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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2023, 12:40 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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La "scimmia" per questo strumento mi venne nel lontano febbraio 2019, in occasione di un incontro tra astrofili, tra questi c'era anche Piergiovanni Salimbeni che molto gentilmente portò il suo "Doc" da farmi provare e fu amore a prima vista. :bino:
Questo agosto (dopo 54 mesi) grazie all'aiuto di Piero Pignatta, sono finalmente riuscito a placare la scimmia.

Se volete leggere una vera recensione su questo strumento, andate direttamente su Binomania, trovate diversi articoli sul tema oltre a quello che personalmente ritengo il report di gran lunga più completo e articolato presente sul web (considerati anche i vari CN, allbinos, birdforum, ecc), io mi limiterò ad un confronto (improprio viste le differenze di diametro e ingrandimento) con gli altri due binocoloni che posseggo, un William Optics 22x70 apo e un Vixen Ark 30x80
Per fare cio, invece di apparecchiare tre stativi, ho preparato un accrocchio che mi permette di avere i tre bino allineati tra loro sulla stessa "testa", con sotto il manfrottone 161 che con gli alti carichi non ha problemi.
Allegato:
Bino_triplete_2.JPG
Bino_triplete_2.JPG [ 1.16 MiB | Osservato 9827 volte ]

Allegato:
Bino_triplete_3.JPG
Bino_triplete_3.JPG [ 1.15 MiB | Osservato 9827 volte ]


Come faccio sempre iniziamo con i "numeri"

WO 22x70:
  • Dimensioni e peso - 41 (48 con paraluce estratti) x 23 x 11 cm - 4,0 kg (con piastra e senza tappi)
  • ingrandimento - 22x, misurato - 21,5x;
  • campo reale - 3°, misurato - 2,98°;
  • pupilla d'uscita - 3,18 mm, misurato 3,25 mm.

Vx 30x80:
  • Dimensioni e peso - 33 x 23 x 11 cm - 2,5 kg (con piastra e senza tappi)
  • ingrandimento - 30x, misurato - 29,5x;
  • campo reale - 2,3°, misurato - 2,14°;
  • pupilla d'uscita - 2,67 mm, misurato 2,72 mm.

Doc 40x80:
  • Dimensioni e peso - 55 x 21 x 11 cm - 5,1 kg (con piastra e senza tappi)
  • ingrandimento - 40x, misurato - 40x;
  • campo reale - 2,2°, misurato - 2,16°;
  • pupilla d'uscita - 2 mm, misurato 2 mm.
Allegato:
Docter Aspectem 40x80 ED_07.jpg
Docter Aspectem 40x80 ED_07.jpg [ 826.43 KiB | Osservato 9827 volte ]



Il primo confronto che ho fatto (l'unico di tipo "quantitativo" essendo quasi indipendente dal diverso ingrandimento) e sulle caratteristiche del campo.
Curvatura di campo (ovvero differenza di fuoco tra centro e bordo dell'immagine):
  • 22x70 - il campo è discretamente piano, sul paesaggio si comincia ad avvertire la sfocatura da circa l'80% del campo, la differenza di messa a fuoco tra centro e bordo è di circa mezza diottria secondo la scala graduata sugli oculari (il binocolo ha la messa a fuoco indipendente sugli oculari);
  • 30x80 - ha una discreta curvatura di campo avvertibile già dai 2/3 del campo (65/67%), la differenza di messa a fuoco tra centro è bordo è di circa 1,2 diottrie, calcolato rapportando l'escursione totale del "ponticello" rispetto a quella della variazione del fuoco (il binocolo ha la messa a fuoco centrale);
  • 40x80 - campo completamente piatto, nessuna variazione di fuoco tra centro e bordo, sia ad infinito, sia alla minima distanza di fuoco pari a una 15na di metri (il binocolo ha la messa a fuoco indipendente sugli oculari).
Questa immagine riassume la curvatura di campo dei tre binocoli, palesi le differenze tra 22x70 e 30x80, mentre del 40x80 il cellofono non è riuscito ad inquadrare i bordi dell'enorme campo (i campi apparenti "ricalcolati" sono rispettivamente 64,0°, 63,1° e 86,4°), nell'immagine i rapporti tra gli ingrandimenti sono corretti.
Allegato:
Bino_triplete_5.jpg
Bino_triplete_5.jpg [ 477.35 KiB | Osservato 9827 volte ]



