Io userei uno smartphone (o un PC) come mappa stellare solo e soltanto se, fisicamente, viene messo davanti allo schermo una protezione rossa realmente efficace.
Il metodo "classico", utilizzato da chi usa un atlante cartaceo è quello grazie al quale migliaia di astrofili in tutto il mondo ha imparato a conoscere e riconoscere il cielo, sotto una bella stellata.
Nel mio zaino, quando vado a osservare, ho:
1. Pocket Sky Atlas - per trovare al volo gli oggetti più noti.
2. Triatlas B/C - che per il mio strumento è abbastanza dettagliato
3. Uranometria 2000.0 - per comodità di interscambio di informazioni con le mappe dettagliate che stampo ogni volta durante la preparazione della nottata.
La mia è una situazione dettata dalle esigenze personali di come mi organizzo il percorso osservativo (che cambia di volta in volta).
Quelli che tiro fuori spesso sono il numero 1 e il numero 3.
Agli atlanti abbino una torcetta rossa (da profondo rosso) che mi garantisce la conservazione dell'adattamento al buio e quindi l'osservazione degli oggetti deepsky.
Questo è il mio punto di vista per la scelta degli atlanti >
http://www.volpetta.com/risorse/atlantie dell'adattamento al buio >
http://www.volpetta.com/risorse/adattamento-al-buioInsomma, puoi spendere dei soldi per un bell'atlante già pronto, oppure spendere il minimo stampandoti quello che più aderisce alle tue esigenze.