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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 17:51 
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Iscritto il: venerdì 7 gennaio 2011, 5:57
Messaggi: 96
Località: Colico
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao,
una domanda per i tecnici del forum, volevo sapere se e' vero che chi soffre di problemi di astigmatismo, io sono tra quelli, ma per ora non uso gli occhiali, e' meglio usi strumenti a piccola pupilla di uscita , ed inoltre se e' vero che col progredire dell'eta' la pupilla di uscita va sempre piu' rimpicciolendosi.
Io , alla mia :oops: veneranda eta' di 57 anni, posso usare binocoli con pupilla di uscita di oltre 5 mm. oppure e' inutile ed e' meglio mi procuri un binocolo con pupilla di uscita piu' piccola ?
Grazie per le risposte.
Uu Saluto a tutti gli amici del forum.

EDIT: Chiedo venia, ho scritto una cosa errata.. :oops: .
Volevo dire col trascorrere degli anni la pupilla dell' occhio umano si dilata sempre di meno...


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 18:01 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Io non mi preoccuperei troppo della pupilla d'uscita (come non me preoccupo io che non sono tanto giovane). Poi il diametro massimo della pupilla dovrebbe diminuire con l'età ma ogni persona è differente all'altra e bisongna sempre vedere caso per caso. Se il tuo astigmatismo è minimo, come penso se non porti occhiali, non dovrebbe dare problemi. Anche io sono leggermente astigmatico ed anzi, il mio astigmatismo è diminuito invecchiando, come pure la miopia che avevo da giovane.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 18:09 
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Iscritto il: venerdì 7 gennaio 2011, 5:57
Messaggi: 96
Località: Colico
Tipo di Astrofilo: Visualista
Pero' vedo le stelle come delle crocette, se invece socchiudo un po le palpebre, e riduco l'apertura dell' occhio, le vedo puntiformi, quindi sospettavo che per chi ha problemi di astigmatismo fosse piu' indicato un binocolo con piccola pupilla di uscita.
Alla mia eta' dici che posso comunque avere una dilatazione di oltre 5 mm. ?


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 18:16 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Per sapere il diametro della pupilla bisognerebbe misurarlo, ma è una cosa difficile da fare. Poi bisogna stare al buio assoluto per un pò di tempo. Prova magari qualche binocolo diverso, magari quello di un amico. Con un mio binocolo con prismi a tetto vedo le stelle come croci di Sant'andrea, ma non dipende dal mio occhio ma dai prismi del binocolo...

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 18:25 
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Iscritto il: lunedì 28 agosto 2006, 20:07
Messaggi: 2017
Località: Roma - Montefano (MC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao.
Riguardo al fatto che un astigmatico dovrebbe scegliere strumenti con pupille d'uscita piccole non ti so rispondere, ma sono curioso perchè non capisco il nesso.
Riguardo alla pupilla d'uscita che si rimpicciolisce con l'andare del tempo è vero, in realtà e un "restringimento" dovuto alla minore elasticità per cui non si dilata più come quando si è giovani.
Per essere certo della tua misura circa la pupilla d'uscita, e quindi del binocolo migliore da acquistare, potresti misurarla..

Saluti, Angelo.

ops...chiedo venia non avevo visto gli interventi precedenti...

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Osservo con:
Dobson RP Astro 12" (tuned)
Rifrattore Skywatcher 100 ED f/9 Pro - Achro Meade 102 f/9
Oculari: Baader Hyperion Aspheric 31mm - Nagler 20mm T5 - Vixen LVW 13mm - Exp. Sc. 8,8mm 82° - Exp. Sc. 6,7mm 82° - Exp. Sc. 4,7mm 82° - Takahashi TOE 4mm
Binocoli: USM 15x70, Astrotech 20x90, Nikon Action EX 12x50, Pentax PCF III 10x50, Asahi Pentax 10x50, Swift Newport 10x50 mod. 825, Bino Lidl 10x50, Eschenbach Consul 8x30, Pentax Marine 6x30 BIF


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: sabato 26 febbraio 2011, 18:33 
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Iscritto il: venerdì 7 gennaio 2011, 5:57
Messaggi: 96
Località: Colico
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si, avevo letto da qualche parte, molto tempo fa, una affermazione di questo genere ,cioe' che per chi soffre di astigmatismo e' molto meglio usare binocoli con piccola pupilla di uscita, pero' volevo delle reali conferme da chi e' veramente esperto.
Riguardo alla massima dilatazione possibile della pupilla dell' occhio alla mia eta', anche qui, sarebbe interessante misurarla, in quanto sarebbe inutile prendere un binocolo con pupilla di uscita di 7 mm. quando poi il mio occhio, potrebbe, che ne so, arrivare al massimo a 5, quindi sarebbe solo uno spreco, ad esempio un binocolo 14x100 , con un occhio che si dilata al massimo fino a 5 mm , sarebbe equivalente ad un 14x70.