Geometria del campo (grado di distorsione dell'immagine dalla perfetta "ortoscopicità"):
  • hanno tutti un certo grado di distorsione a cuscinetto (solitamente voluta per evitare l'effetto "palla rotolante"), a vedere il grado di deformazione, inflessione verso il basso della linea dei terrazzi degli edifici (vedere immagine seguente), il più "ortoscopico" è il 30x80 con una distorsione forse inferiore al 5%, mentre è intorno al 7% nel 22x70 e nel 40x80 (in questultimo è maggiormente visibile solo per via del maggior ingrandimento).
Allegato:
Bino_triplete_4.jpg
Bino_triplete_4.jpg [ 636.19 KiB | Osservato 9827 volte ]



Spettro secondario (il celeberrimo cromatismo), prove e immagini (anche qui i rapporti tra gli ingrandimenti sono corretti) fatte sotto un bel sole con superfici fortemente illuminate:
  • 22x70 - anche in condizioni di pieno sole il cromatismo è appena accennato, il suo doppietto ED spaziato in aria (come in un normale rifrattore astronomico) restituisce una leggera e molto fine linea indaco da una parte e ambra dall'altra sul bordo dei tralicci, ma è cosa che va cercata, viene in aiuto il fatto che l'obiettivo ha un disteso rapporto focale di f/6,14 tirati a "soli" 22x;
  • 30x80 - beh, questo è il suo punto debole, essendo un tipico acromatico con doppietto cementato ad f/4 tirato a ben 30x, qui l'orlo violetto sui bordi dei tralicci è ben visibile e di una certa estensione, dall'altro lato un molto meno esteso orlino verde, diciamo che l'osservazione diurna in pieno sole non è il suo forte;
  • 40x80 - perfetto! Assolutamente apocromatico!!! Credevate scrivessi questo... e invece no. Anche lui ha le sue piccole imperfezioni cromatiche, infatti come nel 22x70, essendo anche lui un doppietto spaziato in aria, per quanto fini e appena accennate, restituisce un po di "colore", un bordino azzurro da una parte e un ambra-arancio dall'altro, anche lui ha un rapporto focale disteso pari a f/6,25 (che aiuta non poco) ma comunque tirato a ben 40x (che non aiutano per nulla), diciamo che ha quasi lo stesso grado di cromatismo del 22x70 ma con quasi il doppio degli ingrandimenti.
Allegato:
Bino_triplete_6.jpg
Bino_triplete_6.jpg [ 496.24 KiB | Osservato 9827 volte ]



La prima cosa che ho notato, è che nonostante le condizioni fossero per nulla ottimali, il 30x80 si è difeso più che bene contro i due ED, nel senso che a parte il cromatismo (è l'unico acromatico del gruppo) il binocolo fa delle belle immagini (nel senso che ha delle belle lenti lavorate bene), con una ottima definizione al centro e un contrasto più che discreto, gli altri due in piena luce si comportano molto meglio, intanto perché all'atto pratico di cromatismo non ne hanno (te lo devi andare a cercare sui tralicci in pieno sole, altrimenti non lo vedi) e poi comunque hanno degli obiettivi ottimamente lavorati (inutile dire che sono tutti e tre perfettamente collimati).

Rispetto agli altri, il plus del 40x80 è che ha un campo immenso, pensate che ha un campo reale appena più esteso (2,16° vs 2,14°) del 30x nonostante i 10 ingrandimenti in più e soprattutto perfettamente "piani", non ho notato scadimento da altre aberrazioni sui bordi, ma queste considerazioni le farò con maggior cognizione di causa dopo le osservazioni notturne.
Infatti le stelle sono "bastarde" e imperfezioni del campo (trasparenza, aberrazioni e planeità) te le tirano fuori subito, infatti aspetto il 40x80 alla verifica del suo campo piatto (di giorno ok, ma di notte?), ma mi aspetto anche un "recupero" del 30x80, infatti di notte il cromatismo è molto meno invasivo (o proprio per nulla) e quello che conta è la capacità di focalizzazione.

