strumento inferiore)
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