1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

si, probabilmente hai ragione tu, ho notato anch'io in questo settore un certo vanto + per il logo che non x lo strumento in se stesso
ma non è il mio caso, te l'assicuro
e te lo dimostro
se mi sai indicare un bino analogo a quello della Vixen che costa parecchio meno, di qualsiasi marca esso sia, dimmelo subito che lo prendo all'istante
però deve avere gli stessi pregi del Vixen 25x125
fammi spaere

ciao

Uso da tempo con soddisfazione un Breaker 12x60, acquistato in un negozio (di Cinesi) e pagato 30 o 40 euro (non ricordo bene la la fascia di prezzo era quella).
Quando lo acquistai verificai la collimazione, il primo che mi fù proposto non era soddisfacente allora ne provai un secondo che invece era sufficientemente collimato.
I limiti principali dello strumento sono la dominante verdeazzurra e la presenza di qualche riflesso di troppo, i pregi sono il campo abbastanza grande e sufficientemente corretto oltre alla robustezza generale e all'ottimo rivestimento gommato, usato su un cavalletto abbastanza robusto ( ne ho trovato uno in un altro negozio di cinesi che è molto stabile, è lo stesso che vendono con il Meade ETX70) mi ha offerto delle discrete soddisfazioni, come strumento entry-level lo ritengo assolutamente adeguato e consigliabile a qualunque neofita e anche all'uso nelle serate pubbliche.

I vari Swarowsky, Zeiss & C. sono sicuramente di un altro livello, ma fareste scuolaguida su una Bentley? o consigliereste una Berlina di lusso ad un neopatentato?

Ho letto che i binocoli cinesi hanno uno schema ottico che taglia la parte rossa della luce per risolvere il problema dell'aberrazione cromatica, non pensavo, come ho letto qui, che riuscissero a fare ciò con un pesante trattamento antiriflesso. Stavo pensando che gli obiettivi non siano dei doppietti acromatici ma delle lenti semplici, da qui il tagliare la parte rossa della luce per evitare un cromatismo mostruoso; la mia ipotesi è giusta? Altrimenti come può essere venduto un 7X50 Breaker a 24 euro (così l'ho pagato nell'autunno del 2013) e le altre ditte vendano ad un prezzo superiore? Anche se in Cina il costo della vita è più basso che da noi, alla fine sotto un certo prezzo non si può vendere.

Si tratta di economia di mercato, qualità dei materiali utilizzati e controllo qualità ridotto (per non dire inesistente), del resto potrai vedere sul web che per ogni formato (es. 7x35, 8x42, 10x50, ecc), puoi trovare modelli da 50/100 € come modelli da olte 1.000 €.
Un esempio su tutti:
https://www.astroshop.it/instrumenti/ze ... ck/p,51803
https://www.amazon.it/Binoculars-Huntin ... ljaz10cnVl
E sono entrambi degli 8x42.

Comunque, anche il tuo binocolo da 24 € ha degli obiettivi composti da un doppietto cementato.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.

Ti ringrazio del chiarimento, non riuscivo a capire come riuscissero a fare un binocolo con poca aberrazione cromatica a prezzi stracciati. Alcuni anni dopo l'acquisto del 7X50 cinese ho comprato un cannocchialino, sempre cinese, 30X30, ma, a parte che lo strumentino non dava più di 10X (i cinesi cogli ingrandimenti ne capiscono ben poco ....) ho visto anche il diaframma interno che provava che la lente obiettivo era una lente semplice, d'altronde sulla Luna esibiva un vistoso cromatismo che era un'ulteriore conferma. Me ne servirò per le lezioni coi miei studenti (ammesso che la scuola riprenda colle lezioni in presenza ........).