Alla prossima puntata.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2023, 14:06 
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1 settembre 2023 - Provato il "Doc" sul Sole, visibili 5 macchiettine una grande area facolare sul bordo di nord-est (levante), usati i filtri in AS Baader per binocoli.
Devo dire che rende particolarmente bene, i 40x sono un ottimo ingrandimento (si comincia effettivamente a "risolvere" realmente qualcosa con 80 mm).
Disco ben definito, ho cercato sui bordi tracce di cromatismo, ma senza trovarne cosa che col 22x70 accade anche se in maniera leggerissima, sospetto che sia a causa della diversa P.U. (2 mm vs 3,2 mm), le due macchie maggiori mostravano le zone di penombra, ma solo la macchia più grande e con la penombra più estesa, lasciava intravvedere con molta fatrica un sorta di struttura a raggi tipica della penombra, infatti di tale dettaglio non sono completamente sicuro.
L'area facolare sul bordo N-E invece era molto ben visibile, quasi palese, visibile anche la granulazione, davvero una bella immagine.
Allegato:
Docter Aspectem 40x80 ED_03.jpg
Docter Aspectem 40x80 ED_03.jpg [ 1021.39 KiB | Osservato 9822 volte ]


2 settembre 2023 - cielo un po velato (trasparenza così così :| ), quindi mi sono dedicato praticamente solo a Saturno e poco altro.
Ho iniziato dall'ingrandimento più basso per non essere "ingannato" da ciò che si vedrebbe nei formati maggiori.
  • 22x70 - il pianeta facilmente visibile insieme alla sua luna maggiore (Titano), gli anelli sono già abbastanza "chiusi" da non far scorgere le "anse" a soli 22x, ma proprio per questo non si vede la classica "palla da rugby", anzi si vede molto bene il disco del pianeta che sormonta ampiamente a nord e sud il sistema di anelli, anche se a "tinta unita", nessuna variazione di colore e/o luminosità (bande, ombra dell'anello sul disco, ecc). Dopo aver osservato negli altri due binocoli, sono tornato a dare un'occhiata per vedere se ora riuscivo a percepire ciò che si vedeva nel 30x e nel 40x, come ad esempio le anse e la risposta è no, tutto come prima;
  • 30x80 - qui ha dato un po di fastidio lo spettro secondario, le anse più che vedersi si immaginavano, però gli 8x in più hanno fatto buon gioco per dare un effetto percettivo maggiore, relativamente al fatto che disco e anelli siano due cose separate, qui variazioni di tonalità le ho notate, ma nulla di intellegibile a causa del cromatismo, quindi non so se tali variazioni fossero quelle del pianeta o del "colore" intrinseco del binocolo, perfettamente visibile Titano. Anche quì sono tornato a dare un'occhiata dopo aver osservato nel 40x e qui ho notato meglio le anse (non erano più da "immaginare") e sono riuscito in distolta (con molta fatica) a percepire Rea;
  • 40x80 - l'ingrandimento e la pulizia d'immagine ha aiutato moltissimo, il disco e gli anelli si capiva subito che erano due entità separate, ben visibili le anse, non mi è parso di scorgere nessuna variazione di tonalità sul disco vicino all'equatore (eventuale ombra dell'anello sul disco), notato un leggerissimo scurimento sulla calotta nord del pianeta, Titano era palese e anche Rea discretamente visibile anche se molto flebile, ho provato a beccare anche Dione, ma senza esito.

Visto che era bella alta, ho tentato M31 ma le velature insistevano proprio su quella zona e si è rivelata del tutto invisibile, anche sul 22x70 che in teoria doveva essere il più papabile per riuscirci, in zona (Perseo, Cassiopea) ho provato anche il doppio nel perseo, ma erano visibili solo le stelle più luminose (non si vedevano neanche i colori, che sono un must per qusto oggetto), sempre a causa delle velature.

