Visto che non posso parlare da binofilo esperto, parlerò da novellino... cioè da potenziale utilizzatore dell'atlante che vorresti realizzare
Innanzitutto appoggio l'idea

Sarà pure vero che il Pocket Sky Atlas costa poco, ma, come al solito, quando si comincia non si sa mai di cosa si ha bisogno e avere un punto di partenza è già un bell'aiuto. Per quanto mi riguarda più che per il binocolo, ho preso il PSA per usarlo col telescopio, e fin qui mi ritengo soddisfatto. Anche perché il mio metodo non si basa sul decidere in anticipo cosa osservare in base al periodo o alla serata per poi andarmelo a cercare in cielo, ma funziona al contrario: stabilisco che la certa sera si guarda il cielo, piazzo il telescopio e alzo il naso. Guardo le constellazioni visibili in quel momento (quelle che riconosco), le cerco sul PSA, individuo gli oggetti interessanti e poi li cerco all'oculare. Di conseguenza non potrò mai trovare qualche lacuna nel livello di dettaglio del PSA, semplicemente perché se una cosa non sta lì, per me non esiste (mi rendo conto che non è bello fare sfoggio della propria ignoranza, ma sto cercando di scrivere un post che sia di una qualche utilità

).
La quantità di stelle riportate sul PSA non è un problema né col 7x50, né col 10x42 e neppure col newton 150: più o meno riesco sempre a trovare la mia strada seguendo le stelle riportate. Forse sono un po' pochine per il telescopio e certo, ogni tanto mi confondo... ad esempio quando cerco di puntare M51 mi dimentico sempre che la stella luminosa accanto ad Alkaid da usare come guida non è quella che vedo nell'oculare, ma quella che vedo nel cercatore

, e una volta sono stato mezz'ora a cercare M5 (dal balcone a Roma, quindi senza vedere nulla) partendo da tre stelle messe ad angolo nel Serpente, salvo poi scoprire che stavo guardando le tre stelle sbagliate

(sono maledettamente simili!

) In ogni caso tutto serve a fare esperienza e a imparare a conoscere il cielo, soprattutto questi errori

Invece con Stellarium sì che faccio confusione... così imparo a scaricarmi le estensioni fino alla 180esima magnitudine e a millemila stelle -.-'
Le linee delle costellazioni, per me che ho ancora difficoltà con molte di esse, sono utilissime. Saranno pure variabili a seconda della fonte, ma aiutano a riconoscere ciò che si vede evitando che appaia tutto come un insieme indistinto di stelle. Anche se fossero linee inventate di sana pianta da me, sarebbero comunque più utili del nulla assoluto.
Le mappe stampate in negativo sono sicuramente più realistiche, dal momento che somigliano di più al vero cielo, però ho il sospetto che il sistema usato dal PSA (e pure dagli altri, mi sembra di capire), con stelle nere e cielo bianco, sia più leggibile. Per dire... dal balcone di Roma non ho bisogno di torce per utilizzare l'atlante (il che la dice lunga

), in caso contrario temo di sì. E considera anche che se provassi a stamparmi un atlante in negativo dalla stampante di casa a) finirei la cartuccia d'inchiostro, che da sola costa più del PSA, a metà della terza pagina e b) il foglio uscirebbe fuori già completamente fradicio senza nemmeno bisogno dell'umidità notturna (hai presente l'effetto? ^_^).
Condivido anche l'idea di cassare del tutto il cielo australe!

È emozionante sapere che esistono tante cose che non vedrò mai, ma ce ne sono tante anche nel cielo nostrano... e almeno si risparmiano pagine, inchiostro (di nuovo) e fatica (la tua

).
La scala graduata mi sta tanto simpatica ma alla fine non l'ho mai usata: perché perdere tempo a fare misure quando posso regolarmi con la magnitudine apparente? (nel senso che è quella che mi "appare" a occhio... "stella luminosa", "stella fioca"

; sui numeri per ora sorvolo). Però c'è da dire che non cerco mai le cose con un binocolo da 2 gradi e mezzo di campo...
Ecco, tutto qui. Scusa, non ho il dono della sintesi e mi piace molto usare le parentesi
