1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:07 
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Iscritto il: lunedì 1 maggio 2006, 16:52
Messaggi: 5512
Località: Savona
Tipo di Astrofilo: Fotografo
doduz ha scritto:
Resta il fatto che raddoppiando il numero di ottiche raddoppia la superficie degli obiettivi e di conseguenza raddoppia anche la quantità di luce ricevuta, però raddoppia anche il numero dei sensori (le retine) :?
Se un dettaglio non lo riesco a percepire, perchè troppo debole, singolarmente nè con l'occhio dx nè con quello sx riuscirò a rilevarlo in visione binoculare?

Donato.

Ti scordi il fatto che il nostro cervello ha anche più luce da elaborare, due occhi vedono meglio di uno non solo perchè 2 occhi triangolano...........
Diciamo che potrebbe essere come quando noi integriamo due immagini (si vede meglio no?)

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Davide Ghiso
Meade Schmidt-Newton 6" (763mm F/5) - William Optics Zenithstar 66 ED - Eq6 skyscan Barlow 2x e 4x apo coma - Oculari meade superploss 26mm
Kellner 20 e 4 mm Ploss 10mm - Hiperion 8mm - Atik 383l+ monocromatic
filtri baader 36mm R,G,B,L,H-alpha - magzero mz_5 bn
Gruppo Astrofili Volontari Ingauni Albenga SV

Davide Ghiso
ma chi sarà mai questo Dario Fo!?


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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:15 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Sì, Donato. Secondo me è importante la correlazione tra le due immagini. Se io avessi due immagini diverse, varrebbe quanto dici. Se invece ho due immagini correlate (al limite "quasi" identiche) che fa il cervello? Fa una media? Magari fa un media pesata perché "rileva" dei particolari deboli in entrambe e li esalta?
Boh! :D Personalmente non ne ho proprio idea, ma non mi pare inverosimile.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:20 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
...il metodo più antico del mondo...!

Clicca

Il primo articolo è molto interessante, fa una distinzione, proprio all'inizio, riguardo le dim light, che penso sia proprio il nostro caso. In effetti c'è un miglioramento, a quanto pare.

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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:26 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
In effetti è un argomento sul quale forse faccio meglio a stare zitto, dato che il mio cervello non è capace di fare correttamente la triangolazione delle due immagini in una sola.....

In pratica, il mio vero vantaggio, nell'osservare con due occhi, è quello di avere un campo più ampio ed una personalissima elaborazione del cervello, che passa velocemente da un occhio all'altro, senza che io me ne accorga.

Ma tutti voi che parlate, avete una visione binoculare corretta? Nessuno ha un occhio dominante che ruba la scena all'altro?

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:28 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
beh, io ho testato alcuni strumenti "binoculari" di provenienza telescopica (quindi binoscopi-rifrattoridagli 80mm fino ai 150 e binoscopi riflettori dai 150 fino ai 330mm.) e posso dire che, benché non sappia calcolare esattamente il guadagno luminoso (che comunque è verosimilmente vicino al 40% circa), posso confermare che (a patto di un allineamento perfetto dei tubi e della corrispondenza meccanica e ottica del sistema - DIFFICILISSIMA da ottenere) il guadagno è notevole.
Se questo però giustifichi o meno la spesa e le intrinseche limitazioni insite nell'applicazione di questi strumenti e nella loro movimentazione questo non mi sento di esprimerlo.
Aggiungo però che in NESSUNO degli strumenti testati (che fossero fatti artigianalmente in unico esemplare o, sempre artigianalmente, in piccole tirature - vedi ex-astromeccanica che comunque erano ben realizzati) ho riscontrato parametri ottici e meccanici adeguati all'utilizzo astronomico ad alto ingrandimento.
La meccanica per gestire la parallasse di questi strumenti non è alla portata degli artigiani (o quantomeno dei più) e ancor di più non lo è la possibilità o voglia di spendere degli astrofili.
I sistemi che ho avuto modo di usare denunciavano (anche quelli meglio realizzati) disallineamenti notevoli tra le ottiche tali da comprometterne l'utilizzo oltre i 80/100x con un repentino degrado delle prestazioni.
Tante volte mi sono sentito dire dai rispettivi propietari e/o costruttori "eh sì, ma il seeing, ma lo sballottolamento del trasporto, ma le "madonne"...".
E nessuno ha mai correttamente detto: "eh sì.. la meccanica sviluppata e realizzata oltre questo limite non va...".
Quindi: ATTENZIONE...

