Ciao a tutti
Riprendendo il discorso di Deneb, posso dire che sono d'accordo sull'uso di un binocolo 8x30, mentre preferisco un diametro sui 44mm per osservare gli animali. Anche nell'oss. naturalistica il diametro conta, perchè si osserva spesso nel fitto del bosco..anzi , spesso si usano più i 7mm di pupilla nel bosco al crepuscolo che di notte in una città illuminata dalla luce artificiale.
Inoltre, non v'è molta differenza fra un 8.5x ed un 10x per ciò che concerne la fase di riconoscimento, dato che, quasi sempre alla fine si deve fare uso di uno spottingscopes, attualmente mi avvalgo oltre che di un ottimo tetto da 44mm anche di uno spottingscope di 83mm in fluorite minerale e vi assicuro, che dal capanno se si deve osservare un animale distante, la differenza la fa il cannocchiale e non i due ingrandimenti in più, ricordo che tempo fa per capire se il rapace sul ramo, a centinaia di metri di distanza fosse un rapace, dovetti per forza di cose avvalermi dei 60X forniti dallo spotting, dato che , seppur nel capanno con me vi fosse un signore con un 12X, non riuscimmo a cavare un ragno dal buco.. Capisco,ovviamente che, per chi non potesse comprare anche un cannocchiale è utile avere con sè un compromesso, per questo esistono anche i binocoli 15X..
Inoltre, per l'oss. dell'avi-fauna preferisco un tetto, dato che possiede, quasi sempre una messa a fuoco più rapida, questo è molto importante per seguire gli involi veloci o per inseguire in panning gli animali che si incontrano durante il ns cammino. Un mese fa, avevo portato con me un ottimo porro di 30mm, dato che volevo ammirare il panorama in cima alla montagna, mentre camminavo sul sentiero, incrociai, per caso un picchio rosso maggiore e ricordo che lo persi immediatamente dato che la messa a fuoco era troppo lenta..
Consiglio davvero agli amici astrofili, quando è brutto tempo,di usare il loro binocolo, anche in questo modo, magari prendendo una guida tascabile, per riconoscere gli animali, è divertente quanto oss.gli ammassi stellari ma ci sono maggiori occasioni d'uso, a volte è bello anche testare la luminosità del proprio strumento osservando al crepuscolo. Tempo fa giusto per ridere, mentre ero con un amico a far foto ai caprioli , li osservammo con un 50mm, per un po'di tempo, alla fine lo stupii, tirando fuori dal baule un 10x70, ovviamente eravamo nella Jeep, ma quel ragazzo ogni volta che mi vede si ricorda della luminosità , atipica, per lui, che è abituato ad usare al massimo un 7x42mm
Per l'uso terrestre di panorami e cime, invece, preferisco di gran lunga un buono stabilizzato con prismi di porro, direi che nell'uso diurno va molto bene il Canon 10x30IS e ancor meglio il 12x36 is II. Fra i non stabilizzati è ottimo il Nikon di Deneb

e lo Swaro l'habitch 8x30, perfetto, con la foschia, mi pare, invece, il vecchio BPO7x30..ma trovo che certi binocoli "di anni fa" siano davvero migliori e Saturn ne sa qualcosa..prismi sovradimensionati, trattamenti sbalorditivi per l'epoca, meccaniche sopraffine..Da quando mazzoleni ha iniziato a restaurare binocoli d'epoca, ogni tanto mi riempe la casella postale di decine e decine di immagini stupende..penso farò un bel reportage su ciò, prima o poi.
Attualmente , come elemento di giudizio, guardo anche molto la distorsione nei binocoli per uso terrestre, a volte preferisco un binocolo meno corretto otticamente ma con una distorsione ottimale per fare il panning, ne parlerò fra breve trattando il Leica HD 8x42..
Ho provato alcune volte il canon 10x42 Is, ottima ottica,incisissima forse la migliore, anche rispetto a Swarovski EL &C, ma la messa a fuoco e l'ingombro, perfetti per l'uso con i panorami, cedono nell'inseguimento dell'avi-fauna, a meno che ovviamente non si guardino animali , poco veloci, a media distanza e da capanno..ho alcuni amici naturalisti che hanno preso, per breve tempo, uno stabilizzato, ma poi sono ritornati al vecchio tetto. Anche Pier di Vortex Italia, che aveva un Canon 10x42IS ora è passato ad uno Zeiss FL, perchè ama osservare l'avi-fauna e ha notato le medesime cose che ho percepito io, che mi ero accostato a questo mondo, con il bagaglio culturale ottico dell'astrofilo..
Alla fine dei conti, quindi, continuo a preferire una via di mezzo, un binocolo di medio diametro sui 44mm, magari a tetto, perchè molto veloce nella messa a fuoco e ottimamente tropicalizzato perchè spesso da me piove o esco con nebbia e forte umidità. Nel terrestre, ovviamente, il porro STRAVINCE. per tridimensionalità, per il campo maggiore , a parità di qualità ottica e formato, ed per una ottima ergonomia per l'uso in panning con due mani..Per esemplificare, posso dire che mi accorgo molto di più della comodità degli stabilizzati, quando passo da un tetto ad uno di essi, piuttosto che quando passo da un ottimo porro, perfettamente bilanciato ed ergonomico ai nuovi sistemi di stabilizzazione..meditate..su questo.
Per astronomia a mano libera convengo con voi per l'utilizzo di un 10x50, anche se devo ammettere che un binocolo stabilizzato a volte è davvero valido, anche il piccolo 10x30IS sotto un buon cielo se la cava molto bene,tanto per vedere le galassie, alla fine ci vuole almeno un 88mm, 100mm ed ormai non bastano più, con questi cieli pessimi.
Caro Deneb, possiamo fare senz'altro una delle comparative da te citate, magari il canon 10x30IS contro il tuo Nikon..il problema è che quando si usa lo stabilizzato per la prima volta, si rimane subito affascinati dalla immobilità della immagine che spesso mette in secondo piano altri difetti ottici..
La soluzione quale sarebbe? beh, ovvio, un grande portafoglio e vari binocoli per ogni uso..
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