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: domenica 27 febbraio 2011, 9:24 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3511
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
ho anch'io un minimo astigamtismo che non richiede occhiali e ho 51 anni, quindi capisco la tua sensazione quando osservi, ma credo sia sostanzialmente il contrario: in linea generale un binocolo con una minore pupilla d'uscita ha una messa a fuoco più difficile rispetto ad uno con PU maggiore. Questo concetto, non affermato da me ma raccolto da altri veri intenditori (ne parlai infatti con Claudio Manetti, Ed Zarenski e Holger Merlitz), ho potuto verificarlo anche su miei binocoli, per cui il tuo astgmatismo in realtà potrebbe essere facilitato.
relativamente alla dilatazione della pupilla in effetti è vero che col passare degli anni si dilata di meno, tuttavia vi è una grande variabilità individualee non è detto che all tua età possa ancora vere una buona dilatazione. Un bincolo con grande pupilla d'uscita, per esempio 7 mm, può comunque essere utile con cieli molto neri: anche se non ti dilati fino a 7 mm, in queste condizioni il cielo non apparira così chiaro e, comunque potrei sfruttare tutta la luce raccolta dai soggetti più deboli: è il caso del mio vixen 9x63 che è riuscito a farmi vedere il velo del cigno, qui però interviene la grande apertura da cui la pU è solo una conseguenza.
Non è comunque un caso che il classico 7x42 abbia fatto storia nella caccia in montagna e sia tra i più utilizzati da guardiaparco, guardie forestali, etc.
In conclusione, al tuo posto sceglierei più un binocolo in base ad ingrandimento ed apertura senza pensare troppo alla PU: un 60-70 mm con PU di 7 mm porterà comunque sempre più luce in quei 5 mm che sfrutti tu. Basta fare la prova al tramonto con un 8x30 e un 8x56 per rendersene conto

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osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: domenica 27 febbraio 2011, 12:38 
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Iscritto il: venerdì 7 gennaio 2011, 5:57
Messaggi: 96
Località: Colico
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie Piero, sempre esauriente nelle informazioni, benissimo , mi e' chiarissimo il concetto.
Ti ringrazio, e ringrazio anche gli altri gentili amici che hanno dato utili consigli.
:D


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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: martedì 15 marzo 2011, 12:26 
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Iscritto il: martedì 15 settembre 2009, 14:05
Messaggi: 527
Mi pare che stringendo gl'occhi, la visione migliora un pochettino a tutti.
Ad es., viene spontaneo farlo quando si cerca di cogliere meglio un'immagine lontana.

Ciò, in quanto da una parte si esercita un maggior sforzo di concentrazione nell'accomodazione del cristallino (dal punto di vista neuromotorio si tratta di una "sincinesia"), dall'altra si escludono dal percorso luce parti periferiche della cornea, la cui eventuale non perfetta sfericità é responsabile dell'astigmatismo.

Di fatto si realizza una sorta di effetto diaframma, come quando "diaframmiamo" le aperture di tele e binos per ridurne aberrazioni delle lenti frontali.

Per chi ha difetti di accomodazione, l'utilizzo di strumenti ottici andrebbe calibrato su misura sul proprio visus, tanto quanto si faceva con l'oculare delle reflex quando non avevano il display... o come taluni fanno tuttora per maschere sub, ski, etc...

Mi pare infine che in ottica larghe aperture (anche degli oculari) siano preferibili rispetto alle minori, per il maggior flusso luminoso che possono collettare.

In fondo, non é come guardare da un forellino oppure da una vasta breccia?

_________________
Guardare all'Infinito, agire nel Finito
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Ultima modifica di serastrof il martedì 15 marzo 2011, 12:38, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Pupilla d'uscita e astigmatismo
MessaggioInviato: martedì 15 marzo 2011, 12:38 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:55
Messaggi: 10275
Località: Salento
ragazzi non sono proprio d'accordo..
la pupilla d'uscita piccola per me è fondamentale per l'osservazione senza occhiali!
(non a caso non ho oculari a lunga focale)

Avevo il 20x90 e l'ho venduto. Con gli occhiali vedevo bene... senza occhiali le stelle non erano mai puntini ma croci.
Stessa cosa con il na140. Dovevo usare per forza oculari corti e ridurre cosi' la pupilla d'uscita.

Più la pupilla d'uscita è piccola minore è la zona dell'occhio "colpita da luce" e si evita quindi di usare una zona dell'occhio che non funziona propriamente bene per gli astigmatici. (detta in soldoni)

In pratica , visto che io detesto usare gli occhiali all'oculare ho abbandonato il binocolo di notte.
(il mio 10x32 è perfetto ma con 32mm non vado lontano...)

CIao


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