Grazie a tutti dei commenti.
Pittoresca e stimolante la descrizione dei fili d'erba e del target a 150mt di Ivan...gia mi immagino sdraiato nell'erba durante un trekking ad osservare qualche scena wildlife in diretta con l'8X40 ex ..

Molto interessante la notazione circa la sfocatura, che dev'essere in senso "bersagli più vicini" anzichè"bersagli più lontani".
Nelle fonti che ho trovato in rete si parla sempre di bersagli, più vicini, a bordo campo=maggiore profondità di campo.
Anche perchè se il soggetto è all'infinito, difficile trovare oggetti più lontani (in senso di messa a fuoco) a bordo campo.
Ciò stimola un approfondimento delle leggi dell'ottica sottostanti, ovvero, come mai la sfocatura di campo è sempre in senso "extrafocale" (se non sbaglio) anzichè "intrafocale"?
e ancora: ha senso parlare di binocolo flat field nell'osservazione naturalistica?
Chiaro che il discorso è evidente in astronomia, dove i target sono considerati tutti all'infinito e quindi il concetto di flat field è intuitivo..ma è interessante capire come si può definire un binocolo flat field nel birdwatching, ammesso che ci si possa arrivare, dove le distanze dei target sono fra le più varie..
recensioni sullo swift audubon 820ed (il mio sogno) accennano al fatto che non ha un campo piatto, ma questo è forse addirittura voluto dai tecnici che l'hanno concepito? è quindi da ritenenersi un ulteriore pregio? a me parrebbe di si...