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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 11:49 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
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Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
ras-algehu ha scritto:
se provi ad alzare gli ingrandimenti (a parita' di cielo ovviamente) dopo un po' non vedi e percepisci piu' niente!
Beh ovvio, se si ingrandisce troppo l'immagine diventa troppo scura. Per ogni oggetto e ogni apertura c'è sempre un ingrandimento ottimale che offre il compromesso giusto tra dimensione e luminosità.

ras-algehu ha scritto:
Sotto un cielo ottimo spesso e' piu facile vedere M33 con un piccolo binocolo che con un telescopio
Ma cosa stai dicendo?? :shock:


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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 12:03 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Boh, e' difficile dare con certezza una "formula".
Prendo ad esempio la lulin.
Col miya a 20x era un bagliore slavato nel cielo slavatissimo.
Con 37x era molto piu netta e staccata dal fondo cielo, ma non e' che effettivamente (per i miei occhi) fosse la grandezza doppia a renderla piu visibile ma lo "stacco" tra lei e il cielo piu netto a esaltarne la forma.
Col telescopio nell'ethos a 157x era un'altra visione,non che fosse migliore o peggiore (nonostante fosse 4 volte piu grande,ma in un campo apparente immenso), solamente diversa scala di immagine e interpretazione occhio-cervello.....


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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 12:49 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
deneb ha scritto:
qualcosa non mi torna nel ragionamento di mars4ever

The smaller exit pupils permit a darker sky background which achieves greater contrast against the fixed brightness of stars, while the greater magnification reveals more structural details on extended objects
No, è a posto, non c'è (quasi) niente che non torna. Sulle stelle il discorso è leggermente diverso perché per loro non si può considerare la luminosità superficiale come per gli oggetti estesi. Sotto una certa soglia di ingrandimento la loro luminosità rimane pressoché costante e quindi per gli ammassi stellari effettivamente può accadere un aumento di contrasto col cielo. Poi da quando si inizia a vedere il disco di Airy allora anche le stelle si ingrossano e perdono brillanza. Si sono dimenticati solo questo particolare ma il resto è corretto. Infatti sugli oggetti estesi dicono quello che ho detto io, cioè che il beneficio dell'ingrandimento è quello di mostrare più particolari, e niente altro.

Tutto il resto invece, come quel fantomatico "majesty factor", è solo una trovata pubblicitaria per far credere chissà cosa. Il vantaggio di un oculare a largo campo è il largo campo, punto.


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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 13:42 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Vale75 ha scritto:
Boh, e' difficile dare con certezza una "formula".
Prendo ad esempio la lulin.
Col miya a 20x era un bagliore slavato nel cielo slavatissimo.
Con 37x era molto piu netta e staccata dal fondo cielo, ma non e' che effettivamente (per i miei occhi) fosse la grandezza doppia a renderla piu visibile ma lo "stacco" tra lei e il cielo piu netto a esaltarne la forma.
Col telescopio nell'ethos a 157x era un'altra visione,non che fosse migliore o peggiore (nonostante fosse 4 volte piu grande,ma in un campo apparente immenso), solamente diversa scala di immagine e interpretazione occhio-cervello.....


Bisogna vedere sempre che tipo di fondo cielo avevi. :wink:

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 13:50 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Mars4ever ha scritto:
ras-algehu ha scritto:
se provi ad alzare gli ingrandimenti (a parita' di cielo ovviamente) dopo un po' non vedi e percepisci piu' niente!
Beh ovvio, se si ingrandisce troppo l'immagine diventa troppo scura. Per ogni oggetto e ogni apertura c'è sempre un ingrandimento ottimale che offre il compromesso giusto tra dimensione e luminosità.

ras-algehu ha scritto:
Sotto un cielo ottimo spesso e' piu facile vedere M33 con un piccolo binocolo che con un telescopio
Ma cosa stai dicendo?? :shock:


