Oggi il corriere mi ha consegnato il treppiede manfrotto 161 mk2b e la forcella Vixen HF2 con relativa staffa basculante.
Il treppiede mi è arrivato in condizioni non proprio perfette. Mi riferisco all'involucro esterno. Lo scatolo è stato parecchio 'sbatacchiato' (i corrieri dovrebbero starci più attenti). La chiusura con nastro adesivo era abbastanza approssimativa e mancava il riempimento per attutire i colpi. Il treppiedi infatti presenta qualche 'graffietto'. Ma nulla di chè. In realtà è perfettamente integro e l'ho pagato 361 € ... non posso lamentarmi.
Il treppiede dà l’impressione di notevole robustezza. Tutte le parti sono in metallo - niente cinesate (escluse le manopole di bloccaggio gambe e cremagliera). Non ho termini di paragone, ma mi sento di affermare che la cremagliera sia davvero notevole. La scorrevolezza e la totale assenza di ‘giochi’ mi hanno piacevolmente impressionato. Comunque non è stata testata con carico.
Complessivamente, però, mi aspettavo una ‘stabilità’ maggiore. Visto il peso non indifferente (8 kg), ero convinto che il treppiede fosse praticamente ‘incollato’ al suolo. E che non lo smuovessero neppure le cannonate. Invece, scuotendolo un pò, avverto delle micro-vibrazioni residue che non so quanto influiranno in fase di osservazione astronomica.
La forcella, invece, mi sembra semplicemente perfetta

. Non appena l’ho impugnata ho pensato che il mio futuro binocolo è in ottime 'mani'. A parte la solidità e robustezza, si nota la cura dei dettagli tipicamente giapponese. Credo che per un binocolo di 6-7 kg sia oltremodo sovradimensionata. Impressione che, intuitivamente, non ho avuto per il manfrotto. Ma va bene così.
Nel complesso,
come singoli accessori (treppiede e forcella) credo di aver fatto degli acquisti azzeccati.
Ciò che invece mi lascia perplesso, ma decisamente perplesso … sono
LE GIUNZIONI.
Mi spiego meglio:
Il Manfrotto presenta una vite maschio da 3/8” lunga neppure
7 mm. Mi chiedo se reggerà il peso di forcella, staffa e binocolo gigante. Non ho fatto la prova perché mi manca l’adattatore da 3/8” a M10, ma ho come l’impressione che non ci sia proprio la lunghezza necessaria per avvitarci 'per bene' sopra la forcella.
Mi domando con interposta la flangia in legno autocostruita (tra la Giro3 ed il Manfrotto come nella foto di Angelo) quanto
residuo di vite resti per avvitarci qualcosa sopra...possibile che basti?
Non vorrei che il manfrotto abbia una naturale vocazione all’uso fotografico e scarsa propensione alle ‘esigenze’ astronomiche. In effetti, ho notato che l’attacco femmina della forcella (M10) è circa
1,5cm (più del doppio). Ci sarà un perché. Ed anche i treppiedi vixen hanno una vite maschio M10 sovradimensionata. Vedremo…
Analoga constatazione, se non peggio, va fatta per l’aggancio staffa-binocolo. Si tratta di una 'vituzza' con manopola svita/avvita. Una 'vituzza' fragile ed insignificante chiamata ‘Lock Knob’ da 1/4” che si innesta sotto la staffa, ne fuoriesce per un
4mm scarsi e avvita il binocolone come si vede in queste foto:
http://www.binomania.it/wordpress/?p=4108E questi 4 mm scarsi di acciaio dovrebbero reggere il peso di un nexus puntato allo zenit, o magari di un vixen da 125 mm? Sono decisamente perplesso…l'immagine 11 della gallery è inquietante: Menomale che non è un kowa highlander
