Quanto si può vedere di più con due occhi al posto di solo uno? O, nel caso di noi astronomi, quanto si può vedere in più con un binocolo/binoscopio rispetto ad un telescopio monoculare? E' stato un dibattito molto fervente per anni, specialmente dopo che un certo Ed Zarenski pubblicava l'idea su CloudyNights che un binoscopio ha prestazioni come un monoscopio soltanto 1,18x più grande. In altre parole, la differenza tra un telescopio tradiizionale ed un binoscopio sarebbe quasi inesistente, come confrontare un C8 con un ipotetico C9,5.
Il ragionamento di Zarenski sembra logico a prima vista. Si basa sul fattore di sommazione binoculare vecchio che era stabilito da Campbell & Green nel 1965. Questo studio rilevava che le persone percepiscono segnali 1,41x meglio con due occhi, confronto a solo uno. Un aumento di 41% di luce, risulta in un telescopio con un diametro 1,18x più grande e... ecco: un binoscopio è uno strumento ridicolo che costa un sacco di soldi ed è impossibilmente grande e complesso per un guadagno misero.
Ho trovato questo ragionamento un po' strano perché la mia esperienza, e suppongo quella di tutti quanti che abbiano mai guardato in un binoscopio, dice che la differenza tra uno e due occhi è impressionante. Quindi, dove Zarenski si sbaglia? Adesso vi spiego le mie idee e poi sparate per favore con i vostri commenti.
In teoria, un binoscopio cattura due volte più luce rispetto ad un monoscopio, quindi dovrebbe essere uguale ad un monoscopio con un diametro 1,41x più grande. Questa differenza significativa combacierebbe anche con le mie osservazioni. Zarenski, invece, dice che il nostro cervello non semplicemente stacca le immagini e quindi si parla di una perdita che risulta in soltanto 1,41x la luce al posto di 2x. Che strano! Se la luce di entrambi gli specchi fosse diritta ad un solo oculare (con un beam splitter per es.), nessuno dubiterebbe che questo binoscopio in questione avrebbe prestazioni di un monoscopio con diametro 1,41x più grande. Si potrebbe anche aggiungere una torretta binoculare, per modo di dire, e godersi un immagine, anche con due occhi, superiore a quella di un binoscopio con due oculari separati.
A mio parere, Zarenski ha interpretato male lo studio di Campbell & Green, che era inteso per scopi medici e non per un ambiente astronomico che è ben diverso perché osserviamo al limite nel buio assoluto. Pirenne dimostrava già nel 1949 che non esiste nessuna cosa come un fattore di sommazione binoculare unico e che i risultati possono variare molto con le circostanze e la luce dell'ambiente.
In breve, si ha già scritto tanto su questo tema. Ma allora, che cosa ci racconta l'esperienza reale? Ovviamente, sarebbe impossibile di fare un test del limite di magnitudine, come proposto da Zarenski ed i suoi seguaci. Quali stelle prenderesti come riferimento? E cosa significa "l'ho vista"? L'hai vista o credi di l'aver vista? Un tale confronto non avrebbe nessun valore scientifico semmai incarichi tante persone e poi prendi la media.
Ma più importante, a quale scopo servirebbe? La mia esperienza dice che la differenza è molto significativa e questo dovrebbe bastare. Perché sprecare così tanto tempo a discutere su una cosa così assurda e troppo poco studiata nel mondo scientifico? Perché non semplicemente godersi l'osservazione e basta?
Comunque, ho fatto un piccolo test, solo per divertimento. Ieri notte le condizioni erano particolarmente buone, con un seeing molto calmo, quindi ho puntato il bino a qualche doppia stretta nel Delfino, lasciandomi guidare a caso dall'ArgoNavis. Prima, ho guardato solo con un occhio (quindi 18" f/5 Dob regolare) per non farmi influenzare, e solo dopo ho osservato con due occhi. Alcuni affermano che un binoscopio non può dare una risoluzione più grande, visto che entrambi gli specchi sono da 18" e quindi non possono superare il loro limite Rayleigh, neanche insieme. Adesso posso dire, con la mano sul cuore, che questi si sbagliano. Un binoscopio offre un aumento di risulozione molto significativo. Non posso impossibilmente quantificarlo, ma la differenza diventava sempre più grande quando le stelline si avvicinavano. STF2696 è una doppia strettissima, composta da due stelle quasi uguali, con una separazione di soltanto 0,5", quindi molto vicino al limite Rayleigh di un 18" (0,31"). Con un occhio, vedevo soltanto una stella allungata, mentre con due vedevo chiaramente due stelle singole, che sembravano di essere incollate insieme (vedi il disegno che ho fatto delle mie osservazioni).
Per me non ci sono dubbi che un bino da prestazioni molto più elevate di un monoscopio. Boh... forse sono di parte. Ma spero che la mia esperienza ed il test che ho appena fatto possano contribuire al dibattito. Spero soltanto che i negativisti andranno ad uno Star Party per finalmente osservare con un binoscopio anche loro.
Ciaooo!
Peter
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_________________ 18" f/5 Arie Otte binodobson 2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4, 2 x 9,9mm Siebert Starsplitter, 2 x 8mm Delos, 2 x 4,5mm Delos RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide http://www.astronomydrawings.com http://astronomydrawings.blogspot.it/ Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o
Ultima modifica di Peter il mercoledì 13 settembre 2017, 8:59, modificato 1 volta in totale.
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