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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 15:12 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 15907
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Concordo col console, ricordiamoci che se si fanno confronti a partà di una specifica caratteristica, ve ne saranno altre in ogni caso diversissime, ad esempio se si facesse a parità di superficie di raccolta luce, come ad esempio un binocolo da 100 m contro un rifrattore (con torretta) da 141 mm (magari portato alla stessa focale del binocolo), pur arrivando la stella luce totale per ogni occhio (al netto degli assorbimenti ovviamente), ma diverse P.U. (cosa importante secondo me sulla resa dell'occhio), il primo avrebbe la risoluzione di un 100 il secondo di 141, se si facesse a parità di diametro nominale, avremmo stessa P.U. ma diversa illuminazione totale per occhio e così via.

Quindi anche se condo me ci sono troppe variabili per un confronto omogeneo.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 15:17 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26641
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
L'uomo è nato per vedere con due occhi.
Dato per scontato che la visione binoculare sia meglio di quella monoculare, è un bel gioco capire quale sia questo fantomatico fattore.
E i miei dubbi sono gli stessi di quelli di Andrea e Angelo.

Poter confrontare direttamente il tuo 18" x 2 con il mio 24" sarebbe bello.
Ma finiremmo a bere birra, probabilmente, e si rovinerebbe la prova :mrgreen:

Il tuo topic contiene tanti riferimenti accademici, Peter.
Meriterebbero di essere tutti quanti approfonditi per continuare la discussione in maniera costruttiva.

L'unica volta in cui ho osservato in un binoscopio è stato nel 2001 in una coppia di 25cm, se ben ricordo.
La visione non mi entusiasmò parecchio.

Invece io comincerei la prova empirica capendo quale dei due strumenti mi restituisce un dettaglio maggiore.
Quello più piccolo con la visione binoculare o quello più grande con la mono?

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 17:07 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 3936
Tipo di Astrofilo: Visualista
Aggiungerei un'altra variabile a quelle giustissime che ho letto qui sopra. Una variabile che mi pare non sia stata ancora presa in considerazione, ma che a mio modesto avviso non può essere trascurata e che potrebbe portare nella pratica a risultati differenti a quelli ipotizzati in via teorica.
Mi riferisco al fattore umano e cioè alla effettiva capacità del nostro personale sistema occhi-cervello di miscelare i due canali per ottenere una terza immagine che sia davvero il risultato della loro somma.
Si chiama stereopsi e non è così infrequente che per varie ragioni si possa avere un deficit in tal senso, pur avendo due occhi efficienti. Magari voi siete tutti perfetti sotto questo punto di vista (io no, malgrado veda 11/10 a dx e 10/10 a sx) ed è evidente che in caso di stereopsi insufficiente o assente, il risultato di un eventuale confronto bino vs mono potrebbe risentire molto della soggettività del tester.

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Stefano
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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 21:04 
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Iscritto il: martedì 29 aprile 2008, 21:41
Messaggi: 166
Località: Roma
Vabbe alla fine forse non importa essere troppo rigorosi e capire se il fattore di conversione possa essere 1,573senlog(x) dove x appunto dipende da noi ...a me ha impressionato il colpo d'occhio di Peter e sopratutto quello di Deneb...che "Tornando a casa.." al suo binocolo si è emozionato....

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 21:21 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3487
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Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
Diz-buster ha scritto:
Ad esempio mi sarebbe piaciuto capire se una torretta binoculare sul rifrattore poteva avvicinare molto le sensazioni che ti dava il binocolone. Ma forse puoi rispondere egualmente...

bella domandona....non ti so dire, ma sarebbe interessante provare previa una certa pianificazione preliminare. Purtroppo io non ho alcuna esperienza di torrette.
Non sono d'accordo invece con Andrea e Angelo, o meglio lo sono parzialmente nel senso che il paragone mono-bino può non aver senso a seconda di cosa ti prefiggi di cercare: se devi ricavare dati oggettivi numerici o statistici allora sono d'accordo, ma se lo scopo è solo quello tecnicamente definibile "neuropsicologico", cioè il paragone di una percezione visiva soggettiva (che era quello che mi interessava e l'unico possibile per come era stato progettato il lavoro nei suoi "materiali e metodi"), allora può avere un suo razionale e devo dire che mi ha insegnato molto con ricadute concrete anche nelle scelte successive come quella, per esempio, di preferire un binocolo a uno spotting per osservazioni terrestri.
E Angelo ne sa qualcosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 22:54 

Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
Messaggi: 840
Mi sembra di capire che nel raffronto rifrattore/binocolo si sia un pò trascurato il diverso campo reale dei due strumenti, più che doppio nel binocolo; quindi una differenza assolutamente sostanziale, non semplicemente psicologica.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: venerdì 23 novembre 2018, 23:48 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3487
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
direi che per i fini preposti e il conseguente tipo di osservazione condotta (singolo oggetto) il campo reale dei singoli strumenti era un fattore del tutto trascurabile, tanto più che venivano alternativamente impiegati uno o due occhi; probabilmente non mi sono spiegato bene ma ad ogni modo sono ben lungi dall'imporre le mie opinioni

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: sabato 24 novembre 2018, 8:29 

Iscritto il: venerdì 11 marzo 2011, 21:13
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Diz-buster ha scritto:
Complimenti Deneb recensione prova da brividi! ...se possibile hai ancora aggiunto fattori da valutare. Ad esempio mi sarebbe piaciuto capire se una torretta binoculare sul rifrattore poteva avvicinare molto le sensazioni che ti dava il binocolone. Ma forse puoi rispondere egualmente...

Si anzi per oggetti in movimento io preferisco osservare con la torretta come uccelli in volo .

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: sabato 24 novembre 2018, 9:23 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
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Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
vedasi infatti il visore Swarovski BTX realizzato proprio per queste cose

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 Oggetto del messaggio: Re: Il fattore binoculare
MessaggioInviato: sabato 24 novembre 2018, 11:49 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 3936
Tipo di Astrofilo: Visualista
Diz-buster ha scritto:
Mah! Sono completamente d'accordo con te. A parte che mi sfugge perchè non si debba contare 2x la stessa raccolta di luce che insiste su due occhi diversi mentre conta 2x la raccolta di luce con superficie doppia che insiste sullo stesso occhio. Non mi pare abbia senso. Dovrebbe invece contare 2x più la cross correlazione tra i due occhi che è quella che ti da quella sensazione meravigliosa di profondità dello spazio. Quindi è più di 2x! :bino:

Se hai a casa un binocolo puoi benissimo fare una prova. Prima osservi con un solo occhio e poi con tutti e due. Puoi onestamente dire che la luminosità che percepisci è raddoppiata? Raddoppiata, non aumentata di un filo. Io non vedo questo raddoppio, però come ho già scritto non sono il tester più indicato...

Detto questo, penso siamo tutti d'accordo sul fatto che osservare in uno strumento binoculare sia la condizione più naturale per noi. Personalmente trovo impagabile l'immersione nella scena che mi da spazzolare il cielo a bassi ingrandimenti col mio Nexus. D'altronde, basta provare a mettersi una fascia su un occhio (tipo pirata) per rendersi conto che non è piacevolissimo ritrovarsi all'improvviso in monooculare. Certamente dopo un po' di tempo ci si abitua, come succede a chi perde un occhio, perché il nostro cervello ha grandi capacità adattive, ma le sensazioni iniziali non sono sicuramente molto gradevoli.

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Stefano
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