A lunga distanza e fino ad "infinito", non ha particolari problemi, otticamente si comporta come un onesto binocolo entry-level, l'unico vero problema (ovviamente relativo) è la "luce", gli obiettivi sono solo da 21 mm e a 6,5x (a lunga distanza) si ha una P.U. di 3,2 mm mentre a 8,3x (distanza minima) la P.U. è di 2,5 mm.
Quindi il target deve essere discretamente illuminato, altrimenti il binocolo va subito in debito di luce.
Comunque, a differenza dei reversed-porro standard, i quali mettono a fuoco per mezzo della traslazione di una lente interna, il papilio mette a fuoco traslando gli obiettivi da 21 mm, questo perché le guide di scorrimento sono "curve", in pratica a lunga distanza gli obiettivi rientrano nel corpo e si pongono con gli assi ottici paralleli, mentre a corta distanza (e fino alla minima), traslano verso l'esterno e la curvatura delle guide, permette agli obiettivi di avere gli assi ottici convergenti, in questo modo si ha una discreta sovrapposizione dei campi anche a cortissima distanza.
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Commento file: Confronto papilio con un reversed-porro standard.
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Commento file: Confronto papilio con un reversed-porro standard.
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Per un target posto a circa 30 metri, le lenti sono quasi del tutto rientrate, per mettere a fuoco ad infinito bastano 15° di rotazione della manopola (1/24° di giro) e l'ingrandimento è praticamente quello nominale.
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Commento file: Posizione obiettivi (tutte estratte) per visione alla minima distanza.
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Commento file: Posizione obiettivi (tutte rientrate) per visione ad infinito.
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Qui trovi altri altri dati, si riferiscono al papilio "mark 1" ora c'è il papilio II, ma le differenze sono minime, nel II è molto migliorato il coating.
https://www.binomania.it/phpBB3/viewtop ... =36&t=8109