Non solo c'e' un limute strumentale, ma c'e' anche un limite per le stelle ben preciso (legato non solo allo strumento ma anche ai nostyri occhi).
Immagina di avere un 120mm. Il suo potere separatore e 1".0 circa.
Sempre per esempio immagina che i tuoi occhi possono vedere separazioni, a occhio nudo, di 180" in considioni di contrasto decente. Se usi 180x il tuo occhio sta al limite che gli permette di separare 1".0. Se aumenti gli ing. la stella non sara' solo un puntino ma un dischetto. A quel punto la luce verrebbe, per quell'occhio, sparpagliata su una certa area e quindi non guadagnerebbe piu'.
Per un oggetto diffuso e diverso visto che e' gia esteso di suo (e spesso l'occhio "fatica" a vederlo per il basso contrasto con il fondo cielo).
Si, per M33, nel suo complesso NON nei particolari, di averla vista estesa meglio con un 10x50 che con un grosso telescopio (che tra l'altro limitandomi con la PU M33 appariva troppo estesa per fare effetto sull'occhio erenderla visibile nell'interezza ma ovviamente mi faceva vedere i particolari, come le zone H2).
Altro esempio e aver visto M31 con un 15x80 (in montagna con una serata da mag 7 e una eblla inevrsione termica) lunga ben oltre il mio campo del bin, cioe' 3.5 gradi. le zone lontane son diffuse e obvviamente estese e a quel tempo con un amico prova a vederla con un 200 riflettore ma certo non percepivamo le parti estreme della galssia ma pero si vedevano certi particolari splendidi della galassia. :wink:

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 22:29 
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credo che essere categorici non giovi perchè le cose non sono mai così semplici, o meglio così riduttive come sembrano
dò molto valore ad alcuni giudizi di ras perchè li ho condivisi (vedi la lulin) da bravo binocolaro, mentre solo da poco sto utilizzando un tele in parallelo (con inizi piuttosto deludenti devo dire), ma credo anche che mars e ras non siano così contrapposti
quando mars parla di ingrandimenti ha ragione, quando parla di uguale rapporto di luminosità tra oggetto e cielo e contrasto immodificato penso che abbia quasi ragione (vedi dopo perchè) e quando ras parla di oggetti che si vedono male ad alto ingrandimento ha ragione.
Mi sono riletto un bell'articolo di Alan macRobert pubblicato su NO del sett 2006 in cui ben sintetizza in poche righe (diceva einstein: hai capito qualcosa quando sei i grado di spiegarlo a tua nonna) tutti i concetti di mars e ras e anche di nagler e che davvero raccomando. In realtà quando parliamo separatamente di ingrandimenti e di contrasto e quant'altro dimentichiamo che l'aumento dell'ingrandimento deve essere proprozionale nel senso che non deve abbassare eccessivamente troppo la luminosità superficiale dell'oggetto; va da sè quindi che oggetti già superficialmente deboli come M33 o M101 non si gioveranno di troppi ingrandimenti perchè già deboli e se eccessivamente scuriti da troppi ingrandimenti si viene a perdere quellla sorta di contrasto di luminanza con il cielo (passatemi la definizione rubata ad altri contesti) che ci permette di cogliere l'oggetto. MacRobert spiega molto bene come sia così difficile leggere il giornale con luce fioca tranne i titoloni proprio per il discorso di mars, ma rifacendosi ai ragionamenti di ras consiglia altresì l'uso di zoom con cui si può cercare l'ingrandimento milgliore per ogni specifico oggetto e che alcuni siano ben osservabili a minore ingrandimento (condivido dato che uso uno zoom di qualità e ho quindi esperienza diretta); nel caso delle lulin per esempio, se aumentavo gli ingrandimenti vedevo molto meglio il nucleo ma perdevo la luminosità della periferia rendendo l'immagine più pallida, con un puntino luminoso al centro e, alenno per me, meno gradevole: è questo che intendevo, di sicuro in modo improprio, con contrasto. In questo tipo di osservazioni non escludo anche una certa influenza di come sia stato educato il nostro complesso visivo e me ne sto rendendo conto nei miei esperimenti ove il passaggio da mono a binoculare in 2 secondi, in un cerevllo abituato al bino, è a dir poco scioccante.
Quanto esposto potrà senz'altro essere meglio descritto con linguaggio più preciso e meglio circostanziato: io non ho una cultura tale per poter giudicare che il majesty factor sia una trovata pubblicitaria ma penso che quanto ho scritto, per quanto mal espsoto, non sia poi così distante dalla comune esperienza osservativa.

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 22:41 
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scusate i refusi

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Ultima modifica di Piero Pignatta il martedì 31 marzo 2009, 22:43, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 22:42 
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Ehm...ho già fatto :) Hai modificato già sopra?

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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2009, 22:43 
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tempestivo oltre l'immaginabile grazie davide :), sì va bene così, dai, qualche refuso qui è là.....

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