Nicola Montecchiari ha scritto:
Fede,
il punto e' che alla fine si disperdono.
Certo, ed è proprio questo il loro aspetto migliore, fantastico ed immortale, che ottengono nell'atto sublime del disperdersi, e che li avvicina di più all'essenza del creato.
L'uomo viene dal nulla, e corre verso il nulla, camminando in punta di piedi su un filo invisibile teso sul nulla, gridando a squarciagola nel silenzio nero dell'infinito.
Ed è proprio nella massima espressione di se stesso sfociante nelle creazioni della sua mente, travolto dal turbinare del tempo, che dall'astratto pensare formule inventate su loro stesse porta alla costruzione di meravigliose macchine, effimere e fugaci quanto l'Uomo stesso, che tutto il suo sapere si perde, bruciato in un istante come una meteora che sparisce inabissandosi nel mare della conoscienza.