Ho trovato un "buco" con cielo decentemente trasparente dalle parti dell'ammasso Freccia e NGC663 (altro piccolo ammasso), entrambi visibili nel campo di tutti e tre i binocoli (distano tra loro meno di 2°) e li ho utilizzati per la verifica della curvatura di campo:
  • 22x70 - invece che dall'80% del campo come descritto durante l'osservazione diurna, le stelle cominciavano ad ingrossarsi già dal 75% del campo, è un ED e fa stelle piccoline, quindi si nota più facilmente quando le stelle si "ingrossano", verso il 90% comincia a comparire un po di "isalata" (come la chiamo io :mrgreen: ), un misto tra coma e astigmatismo, ma considerato l'allungamento delle stelle al bordo, direi che è l'astigmatismo l'aberrazione preponderante;
  • 30x80 - si conferma come nel diurno, le stelle cominciano ad "ingrassare" dai due terzi del campo, mentre l'insalata si trova dall'80/85% del campo in poi, qui oltre alla solita mistura di coma e astigmatismo, ci simette anche il cromatismo fuori asse, che anche se non mostra "colore" a causa delle stelle poco luminose, mostra comunque una sorta di "alone" dovuto alla non perfetta focalizzazione dei colori, tutto ciò, verificato, facendo il fuoco sui bordi del campo (altrimenti veniva tutto "coperto" dalla sfocatura);
  • 40x80 - qui parto dalle aberrazioni perché... non c'è ne sono. Fino ai bordi estremi del campo non ho trovato alcuna deformazione dovuta a coma o astigmatismo, però ho scoperto che il campo non è perfettamente piano, ma la sfocatura è veramente minimale, ben oltre il 95% del campo, praticamente al bordo, ho ruotato gli oculari per mettere perfettamente a fuoco il bordo estremo (su una stella debolissima per fare il fuoco preciso), forse di 1 o 1,5°, equivalenti a 1/15 o 1/20 di diottria, insomma roba da psicoottica, una persona più giovane con capacita di accomodamento maggiore della mia, non se ne sarebbe mai accorto.

Dopo le 00:30 la Luna ha illuminato tutte le velature e la festa è finita, ho dato un'occhiatina veloce al nostro satellite, ma a parte il fascino di osservare la Luna in mezzo ai "veli", non c'era molto da confrontare.

8 settembre 2023 - Ho portartato la "batteria" in baita per il novilunio, ma il fetentissimo meteo non mi ha permesso di utilizzarli nemmeno in diurno. :evil:
Appena il meteo concederà, da buon appassionato di aerowatching vedrò di puntarlo su qualche velivolo e se possibile fare un po di deep facile (molto facile) dal cielo milanese e un po di Luna (che non ho ancora avuto modo di osservare seriamente col "Doc") in attesa della prossima Luna nuova.

Alla prossima puntata

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MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2023, 16:24 
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Ieri sera, tra un temporale e l'altro, poco dopo le 21:00 è spuntata la Luna; apparecchio velocemente il solo "Doc" per una breve osservazione.
Seeing abbastanza fetente (cosa normale tra una perturbazione e l'altra), Luna perfettamente "a metà", mi concentro esclusivamente sul terminatore (velature in avvicinamento veloce).
Parto dal polo nord e a 40x già si scorgono discreti crateri di "seconda fascia", il più a nord che riesco a scorgere è il cratere Peary, appena più lontane dal terminatore Scoresby con visibile il suo picco centrale illuminato dal sole e la bella "scodellina" di Barows e i bordi scoscesi di Timaeus.
Arrivati sul mare Imbrium, ben visibile Vallis Alpes i picchi di Mons Pico e Piton più ad est e tutto l'arco dei monti Appenini, scendendo ancora il ben definito cratere Pallas, fino al celeberrimo trittico Ptolemaeus-Alphonsun-Arzachel appena a fianco del terminatore, si arriva poi dalle parti del polo sud, dove si nota il fondo completamente in ombra del grosso gratere Moretus.
Poi sono arrivate le velature, ho appena fatto in tempo a fare al volo una foto accostando il cellofono all'oculare.

La Luna a 40x con due occhi è un gran bel vedere, si cominciano a vedere "cose" veramente piccole, il contrasto e la pulizia dell'immagine rendono veramente in 3D anche le formazioni un po più lontane dal terminatore, mentre quelle nelle sue vicinanze "esplodono", cosa che capita con più difficolta nel Vixen 30x80 a causa del cromatismo (i 30x potenzialmente permetterebbero di spuntare bei dettagli).
Sul bordo illuminarto qualche linea di "colore" si è vista, è da vedere quanto è dovuto allo strumento e quanto al seeing fetente unito ai soli 10° di altezza sull'orizzonte.
L'immagine (non perfettamente a fuoco) non rende giustizia a quello che si vede ad occhio.
Allegato:
Doc_Luna_22-09-23_1.jpg
Doc_Luna_22-09-23_1.jpg [ 143.55 KiB | Osservato 9794 volte ]



Questa è la versione ipersaturata per mostrare meglio il "colore" sul bordo. Il colore generale vira sul rosso a causa della scarsa altezza sull'orizzonte e si nota anche il bordo sfrangiato a causa del seeing.
Allegato:
Doc_Luna_22-09-23_2.jpg
Doc_Luna_22-09-23_2.jpg [ 159.91 KiB | Osservato 9794 volte ]



Alla prossima.

