Dopo la discussione che avevo avviato su questo Forum alcuni giorni fa (
viewtopic.php?f=26&t=58442&start=0), sono andato da Ottica San Marco, a Pordenone, per vedere di persona alcuni binocoli astronomici di cui abbiamo parlato. Li ho avuti per mano, e grazie alla gentilezza del personale, li ho potuti testare in modalità diurna. Ho fatto la mia scelta, e me ne sono venuto via con questo piccolino:
http://tinyurl.com/6ghas23Dopo due notti di osservazioni, debbo confessare che questa bestiolina mi piace parecchio, e credo proprio che mi farà ri-innamorare dell'astronomia binoculare...
La prima notte ho operato dal cortile di casa, in una zona suburbana (SQM circa 20.0), e già avevo avuto una buona impressione. Poi, ieri sera, da una località sufficientemente buia (circa 800m di quota sulla Prealpi Giulie, SQM 20.7) mi sono diverito ad osservare parecchi oggetti del profondo cielo.
Naturalmente è uno strumento che non ha nessuna pretesa di essere perfetto, ma sono comunque abbastanza soddisfatto: è molto comodo da usare, discretamete collimato, e con una resa ottica decente. Per quel prezzo, direi che è un buon prodotto. A questo punto debbo ammettere che ho dei gusti piuttosto difficili, poichè non ho ancora trovato un binocolo completamente esente da difetti, nemmeno i Miyauchi che qui vengono tanto decantati (e ne ho provati due diversi). Per inciso, tra tutti i binocoli che ho avuto modo di usare, quello che secondo me è risultato otticamente meglio riuscito, risponde al nome di Fujinon 10x70 FMT-SX-2.
Il cromatismo è sorprendentemente basso (solo un lieve alone azzurrognolo attorno alle stelle più brillanti, tipo Vega e Deneb), e diminuisce ulteriormente utiizzando degli oculari più decenti di quelli di serie (i quali in uso diurno mostrano una lieve dominante azzurrognola, effetto che scompare se si montano dei buoni oculari, segno che il problema non sta negli obbiettivi o nei prismi). Con gli oculari in dotazione, si inizia ad apprezzare una significativa deformazione delle immagini stellari oltre circa l'80% del campo inquadrato (al bordo estremo del campo la deformazione è invece ben evidente). Sostituendo gli oculari di serie con dei Plossl di testata bontà ottica (Masuyama e Parks Gold Series) la resa sui bordi è nettamente migliorata. La magnitudine stellare limite che ho raggiunto è stata circa la 12.ma. E' stato carino osservare M97 ed M108 nello stesso campo a 30x, inziare a sgranare M13 ed M3, "navigare" nella Vergine tra tutte quelle galassie nel campo, ecc. Ho provato a montare anche diversi oculari da 31,8mm: il Plossl da 10mm (43x) forniva forse la miglior visibilità sugli oggetti deep-sky compatti (tipo M13, M3, M51 e compagna, M81 + M82, ecc.). Per curiosità ho montato pure un paio di Nagler 7mm, e lo strumento ha reagito in maniera soprendente, riuscendo a dare ancora delle immagini fruibili (seppure sensibilmente più buie); nonostante i 62x e gli 82 gradi di campo apparente, non ho notato alcun ovvio effetto di vignettatura (almeno sul cielo notturno); va da sè che a questi ingrandimenti si inziavano ad apprezzare alcune magagnette (un pò di astigmatismo, appena percepibile a bassi ingrandimenti, qui diventava fastidioso, e la collimazione migliorabile), ma se non si può pretendere prestazioni di quel tipo nemmeno su un binocolo che costa molto, ma molto di più, figuriamoci su questo cinesino...
Ed ora, come concludono alcuni test delle riviste. Cosa mi è piaciuto di più: il contrasto e la brillantezza delle immagini (sembra di guardare dentro ad uno strumento ben più grosso), la comodità di osservazioni allo zenith e la praticità d'uso (3 minuti per montarlo/smontarlo). Cosa mi è piaciuto di meno: con gli angolati il puntamento degli oggetti è assai meno intuitivo che con i binocoli dritti: debbo assolutamete procurarmi un cercatore a punto rosso.
Domani si parte per le vacanze di Pasqua in montagna: lassù SQM 21.3-21.8.
Meteo permettendo, credo che se ne vedranno delle belle.
Ciao,
Giovanni Sostero