Bene, ho dato la prima occhiata al binocolo sotto il mio cielo suburbano, giusto per verificare alcune cose.
L'APM è stato piazzato sulla forcella angolata di Gaddo Fiorini. Gli oculari, di serie e APM, sono perfettamente dimensionati per i portaoculari del bino, leggera pressione in ingresso e uscita. I RK 23 e 41 non sono male, corretti fino all 80 % circa del campo, il secondo mi è stato utile per farmi un'idea della collimazione, che mi sembra buona. Gli SWA forniti dall'APM si comportano bene, le immagini sono sensibilmente più brillanti e secche, il contrasto è buono, la correzione del campo è valutabile attorno a 88 %-90 %. La nebbiolina e le luci stradali non mi hanno permesso di valutare la correzione cromatica. Piergiovanni ha assolutamente ragione quando scrive che la marcia in più è proprio la possibilità di usare oculari astronomici, filtri ecc. Queste due coppie di oculari sono 25 e 10mm di default, ho chiesto di cambiare i 10 con la coppia da 15 mm e sono stato accontentato senza sovrapprezzo.
Capitolo Hyperion, non nascondo che nutrivo speranze di usare questi splendidi oculari, che ho già in alcune focali per il dobson, in questo binocolo. Ora, questi Baader vanno tranquillamente a fuoco, mi sono pure divertito ad osservare Saturno con un 8mm trasformato con l'anello complementare che lo porta a fornire, con questo APM, 84X. C'è però un problema di barilotto, troppo duro all'ingresso e troppo ballerino una volta inserito. Il timore sta proprio nell'ingresso ed è quello di compromettere in qualche modo la tenuta degli altri oculari. Il campo corretto degli Hyperion, controllato con un solo oculare, è del 100%. Gli altri oculari che ho nei cassetti (S.Plossl, Plossl, un ortoscopico Antares) vanno tutti a fuoco. Tutti ad eccezione dell'ottimo Speer Waler da 10mm, che oltretutto ha un barilotto completamente liscio e sottodimensionato. La regolazione della distanza interpupillare è molto dolce, ma da brivido. Io ho gli occhi piuttosto distanti e sono al limite del non utilizzo. Il BA6 e l'Apogee 88 hanno una corsa molto più ampia, a confronto. Buona la regolazione del fuoco per ogni oculare, con la vite elicoidale. Il coating verde delle lenti mi ricorda il 25x100 ed è distribuito in modo uniforme. Mi lascia un po perplesso il trattamento antiriflesso all'interno del tubo. Sono abituato a vedere annerimenti opachi, questo è lo è meno degli altri. C'è un pò di Cut-Off, ma minore di quel che ho visto in altri binocoli. Dentro la valigetta non ho trovato gli anellini di gomma, dovrò scrivere e farmeli mandare.
La mia preoccupazione principale era orientata alle ottiche, ai prismi dell'amico Stevedet, alla collimazione. Dovete sapere che il cartone è arrivato in condizioni pietose, c'erano buchi ovunque e perdeva polistirolo come una fontana. Non ho fatto partire il corriere prima di verificare che il cartone interno, che conteneva la valigetta, non avesse segni di alcun genere. Direi che il megacartone, pieno di materiale espanso ha salvato il bimbo. E pensare che c'erano almeno dieci metri di nastro "Vorsicht-Glas". Non vedo l'ora di provarlo sotto un bel cielo scuro.
Una nota sulla nuova forcella angolata di Gaddo Fiorini: è ottima, grazie all'accessorio per spostare il bilanciamento con i cloni Mya il movimento del binocolo è dolce e lo stop è stabile a tutte le angolazioni. Non avendo una regolazione sulla frizione in altezza c'è solo un pò di "stiction" iniziale. Bisogna farci la mano, anzi il pollice.
Nulla da eccepire su APM, ma avrei preferito un foglietto di check della collimazione fine, alla Mazzoleni.
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