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MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2023, 17:40 
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bela lì!!!! prima di tutto mi sembra che tu ti stia divertendo come un matto, poi direi che con il Doc il Vixen sembra ormai aver fatto il suo tempo
aspetta di infilarci dentro il doppio di perseo, andromeda e orione.....ti si piegheranno le ginocchia....
PS: se ricordi anche per il Vixen ci fu il mio zampino......credo che la tua signora potrebbe iniziare ad odiarmi... :roll:

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osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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MessaggioInviato: domenica 24 settembre 2023, 10:49 
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Si mi sto divertendo come un bimbo, oggi che si vede tutto l'arco alpino ho già piazzato il Doc e il WO (il Vx no perché con questa giornata tersa e solare non rende come i due ED). :bino:
Effettivamente ti devo ancora la provvigione. :mrgreen: La prossima volta che ci vediamo devo assolutamente offrirti almeno il pranzo (o cena).
Per ora sto utilizzando il 30x80 per i confronti, ma hai ragione dopo 10 anni di onorata carriera (mi arrivò proprio a settembre del 2013 e ti ringrazio ancora per avermi fatto provare il tuo 30x80 prima dell'acquisto) penso che lo venderò, tra il Doc e il 22x80, sono coperto come "alti" ingrandimenti binoculari oltretutto senza i problemi di cromatismo del Vixen, che a differenza di questi, usavo poco di giorno.
Comunque è stato uno strumento "importante" nella mia vita osservativa, sono convinto che se avessi preso classico un 20x80 come formato (anche di buona qualità), non mi avrebbe soddisfatto come questo, tanto è vero che non mi è mai passato per la testa di darlo via, fin quando non è arrivato il Doc.
La mia Dolce Metà è abituata (come io sono abituato all'improvviso arrivo di nuove paia di scarpe in casa), abbiamo la stessa "malattia". :wink:

- - - * * * - - -

Ieri altra veloce occhiata alla Luna subito dopo cena, seeing sempre fetente (comincia pure a fare freschetto), comunque questa volta eravamo intorno al meridiano (Luna alta "ben" 16° sull'orizzonte) e la trasparenza maggiore rispetto a ieri (quasi nessuna velatura).
Cromatismo molto meno avvertibile rispetto a ieri (che differenza fanno 6° in più di altezza e un po di trasparenza in più), sta volta lo si doveva cercare, new entry un bel Plato e il craterone Moretus entrambi in penombra, con ben illuminate le loro "corone".

Altro scatto da cellofono.
Allegato:
Doc_Luna_23-09-23_1.jpg
Doc_Luna_23-09-23_1.jpg [ 153.58 KiB | Osservato 9767 volte ]



La seconda immagine ha lo stesso identico grado di saturazione dell'immagine del mio post precedente, ma come detto prima solo un po di altezza e trasparenza in più, fanno una grande differenza.
Allegato:
Doc_Luna_23-09-23_2.jpg
Doc_Luna_23-09-23_2.jpg [ 170.42 KiB | Osservato 9767 volte ]

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Ieri serata tersa (ma ventosa) e frizzante, finalmente pare stia arrivando l'autunno, oltre alla solita Luna (a proposito, il terminatore era nella posizione perfetta per far rendere al meglio tutta l'area di Gassendi), ho puntato Saturno ancora decentemente alto, anelli ben visibili e riconoscibili dal disco del pianeta, sono anche riuscito a scorgere una terza luna, oltre al solito Titano e a Rea (che la prima volta avevo scorto con difficoltà), sono riuscito a beccare anche Giapeto e questa volta, grazie alla trasparenza entrambi visti abbastanza bene.
Diciamo che per la serata sono riuscito a sfondare il muro della mag. 10 (Giapeto sta intorno alla 10) ma non oltre, infatti pur avendo la mappa delle posizioni del sistema di Saturno, Teti non sono riuscito a scorgerla.
Ho provato Giove (bassissimo) ma a parte le "medicee" il disco era tutto "mischiato" e ho scorto solo una delle due bande temperate, se il meteo regge e la palpebra non mi cala, proverò prossimamente ad osservarlo quando sarà più alto.

