Il "corto" è arrivato stamattina, purtroppo non è in forma smagliante, infatti credo che presenti un problema ben noto ai conoscitori degli 8x30 Zeiss, sto parlando dell'ingiallimento dei prismi dovuto, si dice, ai lubrificanti interni che col tempo tendono ad alonare le ottiche ( altri dicono che sia il balsamo del Canada usato per cementare le lenti... spero di no ).
Il problema limita in modo evidente la luminosità e il contrasto, oltre a dare ai colori una tonalità eccessivamente calda.
Nonostante ciò guardare attraverso queste ottiche è appagante; il campo visivo, sia reale che apparente, è molto vasto e nonostante ciò non presenta nessun decadimento praticamente fino ai bordi.
Bella la tridimensionalità.
Ben profondo il campo di messa a fuoco.
Se c'è una cosa che mi ha lasciato perplesso invece è la distorsione angolare, per me un tantino eccessiva, anche per il doveroso contenimento dell'effetto palla rotolante; da mamma Zeiss mi sarei apettato di più, ma probabilmente sono io che pretendo troppo, specie da un binocolo così grandangolare.
La costruzione del binocolo ( a parte il succitato difetto dovuto ai lubrificanti )
è comunque ottimale ( ne avreste forse dubitato?

), il binocolo pesa solo g500 ed è compattissimo; caratteristica poi, e invero non amata da tutti, è l'attaccatura della tracolla su uno dei poticelli invece che sugli scafi, forse pensata per quei laccetti un tempo usati per fissare i binocoli ai bottoni delle giubbe.
Ora spingermi oltre in altre valutazioni non mi pare corretto, visto che il binocolo non si presenta nelle sue migliori condizioni, è ogni altro giudizio sarebbe comunque falsato.
In futuro vedremo, non so se sarò capace di tenere questo piccolo gioiello senza metterci le zampe in modo da recuperarlo in toto, si spera, agli antichi splendori.
Qualcosa faremo.
In chiusura allego alcune foto segnaletiche
