1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 10:46 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non sono la persona più indicata per trattare questo argomento, dato che la mia visione binoculare, o meglio, la fusione che il mio cervello fa di ciò che arriva dai due occhi, è tutt'altro che perfetta, come ho avuto modo di spiegare in altre occasioni.

Sento spesso dire che la maggiore distanza degli obiettivi dei binocoli a prismi di porro, rende una maggiore tridimensionalità rispetto a quelli con prismi a tetto.

La cosa ha ovviamente una sua logica, ma mi parrebbe valida solo osservando soggetti a poche decine di mt.

Più ci si allontana e più l'effetto parallasse si riduce, fino a diventare infinitesimale. Sto parlando di soggetti terrestri.

A livello astronomico poi, per avere un minimo di parallasse percepibile, osservando un soggetto vicino come la Luna, credo che bisognerebbe distanziare gli obiettivi di parecchi km, immagino.
Per tutto il resto, bisognerebbe metterli da una parte all'altra della Terra, se non addirittura da una parte all'altra dell'orbita intorno al sole. E non è detto che basti.

Non è così?

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 11:07 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Secondo me, per le applicazioni astronomiche amatoriali, l'effetto 3D di cui si parla non è tanto quello fisico, reale, dovuto alla parallasse.
E' più un effetto dell'interpretazione del nostro cervello.
Quando osservo con la torretta binoculare le stelle più luminose appaiono sempre più vicine rispetto a quelle più deboli, che invece sembrano sullo sfondo.
Stessa cosa osservando un ammasso+nebulosa, come ad esempio la nebulosa laguna nel sagittario: l'ammasso di stelline sembra galleggiare sopra alla nebulosa.

Ma si tratta di un effetto ottico, non è reale...

Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
http://www.sbab.it
http://www.astrofilicesena.it
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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 11:35 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3441
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Anche secondo me è certamente esclusivamente "virtuale" l'effetto tridimensionale reso dalla visione binoculare.
Però è tremendamente affascinante ... :wink:

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Massimo Alessandria
Dobson 16" "self-tuned" - Paracorr, Meade UWA 24, Pentax XW 20, 14, 7, Zoom Nagler 3-6, Supermono TMB 6

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Inquinamento Luminoso: astrofilo, hai fatto la tua parte?


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 14:42 
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Iscritto il: martedì 8 maggio 2007, 11:52
Messaggi: 2860
Località: Mola di Bari
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ma una torretta binoculare la consigliate anche su piccoli rifrattori?o si perde troppa luminosità? (intendo per il deep)

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Luciano Nicola Scaramuzzi

C'è chi ama osservare gli oggetti celesti e chi invece gli anelli di diffrazione, ma tutte le passioni sono legittime..[cit Marcopie]

Il mio blog: http://astrolucius.wordpress.com/


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 15:11 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per l'osservazione deepsky non c'è santo che tenga.
Le condizioni necessarie sono 2 e in quest'ordine di importanza:

1- cielo buio
2- diametro dello strumento

Con un rifrattorino sei già "tarpato" in partenza per quanto riguarda il punto 2, figuriamoci se ci piazzi sopra una torretta binoculare...
Con il mio 80ino in binoculare al massimo ci osservo luna, pianeti e qualche ammasso aperto tra quelli molto estesi che nel dobson non rendono per via della focale troppo elevata (che riduce il campo inquadrato).

Cieli sereni
Fabio

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Fabio Babini osserva con: Rifrattore AT80/550
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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 16:24 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 15:46
Messaggi: 60
Località: Bergamo
ciao, io ricordavo questo:
http://www.fis.unipr.it/~albino/documen ... 80_102.htm
dove ad esempio è spiegato che:

Ad occhio nudo la percezione della profondità arriva fino ad una distanza di circa 200 m. Utilizzando uno strumento binoculare la percezione della profondità aumenta di un fattore (B/b)·I, dove B è la distanza fra i centri degli obiettivi, b quella degli occhi e I è l’ingrandimento. Per il dual achro 80, B=170 mm, posto b=65 mm e I=200 si trova che la percezione della profondità può arrivare ad una distanza massima di circa 100 km.La percezione della profondità per distanze maggiori (come è quella dei corpi celesti), è di origine psicologica, come quella che si avverte usando lo sdoppiatore binoculare.


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 16:43 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Interessante anto59!
Al link non riesco ad accedere, mi da questo messaggio:

Forbidden
You don't have permission to access /~albino/documenti/startest/Test_binoscopi_80_102.htm on this server.

comunque, se ho compreso bene, ipotizzando un porro 10x50 con obiettivi a 140mm, dovrei avere una percezione di profondità circa di:
(140/65)*10*200= 4.615 mt.
mentre con un prisma a tetto con obiettivi a 65 mm. avrei all'incirca:
(65/65)*10*200= 2.000 mt.


Va da sé che per distanze inferiori, la profondità del porro sarà sempre più avvertibile.
Caspita! E io che pensano non si andasse al di là di poche decine di metri....

Certo, per le distanze astronomiche, il mio discorso iniziale rimane valido e sarebbe quindi solo un fatto psicologico, anche usando binoscopi molto grossi.

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Stefano
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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 16:52 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
stevedet ha scritto:
I
Va da sé che per distanze inferiori, la profondità del porro sarà sempre più avvertibile.
Caspita! E io che pensano non si andasse al di là di poche decine di metri....


Infatti lo pensavo anche io, poi con i numeri mi sono ricreduto. Però non tutti riescono a cogliere la differenza tra Porro e tetto.

C'è anche il rovescio della medaglia: se gli obiettivi sono troppo lontani tra loro, non si riesce ad avere una immagine binoculare sovrapposta di oggetti vicini.
A proposito: vi dovrò fare vedere il giocattolino che mi ha portato Babbo Natale...

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 17:05 
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Iscritto il: lunedì 10 settembre 2007, 15:46
Messaggi: 60
Località: Bergamo
http://www.fis.unipr.it/~albino/documen ... 0_102.html

rimando il link perchè penso sia molto interessante oltre che per le info sulla tridimensionalità, anche per la verifica sperimentale della "luminosità" equivalente del binoscopio rispetto al semplice telescopio


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MessaggioInviato: giovedì 29 gennaio 2009, 17:45 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ok. Adesso riesco ad accedere al link.

Ford Prefect ha scritto:
Però non tutti riescono a cogliere la differenza tra Porro e tetto.


Io sono senz'altro tra questi.... :roll:

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Stefano
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