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E bravo! Da un cielo milanese non mi sembra male, senz'altro ci riproverai questa sera se il meteo lo consentirà.
Secondo stellarium, attorno alla mezzanotte ed anche prima, Rea e Teti si troveranno agli opposti del disco e quasi alla stessa distanza apparente ( con te Angelo scopro l'acqua calda neh, ma potrebbe tornare utile ad altri ), forse nascondendo il pianeta appena fuori dal campo visivo dx-sx togliendo luminosità all'occhio i due satelliti potrebbero manifestarsi... :D o sono fuori strada?
In settimana ho tentato con Encelado ma senza risultati ma è veramente ostico per un C8.

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Stefano
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MessaggioInviato: mercoledì 27 settembre 2023, 11:23 
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La luminosità di Saturno non è un gran problema, il problema è il cielo, anche se era terso, parliamo del cielo milanese, che è mediamente un mag 3,5 allo zenit, quando è pulito si arriva a mag 4.
Quindi col "Doc" che (in teoria) dovrebbe aggiungere 6,5 mag rispetto l'occhio si potrebbe arrivare (sempre in teoria) a mag 10,5 però si deve considerare che la trasmissione luminosa del binocolo non è del 100%, se per ipotesi (penso molto probabile) tra obiettivi, prismi (molto grossi) e oculari (molte lenti) la trasmissione fosse dell'80%, il binocolo mi garantirebbe 6,2 magnitudini in più rispetto l'occhio nudo, quindi per beccare Dione e Teti che sono di mag 10,6 e 10,4 circa mi servirebbe un cielo da almeno mag 4,6 allo zenit per avere un 4,3 dalle parti di Saturno, cosa che credo impossibile anche col föhn.
Comunque ieri, confermati Rea e Giapeto, mentre Teti e Dione nisba, con ce la fa proprio il cielo; per Giove aspetto il finesettimana (se il meteo regge) per osservarlo "alto".

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MessaggioInviato: mercoledì 27 settembre 2023, 14:23 
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Grazie Angelo per la spiegazione, se non ho inteso male la mag del cielo la si trova in una delle colonnine 'bortle' di lightpollution...
Cieli sereni ( e puliti ) e mai disperare, tentare sempre! :D

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Stefano
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MessaggioInviato: giovedì 28 settembre 2023, 10:38 
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Parliamo di Milano, il cielo è quel che è; la scorsa Luna nuova in baita è saltata per il mal tempo, spero nella prossima, con un cielo da mag 6 non dovrei aver problema a " bucare" la 12ª.


Come scritto precedentemente, mi da fastidio (psicologicamente) che non vi siano tappi lato oculari, inoltre le sue conchiglie oculari sono troppo lunghe e per vedere tutto il campo, devo premerci sù le arcate sopraciliari, inoltre se le ribalto l'estrazione pupillare è eccessiva, dovendo tenere il volto "staccato", insomma non è molto comodo.
Quindi ho preso le misure dell'E.P. e ho ordinato due prolunghe T2 da 10 mm e due tappi T2, questa mattina finalmente sono arrivati.
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Le conchiglie oculari del "Doc" si possono togliere svitando una ghiera, ciò libera sia una filettatura T2 che una M48 (il filetto del "naso" da 50,8 mm e relativi filtri), riavvito le ghiere sul filetto M48 e lascio libere la T2 a cui avvito le prolunghe e a cui poi inserirsco le conchiglie baader a "fetta di salame".
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La distanza è perfetta per vedere tutto il campo appoggiando appena appena l'arcata sopraciliare, ora la "vestibilità" è ottima, le conchiglie baader si possono ruotare facilmente sul filetto T2 delle prolunghe, anche se il 95% del tempo lo userò con fuoco ad infinito, volendo posso ribaltare l'aletta per variare il fuoco senza che disturbino.
Poi quando lo vorrò riporre, tolgo le conchiglie e gli avvito i tappi.
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