Non sarebbe propriamente corretto quanto si dice sul cielo profondo, infatti posso riferire che quel che si vede con una DenkII (ai miei comunque poco esperti occhi, ma che fruiscono di torrette binoculari da 6 anni quasi ogni giorno) è assolutamente identico a ciò che si vede con una Baader Maxbright al medesimo ingrandimento.
La differenza sta solo nell'apertura libera, che si traduce nella possibilità di utilizzo di oculari con field stop più ampio (circa 26mm vs circa 22mm) il che equivale alla possibilità di utilizzo o (1) di minore ingrandimento a pari campo apparente o (2) di maggiore campo apparente a pari ingrandimento.
A titolo di esempio, e con approssimazione tollerabile, possiamo usare (1) dei Panoptic 24mm al posto di un generico 20mm/65° oppure (2) dei Panoptic 24mm (il limite della Denk per intenderci) al posto di un 24mm Plossl generico, giusto per tradurre in numero le due possibilità illustrate precedentemente.
La Denk ha in più il correttore speciale che la facilita nel raggiungimento di bassi ingrandimenti col Dobson, ma se volessi inquadrare una planetaria a 300x il risultato sarebbe (anzi certamente è) lo stesso in entrambe le torrette.
Con un backfocus di 53mm un fattore di 1,7x (che in realtà ho misurato essere circa 1,5x) non è sufficiente a prolungare il cono di luce fino ai 110mm scarsi che servono alla Maxbright per andare a fuoco, la matematica mi dice che (facendo comunque finta che sia davvero 1,7x) arrivo 90,1mm fuori da focheggiatore, sempre che tu abbia misurato il backfocus correttamente, ossia relativo alla distanza residua di rientro del focheggiatore utilizzando uno degli oculari che impiegherai con la bino.
Cieli sereni !
Alessandro Re
P.S.: non leggete questo intervento come una secca puntualizzazione, piuttosto come un amichevole consiglio !