Paolo

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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:36 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Se poi si pensa che nn c'e' tutta questa perdita con una torretta binoculare, che assorbe il 10% e divide il fascio in 2, significa che 2occhi e cervello fanno un buon lavoro. 8)


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MessaggioInviato: mercoledì 15 ottobre 2008, 22:38 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 21:52
Messaggi: 3511
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Binofilo del cielo
chi si è occupato di fare binoscopi mi riportava che in effetti nella composizione di binocoscopi bisognerebbe mettere molta attenzione all'allineamento dei tubi prima di tutto: ciò che sembra collimato a 40 quando si sale a 100x risulta da ricollimare...non è un giochetto da poco; lo stesso matsumoto, quando fornisce i suoi omonimi tubi raccomanda di non toccare la regolazione degli specchi per collimare ma di avere la pazienza di ottenere il miglior allienamento possibile dei tubi; solo dopo si potrà poi fare fare l'aggiustamento fine con la regolazione degli specchi. E' però comprensibile e molto comodo allineare grossolanamente i tubi e poi compensare con le regolazioni dei gomiti perchè più rapido e immediato, ma sicuramente questa metodica potrà valere solo per basi ingradimenti. Io non ho alucne esperienza personale in merito ma mi è sembrato utile ripottare esperienze attendibili da provati professionisti del settore

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osservo con: due occhi....perchè two eyes is meglio che one...
ero Deneb (o se preferite...ero David Bowman…..)


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MessaggioInviato: giovedì 16 ottobre 2008, 8:21 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
Sicuramente i vantaggi rischiano di essere vanificati da:

- un non perfetto allineamento tra le due ottiche
- avere due occhi differenti tra loro
- una distanza interpupillare inferiore alla media

Personalmente non sono mai riuscito a godere di buone visioni binoculari.

Donato.


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MessaggioInviato: giovedì 16 ottobre 2008, 8:26 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Eh, anche io ho problemi con il punto 3 (il punto 2 l'ho risolto con gli occhiali, il punto 1... chissà :D) e in effetti non riesco a stare molto tempo al binocolo :(

_________________
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MessaggioInviato: giovedì 16 ottobre 2008, 8:28 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Io feci delle prove comparative anni fa' ma non e' banale fare un rapporto per capire quanto al differenza sia dovuta allo strumento e quanto alla capicita' dell'occhio all'adattamento alle condizioni osservative e al suo "allenamento".
Sono andato a guardare una vecchissima prova di oltre 15 anni fa (set 1992) che feci in 2 metodi diversi (curioso anch'iodi capire le differenze).
1) usando il mio vecchio 15x80 provai ad osservare 3 campi diversi (per non farmi influenzare) osservando in questo modo:
tutti e 2 gli occhi, solo occhio destro e solo sinistro. Nei campi non avevo segnato magnitudini (era una foto tratta da un catalogo fotometrico di ammassi aperti distribuiti lungo la via lattea). osservavo dalla montagna sotto ottime condizioni di cielo e dopo un bel po' di adattamento al buio.
La prova e' stata fatta solo una volta (ovviamente per avre piu' senso avrei dovuto riprovare molte volte) gisuto per curiosita'.
La differenza fu' grande ma la cosa particolare e che i due occhi guadagnavano diversamente rispetto al singolo occhio a secondo se era il destro o il sinistro. Infatti rispetto al sinistro (che NON uso quando osservo con un solo occhio quindi non "allenato") guadagnavo ben 1.0 magnitudini ma rispetto al destro (quello abituato ad osservare) solo 0.6 decimi di mag. Quale sara' il guadagno effettivo, 0.6 o 1.0? Oppure devo fare la media?
2) Avevo la sera anche un riflettore di u mio amico da 200mm (f/4) e ho cercato di osservare con la stessa pupilla d'uscita (ero a 39x). Qui ho confrontato il binocolo con solo l'osservazione dell'occhio destro. Il casino e calcolare le varie differenze tra due strumenti ben differenti. Il 200 aveva anche una bella ostruzione, quindi, correggere anche quello e poi bisognerebbe vedere gli oculari, il trattamento e la pulizia delle ottiche....insomma la cosa non e semplice. facendo le proporzioni e correggendo solo l'ostruzione e la differenza di diametro il vantaggio del binocolo era ancora evidente (segnai circa 0.6 mag a favore del binocolo).
A l'epoca il tutto mi fece suppore che l'occho tende a sommare e quindi il diametro dell'osservazione binoculare aumenta del 41% (cioe' 1.41 volte che elevato al quadrato da 2.0 come differenza di area) che equivale (il guadagno di 2 volte come area) a circa 0.8mag.
Ma mi chiedo anch'io, ammesso che sia vero quello da me rilevato, e valido per tutti gli occhi? E valido in qualsiasi condizioni di cielo? :wink:


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